Casatenovo: sul consiglio comunale per il nuovo centro
Ho assistito al consiglio comunale, sul nuovo centro.
Dopo l'introduzione del Sindaco è toccato alla vice-Sindaco ripercorrere i 20 anni di storia del progetto nuovo centro.
Va detto che i due, sono gli unici a sedere nel consiglio comunale da 4 legislature. Una storia iniziata con il karakiry della giunta Corbetta, l'arrivo del commissario prefettizio, le elezioni successive e la nascita della prima giunta Colombo.
In fase di preparazione della lista PEI, ho partecipato alla stesura del programma. Due erano i punti irrinununciabili: mantenimento della Vismara a Casatenovo e riqualificazione del centro, con la costruzione di 180 metri cubi (circa 400 appartamenti).
A chi osava dire (come il sottoscritto) che forse era meglio delocalizzare la Vismara in un area dismessa in un Comune vicino, e che la volumetria era esagerata...... Si rispondeva che la Vismara era la storia di Casatenovo, e che i 180.000 metri cubi erano un diritto delle proprietà. Anzi le proprietà avrebbero potuto chiedere di più, e che tale volumetria avrebbe portato nelle casse comunali, tanti soldi da sistemare tutto Casatenovo; con centro sportivo favoloso, scuole moderne ecc. ecc.
Approvato il piano e contemporaneamente il Piano Regolatore Generale, ereditato dalla vecchia Giunta, sono iniziate le delusioni. Mentre il progetto nuova fabbrica prendeva corpo, sacrificando un terreno agricolo, nulla si muoveva in fase di bonifica e demolizione. Si poteva chiedere ai tempi garanzie fidejussorie?
Se si, perché non è stato fatto?
Negli anni successivi, si è venuti incontro alle diverse proprietà, dividendo da un piano unico in tanti lotti separati.
Oggi si pone un problema, se per rendere conveniente l'investimento dei privati, in tempi buoni per l'edilizia, occorreva una volumetria di 180.000 mc, come è possibile fare demolizione e bonifica con una vumetria ridotta, in tempi di magra per la vendita di case?
Vedremo nei prossimi 20 anni realizzarsi, li nuovo centro?
Di chi è la colpa, solo dei proprietari dei terreni, o è stato commesso qualche errore da parte delle Amministrazioni Colombo prima e Galbiati poi?
La serata si è conclusa con la richiesta di dimissioni del Sindaco da parte del consigliere 5 stelle, mentre da parte della maggioranza e centro destra si è puntato a fissare dei tempi, una specie di ultimatum alle proprietà.
Quindi forse si capirà nei prossimi mesi cosa succederà.
Abbiate pazienza, chi vivrà vedrà.......
Cordiali saluti
Dopo l'introduzione del Sindaco è toccato alla vice-Sindaco ripercorrere i 20 anni di storia del progetto nuovo centro.
Va detto che i due, sono gli unici a sedere nel consiglio comunale da 4 legislature. Una storia iniziata con il karakiry della giunta Corbetta, l'arrivo del commissario prefettizio, le elezioni successive e la nascita della prima giunta Colombo.
In fase di preparazione della lista PEI, ho partecipato alla stesura del programma. Due erano i punti irrinununciabili: mantenimento della Vismara a Casatenovo e riqualificazione del centro, con la costruzione di 180 metri cubi (circa 400 appartamenti).
A chi osava dire (come il sottoscritto) che forse era meglio delocalizzare la Vismara in un area dismessa in un Comune vicino, e che la volumetria era esagerata...... Si rispondeva che la Vismara era la storia di Casatenovo, e che i 180.000 metri cubi erano un diritto delle proprietà. Anzi le proprietà avrebbero potuto chiedere di più, e che tale volumetria avrebbe portato nelle casse comunali, tanti soldi da sistemare tutto Casatenovo; con centro sportivo favoloso, scuole moderne ecc. ecc.
Approvato il piano e contemporaneamente il Piano Regolatore Generale, ereditato dalla vecchia Giunta, sono iniziate le delusioni. Mentre il progetto nuova fabbrica prendeva corpo, sacrificando un terreno agricolo, nulla si muoveva in fase di bonifica e demolizione. Si poteva chiedere ai tempi garanzie fidejussorie?
Se si, perché non è stato fatto?
Negli anni successivi, si è venuti incontro alle diverse proprietà, dividendo da un piano unico in tanti lotti separati.
Oggi si pone un problema, se per rendere conveniente l'investimento dei privati, in tempi buoni per l'edilizia, occorreva una volumetria di 180.000 mc, come è possibile fare demolizione e bonifica con una vumetria ridotta, in tempi di magra per la vendita di case?
Vedremo nei prossimi 20 anni realizzarsi, li nuovo centro?
Di chi è la colpa, solo dei proprietari dei terreni, o è stato commesso qualche errore da parte delle Amministrazioni Colombo prima e Galbiati poi?
La serata si è conclusa con la richiesta di dimissioni del Sindaco da parte del consigliere 5 stelle, mentre da parte della maggioranza e centro destra si è puntato a fissare dei tempi, una specie di ultimatum alle proprietà.
Quindi forse si capirà nei prossimi mesi cosa succederà.
Abbiate pazienza, chi vivrà vedrà.......
Cordiali saluti
Vincenzo Campanella