Oggiono: presentato il Dup 2023/205. Dal Pnrr un possibile futuro per l’ex ospedale

L'ex ospedale oggionese
"Come sapete nel mese di luglio viene presentato il Documento Unico di Programmazione". Durante la seduta consiliare dello scorso 22 luglio, è stato il sindaco di Oggiono Chiara Narciso ad annunciare all'aula la presentazione del Dup valido per il prossimo triennio.
Il Documento, oltre a contenere una puntuale analisi della situazione sociale ed economica della città, reca anche le principali linee programmatiche e di investimento previste dall'attuale maggioranza. A illustrarlo nei dettagli economici è stato l'assessore al Bilancio Paola Borraccetti.
Michele Negri, vicesindaco con delega alle Politiche Sociali, ha illustrato alcuni elementi più significativi contenuti nel Dup e appartenenti al suo settore operativo. Non prima, però, di aver condotto una riflessione complessiva sul settore dei Servizi Sociali e sull'aumento delle spese nell'ultimo biennio caratterizzato dalla pandemia. Una "grande sfida" dovuta alla "fortissima crescita di richieste di aumento dei servizi sociali che deve essere coerente con gli equilibri che il Bilancio impone".
Una situazione che secondo Negri impone delle "riflessioni". Fra queste, secondo il vicesindaco, è necessario "ripensare" i servizi sociali con "innovazione" e "forme nuove" da "sperimentare" per fa sì che vengano ottimizzati "resa e aspetti economici di costo".
Fra le necessità vi è quelle di "razionalizzare" la spesa che non può "lievitare esponenzialmente" ogni anno. Fra le ipotesi vi è quella di rivedere utenza e fasce di bisogno" anche chiedendo una "compartecipazione" alle spese agli utenti che possono permetterselo.
Sul versante delle novità che saranno introdotte nei prossimi mesi una riguarda il progetto "Best". Legato a interventi di supporto didattico ed educativo per i ragazzi, il progetto Best vede oltre settanta giovani oggionesi partecipanti alle attività pomeridiane volte a supportare lo studio scolastico. Verrà affiancato dal progetto "stare bene insieme" dedicato ai ragazzi e ragazze preadolescenti delle scuole medie e adolescenti delle scuole superiori. Questo nuovo progetto punterà a integrare il progetto "Best" originario offrendo momenti di socialità volti a prevenire ed evitare problematiche di disagio successive.
La novità più significativa riguarda però l'edificio dell'ex ospedale, ormai chiuso da diversi anni e in condizioni fatiscenti.
"Siamo riusciti a candidare una parte dell'immobile dell'ex ospedale per il finanziamento sulla missione cinque del Pnrr dedicato all'inclusione sociale" ha spiegato il vicesindaco Negri precisando come l'intenzione sia quella di "realizzare degli alloggi protetti dedicati agli anziani che hanno ancora una parziale autosufficienza".
L'obbiettivo è quindi quello di trasformare la parte vecchia dell'ospedale in una struttura che possa essere abitata da persone anziane che hanno sì esigenze particolari, ma non tali da richiedere il ricovero presso strutture come le case di riposo.
"La candidatura - ha precisato Negri - è stata approvata lo scorso giovedì dall'assemblea dei comuni del ambito di Lecco e verrà ratificata dalla giunta del comune di Lecco quale ente capofila del progetto". Assieme alla struttura dell'ex ospedale di Oggiono sono stati individuati altri tre edifici presenti in altrettanti comuni che appartengono all'Ambito lecchese, per realizzare strutture residenziali assistite simili. "Ci auguriamo che sia l'occasione per ristrutturare l'edificio dell'ex ospedale mantenendo una vocazione sociale, sanitaria e assistenziale" ha dichiarato Negri ricordando "è una cosa importante a cui teniamo e stiamo lavorando da tanto tempo".
Nel caso in cui la procedura dovesse andare a buon fine, la struttura oggionese rientrerà nel contesto delle strutture dell'Ambito di Lecco sul quale ricadrà la gestione. A tutti gli effetti verrà realizzato un servizio assistenziale sovracomunale disponibile ai comuni del territorio, mantenendo delle agevolazioni specifiche per i cittadini oggionesi. Negri ha quindi ribadito come questa soluzione sia importante per "provare a ridurre l'ingresso in case di riposo delle persone ancora parzialmente autonome e dare una risposta al loro bisogno abitativo specifico".
L. A.
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