Monticello: l'episodio dell'auto a 160 km/h contro la rotonda finisce davanti al giudice

Poco meno di tre anni fa, quel video aveva fatto il giro dei ''social'', salendo addirittura alla ribalta delle cronache nazionali. Stamani il nome del conducente dell'Alfa Giulia che nel settembre 2019 si era schiantata a tutta velocità contro la rotonda fra Via Provinciale e Via Cadorna - a Torrevilla di Monticello - è risuonato in una delle aule del tribunale di Lecco.
P.M., classe 1994, è infatti chiamato a rispondere delle accuse di danneggiamento e guida in stato di ebbrezza. Il suo difensore ha chiesto al giudice in ruolo monocratico Paolo Salvatore, di poter beneficiare dell'istituto della messa alla prova, espletando lavori di pubblica utilità (per 240 ore) presso un ente che si è reso disponibile. Il tutto sotto l'occhio vigile dell'ufficio di esecuzione penale esterna (UEPE).

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Stralciata dal fascicolo invece, la posizione del passeggero che viaggiava a bordo della potente autovettura, location del video girato dai due. Una scena incredibile, con il giovane alla guida che urlava ''stasera muoio'', accompagnando questa frase ad una serie di sproloqui, mentre l'auto raggiungeva velocità pazzesche (160 km/h segnava il tachigrafo), nel rettilineo che collega
L'Alfa Giulia schiantatasi a Monticello nel 2019
Barzanò a Monticello, schiantandosi infine contro il muretto accanto alla Banca Popolare di Sondrio.
Un sinistro avvenuto in un fine settimana di inizio settembre; all'indomani poi la segnaletica all'altezza della rotonda era stata trovata visibilmente danneggiata, con un cartello piegato.
I due giovani erano usciti miracolosamente illesi dall'abitacolo accartocciato dell'auto, nonostante l'impatto, violentissimo, avvenuto in prossimità appunto della rotonda. Sul posto era intervenuta la Guardia di Finanza della tenenza di Cernusco che transitando dalla strada provinciale 51 con una pattuglia intorno alle 3 di notte, aveva notato l'auto visibilmente danneggiata e i due giovanissimi - poco più che ventenni e residenti l'uno in paese e l'altro a Casatenovo - illesi. Gli uomini delle Fiamme Gialle avevano quindi atteso che l'auto venisse rimossa dalla sede stradale e che quest'ultima fosse in sicurezza, senza eventuali ostacoli per gli altri mezzi in transito. Il tutto si sarebbe probabilmente chiuso quella notte, se non fosse stato per il video girato dai protagonisti prima che avvenisse il sinistro e inviato di cellulare in cellulare, per essere infine pubblicato sui canali Youtube e i blog dell'intero stivale.
I riflettori sulla vicenda si erano accesi proprio per quel filmato, con il Comune e la Provincia che all'epoca dei fatti avevano preso pubblicamente posizione, pretendendo il risarcimento dei danni stradali cagionati da quel ''botto''.
Tornando alla vicenda giudiziaria, una volta ratificato l'accordo per il programma di trattamento che abbia quale fine la pubblica utilità, si tornerà in aula per verificare che il piano sia stato svolto nella sua interezza.
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