Barzanò: dal 10 al 12 il festival dei lavori a maglia e uncinetto

Sono circa 300 le opere, di qualunque dimensione e provenienza, iscritte alla prima edizione di Yarn Bombing Barzanò, il festival della fiber art a uncinetto e maglia organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Barzanò, lanciato lo scorso gennaio.
Un progetto che ha raccolto un'adesione straordinaria, da parte di un numero incalcolabile di appassionati, aggregando anche associazioni e scuole, o gruppi che si sono spontaneamente creati per realizzare le opere da esporre. Tantissimi i lavori giunti anche da altre regioni d'Italia e dall'estero, uniti nella celebrazione della Giornata mondiale del lavoro a maglia in pubblico dell'11 giugno.

Lo  Yarn bombing, o  Urban knitting (in  italiano  significa "bombardamento di filati"), nato in Texas nel 2005 con l'artista Magda Sayeg, è un particolare tipo di  arte da strada  costituito da esposizioni colorate di opere e installazioni, realizzate a maglia  e a  uncinetto, oppure con intrecci di filati, che occupano spazi aperti e avvolgono oggetti di arredo urbano pubblici e privati.
Il risultato è sorprendente: sia per il fortissimo impatto cromatico, che per la qualità e creatività delle decine di creazioni.

Le opere saranno esposte lungo un circuito che abbraccia il centro di Barzanò, studiato per favorire la fruizione di ogni pezzo esposto: dalle maxi realizzazioni che ricoprono intere facciate di edifici, fino a lavori più piccoli e ugualmente preziosi, installati anche in sospensione. Le strade coinvolte sono: via Manara e il Parco delle Rimembranze, vicolo Cappelli, via Pirovano e l'intera piazza Mercato, le ex scuole elementari, via Ferrari e il lavatoio, per poi seguire via Garibaldi e ricongiungersi al punto iniziale.

Il progetto sta avendo anche una forte ricaduta sociale, attirando persone di ogni età e provenienza: dai bambini alle persone più anziane, fino a chi vive situazioni di isolamento: tutti si sono fatti coinvolgere in questa iniziativa, che ha la capacità di valorizzare ogni singolo talento e creatività.

A Barzanò hanno aderito le seguenti realtà collettive: ASD Associazione Sportiva Dilettantistica, Associazione Molo con Biblioteca di Barzanò, Associazione Nazionale Alpini sezione Barzanò, Associazione di promozione sociale pensionati, Auser, Caritas di Barzanò, CDD Centro Diurno Disabili, Contrada della Roggia San Feriolo, Gruppo Controllo del vicinato Barzanò, Cooperativa La Grande Casa, Gemellaggio Barzanò-Mézières en Brenne, Gruppo Amici di Dagò, Open University, Pro Loco, Scuola Materna Primavera, Scuola Primaria, Scuola secondaria classi prime, Scuola secondaria Liceo Parini.
Hanno inoltre aderito diversi commercianti che hanno messo a disposizione gli spazi, o si sono attivati per realizzare opere da esporre.

Importantissime le collaborazioni che si sono sviluppate al di fuori dei confini di Barzanò. Tra queste, l'Università di Ferrara ha messo a disposizione del festival una trentina di opere esposte a marzo all'interno dell'Orto Botanico, grazie a una preziosa sinergia instaurata tra il Sindaco di Barzanò e il Prefetto dell'Orto Botanico. Saranno inoltre presenti l'opera realizzata dai detenuti del carcere Bassone di Como, il lavoro degli ospiti della Casa di Riposo Enrico Nobili di Viganò, la coperta di grandi dimensioni realizzata dal Comune di Montano Lucino, i lavori del Biblioknitcaffè di Firenze.
Non ultimi, alcuni importanti progetti a scopo benefico. Il primo coinvolge la rete comasca "Le sferruzzatrici", che si è creata lo scorso anno, in seguito all'omicidio di don Roberto Malgesini, per proseguire la sua opera a favore delle persone in stato di bisogno: a loro si potranno donare quadrotti di lana, anche realizzati durante i giorni del festival. Il secondo è "Casette per l'Ucraina": piccole casette realizzate ai ferri o uncinetto, la cui vendita andrà a sostenere progetti sanitari o scolastici.

Numerosi lavori sono giunti da diverse regioni d'Italia, e dall'estero: Francia, Spagna, Germania, Polonia, Belgio, Finlandia, Malta, Lussemburgo, Svizzera Canada, Messico, Michigan, Virginia.

Saranno inoltre esposte le opere di artisti come Elena Muscardini, Francesca Tomasi, Isa Borroni, il gruppo Sul Filo dell'arte, e una installazione sinergica all'opera realizzata da Diego Tomasoni a Barzanò in memoria delle vittime di terrorismo.

"Fin da subito ho accolto volentieri la proposta di organizzare a Barzanò l'evento dello Yarn Bombing - dice il sindaco Gualtiero Chiricò - Per me è stata una vera e propria scoperta, non conoscevo questa arte e devo dire che il livello di adesioni che abbiamo avuto è andato oltre le aspettative. Si stanno creando nuove aggregazioni, nuovi stimoli per vivere gli spazi aperti di Barzanò, un grande entusiasmo attorno a tutta l'organizzazione e sinergie inaspettate per un paese piccolo come il nostro. Barzanò vi aspetta, saranno tre giorni bellissimi".

 

La mostra sarà affiancata da un programma intenso di eventi, tra cui l'assegnazione del Premio Canonica 2022.

Programma

Da venerdì 10 a domenica 12
Esposizione delle opere
Lavoro a maglia in pubblico

Sabato 11 giugno
Alle 16.00 in piazza Mercato workshop con Annarita Ceretti
Dalle 19.30 in piazza Mercato, aperitivo e cena street food: aperitivo e cena da strada con decine di proposte di cibo e cocktail. Negozi aperti a Barzanò

Domenica 12 giugno
Dalle 9.00 alle 18.30 in piazza Mercato market artigianale
Alle 16.00 in corteo lungo l'itinerario della mostra concerto del Corpo musicale Marco d'Oggiono Alle 17.00 in piazza Mercato assegnazione del Premio Canonica
Alle 17.30 in piazza Mercato concerto del Corpo musicale Marco d'Oggiono

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