Bosisio: grande festa per i 50 anni della Croce Verde, pilastro della comunità

"Per molti volontari la Croce Verde è come una seconda famiglia, per chi la dirige è praticamente la prima famiglia" ha esordito un raggiante Filippo Buraschi suscitando gli applausi dei presenti. Nonostante il caldo torrido, la mattina del 3 luglio davanti alla sede della Croce Verde Bosisio si è radunata una piccola folla.

Del resto, l'occasione è stata di quelle speciali: finalmente, dopo due anni di attesa causa Covid, si sono festeggiati i 50 anni di vita dell'associazione. L'anima e il corpo di questa splendida realtà sono ovviamente i volontari, quasi 200. Per rendere omaggio alla loro passione e al loro spirito di servizio, la cerimonia di fronte alla sede della Croce Verde è stata preceduta da un corteo che ha visto i volontari in divisa sfilare per le vie di Bosisio, alcuni sulle ambulanze altri a piedi insieme ai sindaci del circondario. Per la stessa ragione, a loro è andato il primo pensiero del presidente Filippo Buraschi, durante il breve discorso che ha tenuto dopo che il corteo è giunto di fronte alla sede di via Cercè.

Filippo Buraschi

"I 50 anni di quest'associazione sono i 50 anni di un gruppo di migliaia di persone che si sono alternati a fare servizio, ad aprire il cuore alla popolazione, a dedicare parte del loro tempo libero a chi è più fragile. Siete voi l'anima di Croce Verde" ha sottolineato il dottor Buraschi. "Credo che i volontari di Croce Verde abbiano bisogno di tornare in contatto tra di loro, ripristinare la socialità che c'era prima, lo scambio di idee e di esperienze. Questa è la nostra forza. Queste sono le cose che hanno reso quest'associazione così popolare" ha aggiunto il presidente, facendo riferimento al pranzo successivo alla cerimonia. I numeri non mentono: negli ultimi due anni, nonostante la pandemia, l'associazione ha formato e inserito in organico 70 persone. "Speriamo che questi nuovi volontari restino nell'associazione per i prossimi cinquant'anni. Ringrazio di cuore tutti i presidenti che mi hanno preceduto e rivolgo un ricordo affettuoso verso tutti i membri che non ci sono più. Gestire Croce Verde è complicato ma è un motivo di grande orgoglio perché siete veramente straordinari" ha concluso Filippo Buraschi, suscitando l'applauso dei presenti.

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Durante la pandemia, le persone che hanno potuto toccare con mano più spesso l'energia e il valore dei volontari della Croce Verde sono stati sicuramente i sindaci dell'oggionese ma non solo. Non a caso, erano tutti lì per portare il loro plauso all'associazione. "Vi ringrazio di cuore. Senza il vostro imprescindibile aiuto per noi sindaci affrontare gli ultimi due anni sarebbe stato molto complicato. Vi invito a proseguire su questa strada, siete un punto di riferimento per tutti gli amministratori locali presenti" ha evidenziato Andrea Colombo, sindaco di Bosisio Parini.


L'instancabile attività della Croce Verde si appoggia anche sul fondamentale supporto di importanti benefattori come Fermo Pietro Stefanoni, presidente di SAS Engineering & Planning, azienda leader mondiale nel settore della lavorazione dei materiali ferrosi a freddo. L'iniziativa si è conclusa proprio con l'inaugurazione del nuovo mezzo per il trasporto di disabili donato dal Cavalier Stefanoni. "Ringrazio di cuore Fermo Stefanoni per la sua donazione. Con questo veicolo possiamo rispondere con ancora maggiore efficacia ad una richiesta molto forte dell'utenza" ha concluso il presidente Filippo Buraschi. Dopo la benedizione di don Giuseppe Farioli, parroco di Bosisio, si è quindi proceduto al taglio del nastro. D'ora in avanti, i volontari dell'associazione hanno a disposizione un ulteriore strumento con cui svolgere il loro indispensabile servizio a sostegno dei malati.
Andrea Besati
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