Oggiono: urla e schiamazzi in centro. Due giovani ubriachi arrestati e trasferiti al PS

Il tribunale di Lecco
Avrebbero bevuto per l'intero pomeriggio, importunando residenti e passanti con i loro schiamazzi. All'arrivo dei carabinieri poi, hanno perso letteralmente il controllo: arrestati, devono rispondere del reato di resistenza a pubblico ufficiale (art.337 cp).
Protagonisti di un vero e proprio show di pessimo gusto nel cuore di Oggiono, i due giovanissimi sono stati tradotti nella tarda mattinata odierna in tribunale a Lecco per essere sottoposti a giudizio con rito direttissimo.
Si tratta di un 22enne africano residente in città (S.M. le sue iniziali) e di un 19enne di Annone, S.O., italiano di origini turche. Completamente ubriachi, per prestare loro le cure necessarie sono stati mobilitati anche i sanitari del 118 intervenuti ieri sera poco prima delle ore 21 in Via Cavour, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale di Sant'Eufemia.
Sono stati attimi di concitazione: per placare i due, apparsi fuori controllo, sono dovuti intervenire i militari della Compagnia di Merate con più pattuglie; a questo proposito ad avere la peggio - pur non avendo riportato gravi conseguenze - sono stati proprio due carabinieri, uno dei quali ha rimediato un pugno in pieno petto, mentre all'altro collega è stata strappata la camicia. Numerossissime poi, le segnalazioni pervenute alle forze dell'ordine da parte degli oggionesi, esasperati dal rumore molesto cagionato dai due.
Trasferiti in pronto soccorso a Lecco e Merate per smaltire la pesante sbornia, gli arrestati sono stati dimessi questa mattina e qualche ora più tardi sono comparsi -alla presenza in aula del vice procuratore onorario Pietro Bassi - al cospetto del giudice in ruolo monocratico Giulia Barazzetta. Quest'ultimo dopo essersi ritirato in camera di consiglio, ha disposto (quale misura) l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per quattro giorni la settimana, concedendo un termine a difesa ai due legali che li assistono, gli avvocati Massimiliano Vivenzio e Samira Duccini. La loro posizione dunque sarà nuovamente al vaglio del tribunale nei prossimi giorni.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.