Bosisio: ''impegno dalla parte dei bambini''. Bilancio di Nostra Famiglia con nuovo logo
Una missione, rimanere al fianco dei bambini, ancora salda al centro dello sguardo di Nostra Famiglia, ramificata sulle 28 sedi in tutta Italia, che si è data uno slancio contemporaneo con il rinnovo del marchio, rappresentato da una casa e presentato ufficialmente quest'oggi, rinnovando così l'identità.
Nella splendida cornice di Villa Parravicini a Erba, si è infatti tenuta, moderata da Diego Minonzio, la presentazione del bilancio di missione, il documento che racconta le attività portate avanti nel 2021, accompagnata dagli apprezzatissimi video realizzati nel centro di lavoro guidato di Como, coordinato dallo psicologo Luca Avellis. "Accogliamo i ragazzi arrivato alla fine del percorso della Nostra Famiglia: qui imparano a lavorare, acquisendo uno sviluppo di competenze personalizzato - ha spiegato - Abbiamo sviluppato laboratori multimediali in cui i ragazzi preparano dei video di gruppo. Dietro l'aspetto educativo c'è il messaggio sociale, che va contro l'idea pietistica che c'è verso il mondo della disabilità".
La presidente di Nostra Famiglia ha aperto la conferenza. "Con la certezza che ogni bambino porta in sé la possibilità promessa del futuro, abbiamo continuato la cura, la ricerca, la formazione cercando di dare concretezza alla missione: tutelare la dignità e migliorare qualità della vita - sono le sue parole - Il bilancio racconta una quotidianità che guarda al futuro, fatta della bellezza di gesti, incontri, sorrisi, risultati, piccoli e grandi. Racconta l'impegno di essere dalla parte dei bambini per sviluppare una comunità civile inclusiva. La bellezza di quanto facciamo dipende da quel di più di empatia nei confronti dei bambini e dei ragazzi e delle loro famiglie che li fa diventare a noi famigliari e che trova ispirazione nella motivazione caritativa dell'Associazione e nel suo nome". Marcello Belotti, direttore generale La Nostra Famiglia, ha presentato i numeri contenuti del bilancio, dove sono inclusi i progetti e le attività dell'associazione che ha la principale sede a Bosisio Parini. Nel 2021 sono stati assistiti 24.024 bambini e ragazzi, "un numero inferiore rispetto alle potenzialità perché il Covid ha costretto alla riduzione e alle assenze tra gli assistiti". L'anno scorso erano presenti 2.378 collaboratori, 388 studenti universitari e sono stati conclusi 137 progetti di ricerca.
Entrando nel dettaglio del personale dei 2.378 operatori, il 90% è dipendente (2.146 persone), mentre l'altro 10% è composto da 232 consulenti. Le sedi lombarde dell'associazione possono contare su 1.178 lavoratori, che scendono a 570 nel Veneto, a cui fanno seguito le altre regioni dove l'associazione è insediata: Liguria (29), Friuli (255), Puglia (279) e Campania (67). Il sesso femminile occupa il 93% della presenza in azienda (2.003 donne), così come è preponderante il contratto di assunzione a tempo indeterminato (92% per 1.975 contatti). Una grossa fetta di questi contratti è a tempo parziale (43,2%, ovvero 927 contratti part-time): "quest'ultimo rappresenta uno sforzo dell'associazione per andare incontro alle esigenze dei collaboratori che sono soprattutto donne" spiega il direttore.
La composizione dei dipendenti conta 108 medici, 243 infermieri e operatori socio-sanitari, 1.045 riabilitatosi, 165 psicologi e psicometristi, 42 assistenti sociali, 58 insegnanti, pedagogisti e formatori e 485 personale tecnico, amministrativo e di supporto.
Nel dettaglio dell'attività clinica, nella sola regione Lombardia ci sono stati 9.006 assistiti di cui presi in carico 7.556. Nel complesso delle sedi, ci sono stati 24.024 assistiti di cui presi in carico 20.648. La differenza tra assistiti e presi in carico è inferiore in Veneto, tuttavia le giornate di degenza della Lombardia occupano il 50% (la degenza media è di 15 giorni) contro il 38% del Veneto (10 giorni medi di degenza) e 13% della Puglia. Il 71% dei pazienti sono nella fascia 0-18 anni.
Per quanto riguarda la suddivisione delle patologie delle persone assistite, ci sono 2.112 ricoverati per disturbi al sistema nervoso, 830 per malattie del neurosviluppo e 135 per disturbi dell'apparato muscolo-scheletrico.
Sono 31.154 le giornate dei residenziali e 202.207 di diurnato mentre le prestazioni ambulatoriali nel 2021 si fermano a 626.000. In questo caso, l'85% delle persone prese in carico sono nella fascia 0-18 anni.
L'attività di ricerca di Nostra Famiglia è organizzata in quattro aree: riabilitazione neuro psichiatrica dell'età evolutiva, interventi abilitativi e riabilitativi nella psicopatologia dello sviluppo, aspetti neurobiologici genetico computazionali e farmacologia traslazione in neuro riabilitazione e innovazioni tecnologiche in riabilitazione, salute mentale e fattori umani. Nel 2021 sono state effettuate 137 ricerche, i cui risultati sono stati oggetto di 143 pubblicazioni su riviste indicizzate, con una partecipazione dell'IRCCS alle maggiori reti internazionali. Per portare avanti questi lavori, ci si è avvalsi del contributo di 101 ricercatori e di 61 collaborazioni con enti di ricerca, università nazionale e internazionale.
Anche nell'ambito dell'istruzione i numeri dell'associazione sono elevati: 581 bambini hanno frequentato le classi ordinarie di scuola nei centri di riabilitazione e 262 ragazzi frequentano corsi di formazione professionale. Il corso di laurea in logopedia a Bosisio ha 206 iscritti, mentre 182 studenti a Conegliano Veneto si stanno formando in fisioterapia e terapia occupazionale. 64 studenti, infine, hanno frequentato il master RehabTech in riabilitazione robotica e tecnologica promosso dal polo di Lecco del Politecnico di Milano. Nel 2021 si sono contati 125 laureati (86 a Bosisio e 39 a Conegliano), 90 docenti e 376 tirocinanti. Non sono mancate le attività formative per dipendenti che ha compreso 173 eventi per 2.814 persone formate.
Un accenno alle risorse dell'ente. I ricavi si assestano a 98 milioni di euro, di cui 80.586 milioni di euro di ricavi delle prestazioni (in riduzione rispetto al passato) e 16 milioni di altri ricavi. I costi ammontano a 100 milioni di euro, di cui 99 milioni di costi di funzionamento. Il risultato di esercizio di è in negativo di 2 milioni di euro, in miglioramento. Nel bilancio c'è anche una quota importante, pari a 7 milioni di euro, occupata dalle donazioni, che dimostra la vicinanza di aziende, persone fisiche, enti e fondazioni private.
La compassione come cifra del reale è stata al centro dell'intervento di don Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia Cristiana. "In quell'ospedale da campo che è il mondo, il mantra "andrà tutto bene" è una seduzione, una tentazione che crediamo di avere perché è un desiderio legittimo, profondo, che non corrisponde quasi mai al vero e questo ci dice che noi non possediamo il futuro. Se accettiamo che tutto può crollare, abbiamo due strade: o disperarci oppure cominciare a prenderci cura dell'esistente. La vita non ha la forma che ci immaginiamo: dobbiamo continuamente cambiare forma, continuare a nascere. Questo cambiare forma è molto legato al cristiano e alla compassione come cifra del reale".
Franco Barbano di Unisona ha raccontato il lavoro dietro il rinnovo del marchio: "Dopo 76 anni, non è facile decidere di cambiare il modo di presentarsi, per ragioni legate alla storia e all'identità che ci fanno legare a momento storico. Siamo in un momento evolutivo della comunicazione che ha suggerito di esser legati maggiormente alla contemporaneità. Il marchio rappresenta la casa, che è sinonimo per noi di famiglia. Dentro la casa succedono tante cose: rappresenta le attività, le relazioni di cura, gli abbracci. Non è importante che si codifichi tutto: abbiamo voluto usare un linguaggio che non scimmiotta quello dei bambini ma che sia un modo di avvicinarsi ai bambini dicendo che siamo sullo stesso piano. Questa casa è una casa accogliente come da sempre è La Nostra Famiglia".
Alla conferenza, oltre a numerosi volti noti di enti e comuni del territorio, era presente l'assessore regionale alle politiche per la famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità Alessandra Locatelli: "Si chiude un anno e, come sempre, ci sono conti da fare ma ci sono aspetti positivi che la Nostra Famiglia porta come contributo a Regione Lombardia. Nostra Famiglia è una casa che pensa al futuro, costruito insieme. Come Regione è fondamentale avere sul territorio una competenza come quella che l'associazione offre alle persone. Alla Nostra Famiglia ci sono competenze straordinarie, che porteremo avanti con un nuovo tavolo in Regione".
L'incontro si è concluso con un rinfresco allestito dagli studenti del centro di formazione professionale de La Nostra Famiglia.
Michela Mauri