Molteno: avanza l’iter su villa dei Pini e la minoranza in consiglio si astiene

Da complesso residenziale a struttura per anziani: il futuro di villa dei Pini a Molteno cambia forma. Il consiglio comunale di lunedì 30 maggio ha infatti adottato la variante al piano di governo del territorio (P.G.T.) per mutare la destinazione urbanistica dell'area, che passerà da residenziale e servizio standard. Il dibattito è aperto da tempo: nel 2010, l'amministrazione guidata da Mauro Proserpio approvò il piano che prevedeva la realizzazione di due palazzine e una parziale cessione al vicino asilo di cui era prevista la costruzione di una nuova aula.

Primo da sinistra il sindaco Giuseppe Chiarella

''In dieci anni il contesto è cambiato: la società è fallita, la villa è stata messa all'asta - ha esordito il sindaco Giuseppe Chiarella - Ci siamo chiesti se, con queste condizioni sociali, era ancora utile continuare con l'idea dell'amministrazione di dieci anni fa. Oggi abbiamo due nuovi comparti in costruzione, uno in via Mario Conti e l'altro tra la fine di via Roma e l'inizio di via del Cavo. Il tasso di natalità è sceso a picco, abbiamo due piani che vanno avanti e questo ci ha fatto pensare di cambiare le condizioni. Penso che avremmo proseguito su questa strada se non ci fossero stati cambiamenti. Abbiamo ritenuto opportuno apportare questa modifica a seguito del cambio di contesto che ci ha portati a modificare la nostra previsione. Siamo in un'area al confine con l'asilo, c'è un passaggio veicolare importante, il parco è la metà di quello di villa Rosa e Villa dei Pini ha anche un nesso storico con villa Rosa, quindi ci è sembrato opportuno portare avanti questa variante''.
Come spiegato dal responsabile dell'ufficio tecnico comunale, l'architetto Giuseppe Monti, è stato incaricato un professionista esterno per redigere gli atti al fine di portare avanti la variante.

Da sinistra gli architetti Giovanni Gaspa e Giuseppe Monti

''Si tratta di una variante puntuale, circoscritta ad ambito delimitato che non determina consumo di suolo e non incide sui valori ambientali del territorio'' ha motivato l'architetto urbanista Giovanni Gaspa di Tavernerio, incaricato dal Comune. ''La scelta dell'amministrazione è coerente con i tempi, anche alla luce di elementi territoriali per una buona governance. La popolazione di Molteno sta invecchiando, come tutta la popolazione italiana. La scelta di dare un occhio di riguardo ai servizi dell'anziano e dei più deboli, dovrebbe essere una tendenza di ogni amministrazione. La popolazione è oggi stabile: questo ha portato l'amministrazione a scegliere un'area e non avallare una pianificazione, ma a proporre un servizio per la collettività. Essendo una trasformazione di servizio, ho ritenuto di mantenere la normativa attuale del piano dei servizi: qualsiasi cambiamento, quindi dovrà comunque essere oggetto di approvazione da parte del consiglio comunale''.
Il comparto di villa dei Pini è andato all'asta negli ultimi mesi del 2020: a seguito delle riflessioni anticipate dal primo cittadino e dall'urbanista che hanno portato a un superamento delle vecchie esigenze, l'amministrazione ha deciso di avviare la procedura per manifestare un interesse all'acquisizione dell'immobile.
In difesa del nuovo iter è intervenuto il capogruppo di maggioranza Mauro Proserpio: ''Oggi siamo di fronte allo stesso principio che stava dietro la prima approvazione del progetto, ovvero accompagnare lo sviluppo del paese. Il primo caso riguardava uno sviluppo importante dell'asilo, mai avviato dalla proprietà: ora c'è questa ulteriore occasione di servizi, con la speranza che si possa attuare''.

I consiglieri di maggioranza. Secondo da destra il capogruppo Mauro Proserpio

La riflessione è stata accompagnata dalle parole della minoranza che hanno definito errata la decisione originaria. ''Oggi giustificate una scelta urbanistica che era sbagliata in partenza - ha commentato Ferdinando De Capitani, anticipando l'astensione del gruppo al momento del voto - Questa scelta era impattante e devastante. Da tempo sostenevamo che doveva essere fermato perchè il progetto andava a demolire il contesto attuale: prevedeva due condomini su una piana con l'abbattimento del verde. Si prevedeva perlomeno una compensazione che sull'altro piano non abbiamo visto. Ben venga un ritorno forzato. La cosa che ci preoccupa è capire quale direzione stiamo prendendo: essendo in Lombardia e conoscendo la discussione sul socio-sanitario, ribadiamo quanto già detto sugli ambulatori. Conosciamo la tendenza politica dei vostri referenti, attenti alla sanità privata: vorremmo sapere se c'è già un progetto''.
La collega Giusi Corti ha rilevato: ''È difficile capire come si possa essere convinti di posizioni opposte. Nella prima ipotesi, era previsto un aumento di volumetria del 132% che chiamiamo speculazione edilizia. Per giustificare il cambio di opinione, andiamo ad appoggiare le indicazioni di tutela del piano provinciale. Sono contenta che finalmente si tenga conto di questi principi, mai valorizzati nella prima ipotesi''.

L'opposizione: Ferdinando De Capitani, Giusi Corti, Barbara Gilardi

La replica del sindaco Chiarella: ''Ho approvato convintamente il Piano integrato di intervento (PII) dieci anni fa e tanto convintamente approvo questo piano. In dieci anni sono cambiate le cose. Erano previste due palazzine, ma nel frattempo si è costruito altrove (meglio perché si riqualificano immobili già esistenti): mantenere in vita un piano che l'azienda non aveva interesse a portare avanti e che nel frattempo è andato all'asta, non aveva senso. Se il contesto non si fosse modificato, l'azienda avrebbe portato avanti il piano. Prendendo atto di una realtà modificata, modifichiamo le scelte. Ci è sorta questa ipotesi di portare avanti la modifica perché il compendio è andato all'asta, altrimenti non avremmo dato seguito. Villa dei Pini avrà un fine sociale: vediamo di concludere il procedimento e poi di pensare a cosa sarà, sicuramente un edificio per anziani. Bisogna capire se l'intervento può essere sostenuto da un privato che voglia investire''.

M.Mau.
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