Oggiono: presunti legami con la 'ndragheta? Atti alla Procura
''Io e mio fratello abbiamo conoscenze con persone legate alla 'ndrangheta e se voglio te la farò pagare'': è la frase che un 59enne di Oggiono avrebbe proferito nei confronti del figlio 28enne, e che gli sarebbe costata il rinvio a giudizio per i reati di minacce e lesioni aggravate.
Infatti l'uomo, originario di Capo Rizzuto, in Calabria, nel corso di una lite avvenuta in città nel marzo del 2020 avrebbe anche sferrato ben tre pugni al figlio all'atezza dell'orecchio, procurandogli contusioni guarbili in quattro giorni.
Un'ipotesi di reato ancora tutta da dimostrare e... da valutare. Infatti il giudice in ruolo monocratico Gianluca Piantadosi, chiamato a pronunciarsi sulla vicenda, ha oggi disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Lecco: se fosse vero che l'odierno imputato (difeso in aula dall'avvocato Costanza Bettiga del foro di Lecco) abbia pronunciato la frase per cui è finito alla sbarra, potrebbe profilarsi un'ipotesi di reato ben diversa, quale l'associazione di tipo mafioso.
Infatti l'uomo, originario di Capo Rizzuto, in Calabria, nel corso di una lite avvenuta in città nel marzo del 2020 avrebbe anche sferrato ben tre pugni al figlio all'atezza dell'orecchio, procurandogli contusioni guarbili in quattro giorni.
Un'ipotesi di reato ancora tutta da dimostrare e... da valutare. Infatti il giudice in ruolo monocratico Gianluca Piantadosi, chiamato a pronunciarsi sulla vicenda, ha oggi disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Lecco: se fosse vero che l'odierno imputato (difeso in aula dall'avvocato Costanza Bettiga del foro di Lecco) abbia pronunciato la frase per cui è finito alla sbarra, potrebbe profilarsi un'ipotesi di reato ben diversa, quale l'associazione di tipo mafioso.
F.F.