Casatenovo: alla memoria di Falcone un albero piantumato davanti al municipio

Un albero piantumato dai ragazzi delle classi quinte dell'istituto comprensivo per ricordare la figura di Giovanni Falcone.

La consegna del piccolo albero da parte dei Carabinieri al dirigente scolastico Melchiona

La sentita cerimonia - colma di significato - si è tenuta lo scorso venerdì mattina davanti al municipio di Casatenovo dove l'assessore all'istruzione Gaetano Caldirola insieme ai colleghi ha accolto gli studenti e i loro insegnanti.
L'amministratore ha innanzitutto ringraziato ragazzi e docenti per la bella proposta arrivata al temine del precedente anno scolastico; al sindaco attraverso una lettera chiedevano infatti un'area pubblica dove poter piantare un albero per ricordare la figura del magistrato vittima della mafia.

Al microfono il vicesindaco Marta Comi

''Ragazzi, abbiamo pensato che il luogo migliore dove posizionare il vostro Albero fosse proprio di fronte al municipio perché rappresenta la casa di tutti i casatesi'' ha detto Caldirola, portando i saluti del sindaco Galbiati, del dirigente Melchionna e del luogotenente dei carabinieri Cucciniello che non hanno potuto presenziare all'evento per via del cambio di data. Erano invece presenti il vice Marta Comi, gli assessori Daniele Viganò, Agostino Galbusera e i consiglieri Enrica Baio, Gaia Riva e Barbara Beretta che con la loro presenza hanno confermato ''l'importanza di questo appuntamento per tutta la nostra comunità''.

Il piccolo ''Albero di Falcone'', consegnato dalle forze dell'ordine, rappresenta molto bene il concetto di legalità: ''avremmo voluto un albero grande e possente, ma le sue dimensioni ci ricordano quanto è importante continuare ad investire sul tema della legalità perché questo l'esempio di Giovanni continui a crescere in ciascuno di noi'' ha proseguito Caldirola. ''L'albero ci ricorda anche quanto è stato fatto da Falcone per combattere la mafia e anche noi dobbiamo passare dalle belle parole ai fatti, grandi o piccoli che siano è importante che la legalità accompagni ogni azione della nostra quotidianità''.

L'amministrazione ha poi inviato i ragazzi a pensare ad un evento da proporre ogni anno per ricordare la figura del magistrato così da dare continuità a questo bel progetto svolto all'interno delle scuola.

Non poteva mancare un saluto da parte del vicesindaco Marta Comi. ''Il 23 maggio del 1992 me lo ricordo: avevo 12 anni, era un sabato pomeriggio e stavo guardando la televisione quando è stata data la notizia dell'attentato a Capaci. Il fatto che 30 anni dopo ragazzi e ragazze tra i 10 e 12 anni vogliano ricordare quanto accaduto è un grande segno di speranza. Quel giorno furono uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. È importante ricordarli tutti perché Giovanni Falcone non lavorava solo, lavorava insieme ad altri che come lui facendo il proprio dovere rischiavano la vita'' ha detto l'amministratrice. ''Anche l'albero che piantiamo oggi avrà bisogno di tutti gli altri alberi piantati da altri ragazzi come voi in tutta Italia per creare il bosco diffuso. C'è una frase di Falcone che dice: perché la società si muova verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere. Se ognuno di noi fa il proprio dovere, tutti insieme costruiremo un domani migliore''.

L'albero piantumato davanti al municipio, è stato consegnato all'istituto comprensivo di Casatenovo dall'Arma dei Carabinieri Biodiversità. Questo gesto - come ha evidenziato la vicaria del comprensivo, Elisa Galbusera - racchiude in sé due significati: concorre a sensibilizzare tutti al tema dell'impegno sociale, alla lotta contro le mafie e sottolinea l'importanza della salvaguardia ambientale che oggi rappresenta per tutti noi una grande priorità.

La cerimonia è proseguita con l'intervento degli alunni che hanno posizionato anche dei cartelloni con dei messaggi significativi intorno all'albero, fra cui la seguente frase: ''Forse la felicità, quella vera, non c'entra con le cose da fare o da avere; forse la felicità vera arriva da un grande ideale che dà senso profondo a tutta la tua vita e che ti trasmette ogni mattina la gioia di una giornata nuova''.

A conclusione dell'evento tutti i ragazzi, docenti e amministratori hanno cantato l'Inno d'Italia.

Di seguito la lettera indirizzata lo scorso anno al sindaco Galbiati dai ragazzi delle scuole:
Casatenovo, maggio 2021

Egregio Signor Sindaco Dott. Filippo Galbiati,
siamo gli alunni delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo di Casatenovo. La informiamo che nel corso dell’anno scolastico, in classe, con le nostre insegnanti, abbiamo trattato il tema della lotta alla mafia leggendo il libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando.
Il libro narra la vita di Giovanni Falcone, un magistrato che ha combattuto contro la mafia ed è riuscito a far arrestare molti mafiosi. Per questo Giovanni era diventato un ostacolo per la mafia che lo voleva uccidere in modo che lui non potesse intralciare i loro crimini. I mafiosi provarono più volte a spaventarlo, ma lui non perse mai il coraggio di combattere contro di loro, rinunciando a una vita normale e anche ad avere figli. Giovanni e sua moglie vennero trasferiti per un periodo a Roma e lì Falcone continuò la sua vita da magistrato. Un giorno, tornando a Palermo, mentre viaggiava sull’autostrada, subì un attentato nel quale lui, sua moglie e alcuni uomini della scorta morirono. Questo fatto viene ricordato come la strage di Capaci. Alla sua morte, gli occhi di molte persone si aprirono, ciò vuol dire che se ora le persone vedono ritorsioni da parte dalla mafia non fingono più di non vedere, ma ne parlano. Grazie alla lettura di questo testo abbiamo capito quale strada percorrere per far crescere la legalità dentro di noi e abbiamo compreso come sia importante sostenere il valore della legalità, il coraggio di perseguire la verità ad ogni costo, l’infaticabile senso del dovere e la collaborazione continua.
Per noi Falcone era ed è ancora oggi un esempio da seguire perché, anche quando le cose sembravano difficili, lui non si arrendeva mai ed è riuscito a indebolire la mafia. Lui, tantissime volte, era rimasto ad un passo della morte, ma non smise mai di combattere il ''mostro'', ovvero la mafia.
Per ricordare ancora di più questa persona così importante volevamo chiederLe se poteva piantare un albero in onore di Falcone, perché secondo noi ogni paese e città dovrebbero avere un ''Albero di Falcone'' per far capire a tutti l’importanza della figura di Giovanni che ha combattuto fino in fondo la mafia e per ricordare che l’amore e la speranza vinceranno sempre contro l’odio, la cattiveria e la mafia. Riflettendo in classe abbiamo pensato che sarebbe opportuno scegliere un luogo ben visibile e accessibile ai cittadini di Casatenovo.
Pensiamo che la proposta non sia onerosa perché la pianta verrà spedita gratuitamente dall’Arma dei Carabinieri, aderendo al progetto ''Un albero per il futuro'' per arrivare a realizzare il grande bosco Falcone che si estenderà su tutto il territorio italiano.


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