Barzanò: i giovani del CAI 'a lezione' con i volontari del Cnsas al Pialleral

Tra le attività principali del Cnsas c’è l’attenzione verso la diffusione costante di una vera e propria cultura legata ai temi della sicurezza e dell’andare in montagna con responsabilità. Una parte molto importante di questo processo è quella che riguarda i più giovani, perché attraverso di loro si può costruire un giusto atteggiamento e persino diffonderlo agli adulti.
I volontari della Stazione di Valsassina - Valvarrone hanno già organizzato una serie di iniziative in questo senso, e proprio nei giorni scorsi hanno incontrato i ragazzi dell’alpinismo giovanile del CAI di Barzanò. Sabato 23 luglio, presso il rifugio Antonietta all’Alpe Pialleral, nella Grigna Settentrionale, Comune di Pasturo, si è svolta una lezione su come si attiva il soccorso in montagna. Una cinquantina i giovanissimi presenti, a cui i soccorritori hanno mostrato il funzionamento e l’utilizzo dell’applicazione WhereAreU, un’app gratuita rilasciata da Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza, che si può scaricare per qualsiasi smartphone, molto utile per chiedere aiuto e per comunicare la propria posizione.



Quando si allerta il 112, infatti, è necessario seguire bene le indicazioni dell’operatore e dare informazioni quanto più possibile corrette, anche sulla localizzazione. Le coordinate esatte possono essere rilevate da dispositivi GPS ma anche da applicazioni per smartphone, come WhereAreU o GeoResq. Sono importanti anche tutte quelle note che permettono di risparmiare tempo prezioso per le unità di soccorso, nonché di portare l’aiuto necessario alla persona infortunata.



Durante l’incontro con i tecnici della Stazione di Valsassina - Valvarrone, i ragazzi dell’alpinismo giovanile del CAI di Barzanò hanno potuto capire che ruolo ha il Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico all’interno del complesso sistema dell’emergenza. Hanno anche potuto guardare video di attività effettuate nella zona e chiedere informazioni sui temi della sicurezza. Durante la serata, il rifugista Dario Pensa ha commentato le immagini della valanga in Grignone del 2009, mentre Floriano Castelnuovo ha raccontato le montagne e le popolazioni del Nepal.



Uno dei momenti più emozionanti è stato quello in cui tutti hanno ricordato Claudio Ghezzi, alpinista di Missaglia, molto conosciuto e stimato da chi ama la montagna, scomparso poco più di un mese fa al Sasso dei Carbonari. Claudio conosceva come pochi altri le vette della Valsassina: era salito in Grigna più di cinquemila volte, oltre ad avere compiuto moltissime altre imprese alpinistiche. Per il Soccorso alpino è stato un piacere e un onore collaborare con il CAI di Barzanò e riscontrare l’interesse dei giovanissimi appassionati di montagna.
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