Casatesport: spettacolo per le classi di danza in Auditorium

"Le parole sono, nella mia modesta opinione, la nostra massima e inesauribile fonte di magia, in grado sia di infliggere dolore che di alleviarlo". Sono queste le parole di J. K. Rowling, la famosa autrice conosciuta per aver scritto la saga di Harry Potter, che hanno ispirato il saggio di fine anno della Unit Dance Studio, la sezione di danza presente all'interno dei corsi proposti dall'Asd Casatesport, che nella serata di venerdì ha riempito l'Auditorium di Casatenovo.

Quello messo in scena quest'anno è il quarto spettacolo realizzato dalla scuola, che ha esordito come nuovo corso della società sportiva nell'anno 2018. Dopo il debutto dei Quattro elementi, risalente proprio a quell'anno, sono stati presentati gli Dei dell'Olimpo (2019) e un tributo al recente film del Re Leone, programmato per giugno 2020 ma portato in scena a ottobre del 2021. Dopo due anni di pandemia, alti e bassi e non poche difficoltà, quest'anno il corso e lo spettacolo di fine anno riprendono con più energia che mai, proponendo al pubblico il tema dell' "Incanto delle parole": obiettivo di ogni balletto che ha costituito l'esibizione è stato quello di rappresentare, attraverso i movimenti e l'espressione artistica, la frase a cui è stato associato, trasportando il pubblico in un viaggio all'interno della bellezza di aforismi, frasi e pensieri.

A introdurre la serata, organizzata come da tradizione all'Auditorium di Casatenovo, è stata Arianna Ferretti, collaboratrice della sezione di danza sin dalla nascita di quest'ultima. "Mi fa molto piacere vedere una sala così piena in questa serata di chiusura dei nostri corsi di danza. Prima di iniziare con lo spettacolo però vorrei ringraziare chi ha reso possibile la sua realizzazione: oltre a chi si occupa questa sera della parte tecnica, e quindi al fonico, al fotografo e al videomaker, e al direttivo di Casatesport, che ha permesso la realizzazione dello spettacolo, vorrei dire grazie a una persona che in questa sezione mette sempre tutta la sua passione e professionalità, che è l'istruttrice Denis Burghelea. Come ogni anno è lei a dare vita a questo spettacolo, occupandosi personalmente delle luci, dei costumi, della scenografia, delle coreografie dei balletti, e tanto altro ancora".

Alle sue parole si sono unite poi quelle di Francesco Sironi, membro dell'amministrazione comunale con deleghe alle attività sportive, che si è unito ai ringraziamenti di Ferretti, e quelle del presidente di Casatesport Angelo Perego.
"Voglio dire grazie anche a voi genitori, perché so che tra cambiamenti e problemi durante l'anno non è facile, ma se oggi la sezione di danza, nonostante i pochi anni di attività, conta circa novanta iscritti, il merito è vostro e dell'insegnante che la tiene" ha detto. "L'ultimo saggio si è tenuto nel mese di ottobre, e nemmeno due settimane dopo la conclusione di quello spettacolo Denis mi ha telefonato e mi ha chiesto di prenotare la data per quello successivo, ovvero quello a cui assistiamo questa sera. Ve lo racconto per farvi capire la sua energia inesauribile e la sua passione in quello che fa: senza di lei nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile".

"Siamo tutti molto contenti di come sia andato quest'anno, perché finalmente siamo riusciti a riassaporare un po' di normalità dopo due anni davvero difficili, particolarmente pesanti soprattutto per il mondo dell'arte, dello spettacolo ma anche dello sport. Siamo davvero contenti di essere tornati e di poter celebrare nuovamente l'arte con questo saggio" racconta la stessa Denis Burghelea, 26enne di La Valletta Brianza che gestisce da sola l'intero corso e la realizzazione dello spettacolo conclusivo da ormai cinque anni. "Il saggio di quest'anno ha come tema generale e titolo "L'incanto delle parole": l'idea è quella di individuare tre momenti, che simboleggiano tre fasi della vita di tutti noi, e attraversarli tramite la rappresentazione di parole, aforismi e frasi di personaggi famosi. Il primo è un momento di gioia, entusiasmo e nascita, il secondo rappresenta la ribellione, la frustrazione, la rabbia, la tristezza ma anche il dolore, e il terzo, nonché l'ultimo, è un momento di riscoperta di sé stessi, trionfo della diversità e dell'unicità di ciascuno di noi, nonché trionfo dell'arte vista come più grande mezzo di comunicazione dei nostri sentimenti. Ho scelto di incentrare lo spettacolo sulle parole perché, come disse una volta J. K. Rowling, personaggio a cui sono personalmente molto affezionata, le parole sono la nostra più grande fonte di magia, in grado sia di infliggere dolore sia di alleviarlo. Oltre alla stessa Rowling ci sono numerosi personaggi tra cui Seneca, Nietzsche, Dostoevskij, e tanti altri ancora, che hanno lasciato un segno non solo nella mia vita ma penso in quella di tutti".

L'insegnante ha poi detto due parole anche sulla parte più tecnica di composizione dello spettacolo. "Siamo circa novanta ballerini, la sezione di danza si sta allargando sempre di più nonostante le difficoltà perché racchiude persone che credono molto in quello che fanno e hanno una grande passione. I ballerini sono suddivisi in corsi di danza moderna e hip hop, che a loro volta presentano diversi livelli di età e difficoltà. Oltre ai diversi gruppi, ognuno interprete di uno o più balletti, ci sono stati anche diversi assoli, per poter mettere in evidenza anche l'interiorità e l'individualità di ciascuno di noi".

Lo spettacolo è durato circa un'ora e trenta, trasportando gli spettatori in un mondo di riflessione e incanto. I ringraziamenti e le congratulazioni al termine hanno testimoniato la soddisfazione e l'entusiasmo sia da parte del pubblico e degli organizzatori sia da parte dei ballerini e della loro insegnante.

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