Oggiono: presidio alla Redaelli Ricambi srl, i dipendenti chiedono puntualità nei pagamenti
Un presidio per mettere in risalto le difficoltà dei lavoratori. Non hanno nascosto il loro dispiacere gli uomini e le donne alle dipendenze di Redaelli Ricambi srl di Oggiono che questa mattina hanno ''incrociato le braccia'' per due ore, all'esterno dell'azienda di Via per Dolzago, lungo la strada provinciale 51.
Uno sciopero indetto al culmine di un periodo di sacrifici per le maestranze della ditta oggionese attiva nel settore dell'automotive, che - tramite i delegati sindacali di Fiom e Fim - hanno messo in evidenza i frequenti ritardi nel pagamento degli stipendi con i quali sarebbero costretti a convivere da qualche mese a questa parte.
''Siamo consapevoli che non è un momento facile per nessuno, ma queste persone hanno bisogno di certezze'' hanno detto Fabio Anghileri di Fiom Cgil e Omar Beretti di Fim Cisl, che stamani hanno sostenuto i lavoratori in presidio. ''Di sforzi ne sono già stati fatti parecchi in questi ultimi tempi, ora però queste persone sono stanche e con un po' di dispiacere, visto che all'azienda sono molto legati, hanno deciso di scioperare''.
Non sono stati anni facili, gli ultimi, per Redaelli Ricambi. Secondo quanto emerso nel corso del presidio, complice la crisi nel settore e poi la pandemia, la società avrebbe visto calare il volume di lavoro e dunque il numero di addetti. Difficoltà che si sono riflesse anche sui lavoratori, reduci da un periodo segnato dal contratto di solidarietà e (come molte altre realtà) dalla cassa Covid.
''Ultimamente però - hanno proseguito i sindacalisti - di lavoro ce n'è, e anche parecchio. Per questa ragione pensiamo che possa esserci qualche problema di liquidità e comprendiamo il momento non semplice per nessuno. Anche queste persone però, hanno le loro scadenze e non possono permettersi di aspettare sempre''.
Il presidio di questa mattina all'esterno della Redaelli Ricambi srl
''Siamo consapevoli che non è un momento facile per nessuno, ma queste persone hanno bisogno di certezze'' hanno detto Fabio Anghileri di Fiom Cgil e Omar Beretti di Fim Cisl, che stamani hanno sostenuto i lavoratori in presidio. ''Di sforzi ne sono già stati fatti parecchi in questi ultimi tempi, ora però queste persone sono stanche e con un po' di dispiacere, visto che all'azienda sono molto legati, hanno deciso di scioperare''.
''Ultimamente però - hanno proseguito i sindacalisti - di lavoro ce n'è, e anche parecchio. Per questa ragione pensiamo che possa esserci qualche problema di liquidità e comprendiamo il momento non semplice per nessuno. Anche queste persone però, hanno le loro scadenze e non possono permettersi di aspettare sempre''.
Fabio Anghileri (Fiom Cgil) e Omar Beretti (Fim Cisl)
La speranza dunque, è quella di poter ottenere il pagamento della mensilità di giugno il prima possibile. Se lo augurano i dipendenti della Redaelli Ricambi, riuniti all'esterno dell'azienda per la prima volta, in un presidio che ha visto l'adesione della quasi totalità dei lavoratori.
Come al solito lo spazio resta aperto e a disposizione dell'azienda, qualora volesse esprimersi sulla vicenda.
G. C.