Il rapinatore di Veduggio era un 44enne evaso: arrestato dai CC a Parma
Arrestato il rapinatore di Veduggio. L'uomo nel pomeriggio del 31 maggio era salito a bordo della vettura di una 66enne, lato passeggero e con la forza l'aveva fatta scendere dall'auto, una Fiat Panda, schiacciandole anche le mani nella portiera, fuggendo poi con l'utilitaria. I carabinieri della stazione di Besana in collaborazione con quelli del Nucleo Investigativo di Milano e della Compagnia di Pioltello hanno rintracciato e arrestato il presunto rapinatore, un 44enne italiano, originario della Sicilia, già noto per reati contro il patrimonio e la persona e con una condanna già espiata per omicidio doloso ai danni di una donna, nella sua regione d'origine. L'uomo era evaso dai domiciliari verosimilmente per cercare la sua ex e riprendersi il figlio piccolo.
In particolare, il soggetto era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per maltrattamenti in famiglia (denunciato dalla propria moglie, una 47enne italiana, nel 2020) e lo scorso 23 maggio si era allontanato dalla propria abitazione di residenza.
Il giorno successivo all'evasione il soggetto aveva incontrato a Fidenza (Parma) - luogo dove l'evaso e la moglie risiedevano - l'attuale compagno della donna e gli aveva riferito di essere evaso al fine di rintracciarla (non conoscendo l'attuale indirizzo) e ''riprendersi il figlio'' anche contro la volontà della madre, manifestando inoltre forte risentimento per la denuncia rimediata del 2020 e affermando che avrebbe trascorso la nottata a Fidenza.
La donna, immediatamente avvertita dal compagno di tale incontro, aveva quindi denunciato quanto appreso ai carabinieri di Pioltello che avevano subito avviato accertamenti al fine di rintracciare l'evaso.
A seguito della denuncia e d'intesa con I'autorità giudiziaria, la donna era quindi stata collocata presso una struttura protetta insieme ai tre figli conviventi (di 9, 15 e 18 anni, di cui solo il primo nato dal matrimonio con |'evaso), mentre gli altri due figli maggiorenni della donna (di 24 e 28 anni), residenti a Monza, avevano rifiutato il ricollocamento, dichiarando di non temere per la propria incolumità.
Nel pomeriggio del 31 maggio a Veduggio con Colzano l'evaso aveva poi fermato in strada un'autovettura Fiat Panda condotta dalla proprietaria, una donna classe 1956 residente nel lecchese, salendo a bordo e costringendo con violenza la donna a scendere, spingendola a terra e chiudendole la mano nella portiera per guadagnarsi la fuga.
I militari operanti del comando provinciale di Milano, a seguito di ininterrotte indagini, condotte fin dal giorno dell'evasione anche con l'ausilio di attivita tecniche, hanno infine localizzato e fermato a Parma, a bordo dell'auto, il soggetto che, grazie agli elementi raccolti dall'Arma di Besana, è stato poi riconosciuto dalla vittima quale autore della rapina avvenuta il 31 maggio scorso.
Arrestato, l'uomo è stato tradotto presso la casa di reclusione di Parma, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
In particolare, il soggetto era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per maltrattamenti in famiglia (denunciato dalla propria moglie, una 47enne italiana, nel 2020) e lo scorso 23 maggio si era allontanato dalla propria abitazione di residenza.
Il giorno successivo all'evasione il soggetto aveva incontrato a Fidenza (Parma) - luogo dove l'evaso e la moglie risiedevano - l'attuale compagno della donna e gli aveva riferito di essere evaso al fine di rintracciarla (non conoscendo l'attuale indirizzo) e ''riprendersi il figlio'' anche contro la volontà della madre, manifestando inoltre forte risentimento per la denuncia rimediata del 2020 e affermando che avrebbe trascorso la nottata a Fidenza.
La donna, immediatamente avvertita dal compagno di tale incontro, aveva quindi denunciato quanto appreso ai carabinieri di Pioltello che avevano subito avviato accertamenti al fine di rintracciare l'evaso.
A seguito della denuncia e d'intesa con I'autorità giudiziaria, la donna era quindi stata collocata presso una struttura protetta insieme ai tre figli conviventi (di 9, 15 e 18 anni, di cui solo il primo nato dal matrimonio con |'evaso), mentre gli altri due figli maggiorenni della donna (di 24 e 28 anni), residenti a Monza, avevano rifiutato il ricollocamento, dichiarando di non temere per la propria incolumità.
Nel pomeriggio del 31 maggio a Veduggio con Colzano l'evaso aveva poi fermato in strada un'autovettura Fiat Panda condotta dalla proprietaria, una donna classe 1956 residente nel lecchese, salendo a bordo e costringendo con violenza la donna a scendere, spingendola a terra e chiudendole la mano nella portiera per guadagnarsi la fuga.
I militari operanti del comando provinciale di Milano, a seguito di ininterrotte indagini, condotte fin dal giorno dell'evasione anche con l'ausilio di attivita tecniche, hanno infine localizzato e fermato a Parma, a bordo dell'auto, il soggetto che, grazie agli elementi raccolti dall'Arma di Besana, è stato poi riconosciuto dalla vittima quale autore della rapina avvenuta il 31 maggio scorso.
Arrestato, l'uomo è stato tradotto presso la casa di reclusione di Parma, a disposizione dell'autorità giudiziaria.