Partite da un furto ad Oggiono le indagini che hanno consentito di arrestare due ladri
Avrebbero messo a segno, fra effettivi e tentati, una ventina di furti ai danni delle abitazioni del circondario meratese, casatese e oggionese, ma anche delle confinanti province. Nelle scorse ore i carabinieri della Compagnia di Merate hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini albanesi di 37 e 25 anni, entrambi indiziati - insieme ad un altro connazionale attualmente ricercato - di diciotto colpi nei comuni di Robbiate, Paderno, Rogeno, Olgiate, Bosisio, Cernusco, Montevecchia, Brivio, Annone, Oggiono, Malgrate, Missaglia, Casatenovo, Lurago, Orsenigo, Guanzate e Carate.
Al centro da destra il capitano Domenico Cerminara a capo della Compagnia carabinieri
di Merate e il luogotenente Nicolino Ombrosi, comandante della stazione carabinieri di Oggiono
di Merate e il luogotenente Nicolino Ombrosi, comandante della stazione carabinieri di Oggiono
Il controllo del territorio in particolare, ha consentito di focalizzare l'attenzione su un mezzo sospetto durante un furto messo a segno a Oggiono, utilizzato successivamente per mettere a segno altri colpi in zona.
Le indagini tuttavia - coordinate dal sostituto procuratore Andrea Figoni con la supervisione del procuratore capo Ezio Domenico Basso - sono state rese difficoltose dal modus operandi degli indagati, senza fissa dimora e gravati da numerosi precedenti di polizia anche per reati contro il patrimonio. Per non farsi scoprire sono state spesso utilizzate vetture prese a noleggio da persone non collegate a fatti oggetto di indagine. Gli orari dei colpi messi a segno dalla banda, commessi con il classico metodo dello scasso di porte e finestre una volta individuato il luogo da colpire, sono stati soprattutto quelli del tardo pomeriggio nella stagione invernale, approfittando dell'oscurità e dell'assenza dei proprietari.
Gli arresti disposti dall'autorità giudiziaria hanno permesso di interrompere una spirale di furti che sarebbe proseguita nel periodo vacanziero, stante l'assenza dei proprietari all'interno delle abitazioni.
Il 37enne è stato fermato lo scorso 6 luglio in un'abitazione di Muggiò (Monza), mentre il 25enne - resosi irreperibile - rintracciato il 18 luglio a casa di un parente in provincia di Pavia. Avvisato della presenza delle forze dell'ordine, il giovane ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato bloccato dagli uomini dell'Arma che si erano nel frattempo nascosti nelle cantine condominiali. ''Come avete fatto?'' avrebbe chiesto ai carabinieri il fermato, evidentemente sorpreso di essere stato individuato.
Ingente il valore complessivo della refurtiva, che si aggira intorno ai 90mila euro. Già sottoposti ad interrogatorio di garanzia i due, con il giudice che ha confermato la custodia cautelare presso le carceri di Monza e Pavia.
Nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli dell'operazione, il capitano Domenico Cerminara - a capo della Compagnia carabinieri di Merate - ha invitato a segnalare movimenti o persone sospette, focalizzandosi se possibile sui dettagli, vestiti, tatuaggi, targhe.
Un problema, quello dei furti in abitazione, particolarmente sentito nel meratese. A questo proposito secondo il capitano Cerminara negli ultimi tre anni, a livello di Compagnia, sono stati eseguiti una ventina di arresti per furto in flagranza o a seguito di ordinanza, oltre ad altrettanti deferimenti in stato di libertà. Attraverso un coordinamento costante con la Procura sono state investite risorse per tentare di arginare il fenomeno.