Risposta ai timori del lettore sulle emissioni

Buongiorno,
in riferimento alla lettera pubblicata sulla vostra testata a firma del signor Emilio Magni, Italcementi intende chiarire alcuni aspetti.

L'attività della cementeria è finalizzata alla produzione di clinker per cemento conforme a rigorosi standard di qualità. Per fare questo abbiamo bisogno di notevoli quantità di energia termica oggi forniti principalmente da combustibili di origine fossile non rinnovabile proveniente da paesi extra UE. Il progetto prevede l'incremento dei quantitativi di Combustibili Alternativi per fornire energia all'impianto in sostituzione dell'equivalente termico dei combustibili fossili: 1 caloria di CSS sostituisce 1 caloria di pet-coke, non comporta assolutamente "il quadruplicamento delle emissioni".

Il progetto, al contrario, consentirà di ridurre le emissioni di CO2 della cementeria e di dare piena attuazione all'economia circolare con un combustibile da proveniente da un ambito di prossimità e il cui utilizzo consentirà, soprattutto, di sostituire fonti fossili non rinnovabili con un combustibile di qualità ottenuto secondo rigorosi procedimenti da operatori qualificati da materiali residuali non pericolosi (come carte e cartoni non più riciclabili, tessuti, plastiche non riutilizzabili) senza impatti per l'ambiente e la salute anche grazie alle altissime temperature dei forni da cemento e a tutti i necessari presidi ambientali. Tali materiali, vogliamo ribadirlo, saranno utilizzati in sostituzione - e non in aggiunta - rispetto ai combustibili tradizionali.

Infine, per chiarire ulteriormente gli aspetti legati alla salute, gli studi tossicologici ed epidemiologici svolti dall'Università di Roma in applicazione dei protocolli e linee guida previste sul tema mostrano risultati di assoluta sicurezza e sono stati valutati come corretti da parte degli Enti preposti.

Ufficio Stampa Italcementi
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