A proposito di cannabis...
A poco a poco che i ferri lo lavorano, per farne un maglione o una coperta, il gomitolo si assottiglia lentamente.
Alla fine il gomitolo si esaurirà , ma avrai ottenuto ciò che desideravi.
A se sbagli i passaggi, devi disfare e ricominciare...
Ma ricorda che è sempre molto complicato farlo....per cui devi stare attenta al lavoro.
Ero una bambina e la mia speciale nonna, più volte mi ha raccontato questa piccola storia. Che poi con una dolcezza impareggiabile, era capace di paragonarla alla "strada della vita" e all'importanza di vivere bene ogni attimo di essa. Anche nelle difficoltà e nel dolore.
Dopo due anni di pandemia, vissuti con il buio dentro e fuori dall'anima, e con la consapevolezza che non si tornerà mai più come prima..
Con i drammatici scenari economici, che ogni giorno viviamo, dove la verità si mescola alla fantasia e viceversa..in un crescendo di scioccanti preoccupazioni di come dovremo, faremo potremo sopravvivere non vivere..
Dove la guerra "alle porte " bussa con il suo mortale eco...e la gara al ribasso delle vite umane è il peggior appalto dell'umanità..
Che ti leggo sulle principali testate giornalistiche?
La più grande, ignobile, inverosimile "panzana" della sinistra: "la cannabis e il vero campo largo, sì alla legge..."
Legalizzare la cannabis con la scusa:
1) che è una droga leggera che non reca danno come le droghe più complesse o sintetiche.
2) che può essere somministrata in aiuto a chi ha malattie degenerative e terminali, per alleviarne la dolorosa sintomatologia.
3) che sarà un mezzo per combattere il "cartello dello spaccio illegale"
Ma di cosa stiamo parlando?
Prima di tutto ordine! La cannabis è una droga.
Mi permetto di consigliare la lettura dell'articolo di Giulio Maira - professore ordinario, già direttore istituto di neurochirurgia dell'università cattolica di Roma.
Il suo uso provoca danni fisici e mentali, inequivocabilmente e scientificamente provati. La cannabis per uso medico sta in un altro "campo" e se proprio vogliamo rafforzarne le doti terapeutiche, chiamiamo in campo la scienza, non la politica.
Liberalizzarla non significa fermarne l'illecito mercato. Casomai aprire la "breccia di porta pia" all'inizio di rapporti economici distorsivi e ancora più pericolosi.
E i nostri ragazzi?
Quelli per cui siamo stati tanto preoccupati, perché obbligati alla dad scolastica durante la pandemia..
Quelli che non hanno più potuto fare sport insieme ai loro coetanei, sempre per il covid..
Quei ragazzi, che oggi leggiamo sui quotidiani, protagonisti di atti vandalici, eccessi etilici da ricovero, episodi di innaturale violenza contro tutto e tutti..
A volte perfino privi nel discernere tra ciò che nuoce ed è illecito, e lo scherzo di sana goliardia .
A questi nostri ragazzi, ai loro genitori già in difficoltà economiche e lavorative, all' intera società che ruota attorno a loro .. ecco la grande scoperta della sinistra, intraprendente e moderna, evoluta nel pensiero: liberalizziamo la cannabis!
In nome di che? Perché?
Perché è più moderno scegliere se stordirsi con sei birre o con pezzo di carta arrotolata ?
Perché così se si sperimenta ancora di più l'abisso del degrado mentale.. poi si rinasce come l'araba fenice?
Perché se lo fanno altri paesi perché noi no?
Perché? C'è solo una risposta.
Perché il 2023 è vicino e le elezioni "bussano" anche alle porte degli italiani! I quali, ultimamente, si sono leggermente stancati e hanno preferito il mare all'urna elettorale...disertandola.
In nome di un pugno, una manciata, una cariolata di voti, la sinistra è pronta a consegnare scheda e cannabis agli italiani..
Anziché fermarsi a pensare a come riuscire a tessere una tela "insieme" che allunghi le "coperte di aiuti" sempre più misere e straccione...
La sinistra aiuta a srotolare tutto il "gomitolo della vita". Come ricordavo all'inizio. Orrore... e compatimento.
Ma sarà battaglia feroce contro questa oscenità...che non è un diritto da rivendicare.
E' solo consegnare il difficile futuro che ci aspetta a "porta inferi".
Perché sta scritto anche in quella Costituzione, che la sinistra ama tanto regalare ai giovani in qualsiasi occasione:
"Articolo 32: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività"