A volte il nuotare controcorrente è possibile oltre che giusto
A VOLTE IL NUOTARE CONTROCORRENTE E' POSSIBILE, OLTRE CHE GIUSTO !
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E spiace una volta in più dover constatare, in particolare sul network Merateonline lo scivolamento ulteriore dell'Ospedale Mandic verso quella che sempre più sembrerebbe una prechiusura o perlomeno un ulteriore corposo depotenziamento.
Pur non appartenendo al territorio meratese, ma comunque lecchese del ramo oggionese, ho imparato da tempo che in quel contesto si sta svolgendo una di quelle vicende che riguardano tutti e che si possono quindi ben definire paradigmatiche. Una situazione che per le sue caratteristiche, ben oltre gli aspetti puramente locali, può rappresentare un esempio positivo di una tenuta/rilancio della Sanità Pubblica.
Le vicissitudini del nosocomio meratese, collegato al "capofila" Manzoni di Lecco, sono note e quindi non occorre certamente qui richiamarle.
Mi sembrerebbe invece quantomeno curioso l'occasionale incontro che mi è capitato ieri in quel di Bari : cercando indicazioni sui parcheggi nei pressi del centro storico mi sono imbattuto guarda caso in un gentile meratese che oltre a segnalarmene di utili ha convintamente corrisposto, dopo i miei ringraziamenti, al mio ammiccante appello "Forza Mandic !"
Appena dopo, leggendo dell' ennesimo problema all' ospedale, è riaffiorato dentro di me un ricordo personale che ritengo significativo come accostamento simbolico.
Molti anni fa, sempre in territorio pugliese, dalla spiaggia ho assistito ad un episodio quantomeno inquietante : un catamarano, ribaltato dal forte vento stava inesorabilmente per schiantarsi contro uno sperone di roccia a strapiombo sul mare.
Scuotendomi dall' immediato sconcerto e dall'apparente impotenza, mi sono catapultato in acqua, seguito subito da vari altri, nel tentativo di scongiurare quello che sembrava inevitabile ai più.
Arpionando in molti la fune gettataci da uno dei naviganti del catamarano, tutti assieme ne abbiamo trattenuto l'impetuosa corsa verso lo sfascio, consentendo ad alcune imbarcazioni di intervenire per risolvere definitivamente la pericolosa situazione.
Ecco l'accostamento alla situazione del Mandic che mi è balenata : solo col concorso di tutti si può invertire ciò che sembrerebbe inesorabilmente destinato ad un negativo, ed in questo caso anche incomprensibile, epilogo.
L' importante è scuotersi dall'apparente grado di rassegnazione e contribuire ad innescare una reazione condivisa anche, e soprattutto, se l'orientamento delle "competenti autorità" sembra voler procedere in senso opposto.
Come del resto il "nuotare controcorrente" per un fine di comprovato interesse collettivo è certamente possibile oltre che assai giusto !
Ecco perché, pur da oggionese ma comunque Cittadino del mondo che beneficia anche del Mandic, dichiaro esplicitamente da questo network, da tempo impegnato nella sacrosanta difesa e pieno rilancio del suo carattere pubblico, di sottoscrivere quantomeno le varie petizioni pro Mandic che si sono susseguite in questi anni.
Aggiungo solo : è mai possibile che le competenti autorità, che comunque ci dovrebbero rappresentare, non siano disponibili neppure ad un costruttivo confronto?
(Ovvero : salvare il Mandic e rilanciare la Sanità Pubblica è possibile !)
E spiace una volta in più dover constatare, in particolare sul network Merateonline lo scivolamento ulteriore dell'Ospedale Mandic verso quella che sempre più sembrerebbe una prechiusura o perlomeno un ulteriore corposo depotenziamento.
Pur non appartenendo al territorio meratese, ma comunque lecchese del ramo oggionese, ho imparato da tempo che in quel contesto si sta svolgendo una di quelle vicende che riguardano tutti e che si possono quindi ben definire paradigmatiche. Una situazione che per le sue caratteristiche, ben oltre gli aspetti puramente locali, può rappresentare un esempio positivo di una tenuta/rilancio della Sanità Pubblica.
Le vicissitudini del nosocomio meratese, collegato al "capofila" Manzoni di Lecco, sono note e quindi non occorre certamente qui richiamarle.
Mi sembrerebbe invece quantomeno curioso l'occasionale incontro che mi è capitato ieri in quel di Bari : cercando indicazioni sui parcheggi nei pressi del centro storico mi sono imbattuto guarda caso in un gentile meratese che oltre a segnalarmene di utili ha convintamente corrisposto, dopo i miei ringraziamenti, al mio ammiccante appello "Forza Mandic !"
Appena dopo, leggendo dell' ennesimo problema all' ospedale, è riaffiorato dentro di me un ricordo personale che ritengo significativo come accostamento simbolico.
Molti anni fa, sempre in territorio pugliese, dalla spiaggia ho assistito ad un episodio quantomeno inquietante : un catamarano, ribaltato dal forte vento stava inesorabilmente per schiantarsi contro uno sperone di roccia a strapiombo sul mare.
Scuotendomi dall' immediato sconcerto e dall'apparente impotenza, mi sono catapultato in acqua, seguito subito da vari altri, nel tentativo di scongiurare quello che sembrava inevitabile ai più.
Arpionando in molti la fune gettataci da uno dei naviganti del catamarano, tutti assieme ne abbiamo trattenuto l'impetuosa corsa verso lo sfascio, consentendo ad alcune imbarcazioni di intervenire per risolvere definitivamente la pericolosa situazione.
Ecco l'accostamento alla situazione del Mandic che mi è balenata : solo col concorso di tutti si può invertire ciò che sembrerebbe inesorabilmente destinato ad un negativo, ed in questo caso anche incomprensibile, epilogo.
L' importante è scuotersi dall'apparente grado di rassegnazione e contribuire ad innescare una reazione condivisa anche, e soprattutto, se l'orientamento delle "competenti autorità" sembra voler procedere in senso opposto.
Come del resto il "nuotare controcorrente" per un fine di comprovato interesse collettivo è certamente possibile oltre che assai giusto !
Ecco perché, pur da oggionese ma comunque Cittadino del mondo che beneficia anche del Mandic, dichiaro esplicitamente da questo network, da tempo impegnato nella sacrosanta difesa e pieno rilancio del suo carattere pubblico, di sottoscrivere quantomeno le varie petizioni pro Mandic che si sono susseguite in questi anni.
Aggiungo solo : è mai possibile che le competenti autorità, che comunque ci dovrebbero rappresentare, non siano disponibili neppure ad un costruttivo confronto?
Germano Bosisio