Cicogne sull'isola dei Cipressi. ''Scene qui frequenti ma non più presenti sulle rive del lago''
"Un tempo queste scene e molte altre si vedevano attorno alle sponde del lago: oggi solo sull'isola dei Cipressi - ha riflettuto - Attorno al lago è cresciuta la stolta valorizzazione, i sentieri sono diventate comode passeggiate e hanno stravolto alcuni tratti del lungolago ad esempio nell'ansa di Casletto. Il cemento di anno in anno aumenta, i ristoranti durante la notte sono illuminati a giorno e ciò impedisce l'impollinazione agli insetti, attratti dalle luci anziché dai fiori".
Queste immagini, divenute ormai meno frequenti, hanno fatto scaturire in Ferrario alcune riflessioni: "Che dire poi della distruzione della storica (17°secolo) casa del Pescatori di Pusiano? Che dire delle numerosissime postazioni di pesca ritagliate tra i canneti e con sosta anche notturna? Che dire dell'affollamento al centro remiero che sta completando la torre dei giudici di gara sempre facendosi largo tra i canneti? Che dire della continua dispersione di galleggianti da cisterna e altra plastica? Che dire della creazione di lidi che stravolgono le rive? E potrei continuare, visto che il lago lo frequento da oltre 40 anni, ho ben presente l'involuzione che le sue rive hanno avuto. Questa valorizzazione che spreme il lago e di fatto lo privatizza, nonostante sia un bene di noi tutti, è davvero vergognosa e si ostinano a chiamarlo Parco. Resiste solo l'isola dei Cipressi".