Nibionno: il comune proroga la gestione del centro sportivo a causa della pandemia

Il centro sportivo di Nibionno ha ottenuto una proroga di due anni del diritto di superficie, che scadrà quindi il 27 dicembre 2032. Lo ha deliberato, all'unanimità delle forze politiche, il consiglio comunale riunito nella serata di venerdì 29 luglio, dopo che la richiesta era arrivata al comune lo scorso ottobre, all'insediamento della nuova amministrazione.

Il centro con piscine e centro riabilitativo-benessere aveva avanzato una domanda di proroga del contratto a seguito della chiusura durante la pandemia che, portando zero utenti, aveva portato a nessun incasso. "Sul nostro comune c'è centro natatorio con diritto di superficie ha esordito il sindaco Laura Di Terlizzi - La situazione pandemica degli ultimi anni ha colpito molte attività industriali, artigianali e ci è pervenuta una richiesta dei gestori per la con la conseguenza del Covid-19. Ho richiesto al commercialista della società, al fine di poter emettere un giudizio il più oggettivo possibile, di farmi avere i bilanci degli ultimi dieci anni: sono stati analizzati e confrontati i dati. Anche la valutazione degli aspetti giuridici ci ha portato a votare la proroga di due anni".

La minoranza. A sinistra la capogruppo Laura Puttini

L'assessore allo sport Davide Biffi ha precisato: "Abbiamo chiesto alla società alcune integrazioni tra cui il piano economico-finanziario, mentre il gestore ci ha detto di voler sostituire i pannelli fotovoltaici visto che il caro bollette ha inciso non poco sul funzionamento del centro".
Sul punto, il consigliere di minoranza Laura Puttini, ha detto: "Siamo favorevoli alla proroga della concessione di diritto di superficie ma ricordo che se n'era già parlato in precedenza, attraverso richieste informali e una parte della vecchia amministrazione non intendeva concedere la proroga, se non solo per i mesi di chiusura causa Covid di marzo 2020. Quanto subito dal gestore è noto: ci vuole diverso tempo per rientrare dalla problematica. Sono giunti nuovi pareri che concedono di essere sicuri e agire in tranquillità?".
Ha replicato il capogruppo di maggioranza Claudio Usuelli, all'epoca della richiesta sindaco del comune: "Sostenni che non si poteva concedere una proroga superiore al tempo oggettivo di chiusura. C'è stato un primo periodo di chiusura completo, poi parziale per un totale di circa 20-22 mesi. Il periodo di due anni, arrotondato per eccesso, è congruo perché copre il periodo, altrimenti ci saremmo ritrovati qui la corte dei conti".

Un chiarimento è arrivato anche dal primo cittadino: "Abbiamo fatto uno studio anche a livello legale. Certo è che l'azienda, come tale, si deve assumere il rischio di impresa: tenuto conto delle difficoltà dovute alla situazione pandemica, abbiamo interpretato la norma nel senso più estensivo possibile per andare incontro all'esigenza di un'azienda che riteniamo importante sul territorio. Abbiamo compito un'analisi economica attenta del conto economico, ovvero dei costi sostenuti: l'ente ha avuto entrate molto più basse ma ha sostenuto dei costi importanti dovuto a manutenzioni che dovevano per forza essere fatte".

 

M.Mau.
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