Nibionno: invariata la tassa sui rifiuti per coprire 430.000 euro

Definite le tariffe sui rifiuti (Tari) del Comune di Nibionno per l'anno 2022. Come spiegato dall'assessore al bilancio Marta Casiraghi durante l'ultima seduta di consiglio, "Arera ha studiato un modello che dovrebbe regolare le tariffe riunite per il quadriennio 2022-2025 ma Regione non ha ancora deliberato, quindi ogni comune è gestore dell'erogatore del servizio". Nibionno si caratterizza, come gli altri comuni lecchesi, per un'interfaccia tra Silea che gestisce servizio e il Comune che gestisce la parte contrattuale. "Per Arera c'è possibilità di aumentare le tariffe sulla raccolta rifiuti e la differenziazione. Ha stabilito quattro modelli: Silea ha un livello qualitativo di primo livello, quindi con i servizi che devono essere offerti di base. Arera indica anche il massimo aumento che si può applicare per anno. Noi siamo fermi alle tariffe di dieci anni fa".

A sinistra l'assessore Marta Casiraghi, accanto il sindaco Laura Di Terlizzi

Per quanto riguarda le tariffe, è previsto un recupero integrale dei costi di servizio. "L'Unione europea dice che chi più inquina, più paga. La tariffa in Italia è però commisurata alla superficie e al nucleo familiare, quindi non è conciliabile una tassa a chili con quella in vigore in Italia. Finché non si trova un sistema generale dove si valuta quanto ciascuno conferisce, si prende atto di questo" ha rilevato l'assessore Casiraghi.
Il Comune di Nibionno ha stimato costi pari a 430.000 euro, invariati sulla base degli anni precedenti: il 54% dei costi viene attribuito alle utenze domestiche (232.000 euro) mentre sul non domestico rimane il 46% (198.000 euro). "Non sono aumentate le tariffe, ma ci potrebbero essere leggeri scostamenti dovuti alle modifiche di Arera perché il gettito è immutato" ha precisato Casiraghi.

I consiglieri di minoranza Gioia e Giussani

Sul testo portato all'approvazione del consiglio comunale, il capogruppo di maggioranza ha sottolineato: "Nel documento c'è una precisazione importante perché il comune non è in dissesto, non ha ricorsi pendenti e non ha sentenze passate in giudicato negli ultimi due anni - ha detto Claudio Usuelli - Per corroborare quanto detto dall'assessore, con i programmi di valutazione monetaria sono questi i calcoli e sono al centesimo e l'aumento corrisponde all'aumento dei prezzi al consumo di Istat che dovrebbe essere applicato agli stipendi ma non avviene. In sostanza, lo stato applica la rivalutazione monetaria quando chiede ai cittadini, ma non viene fatto quando si tratta di dipendenti, pubblici e privati. Le tariffe comunque sono calcoli puramente matematici che non possono essere modificati".
Il voto è stato espresso in maniera favorevole dal gruppo di minoranza.
M.Mau.
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