I Blue Rose tornano a Sanremo Rock a due anni dal loro debutto sul palco dell'Ariston

Tornano a esibirsi, dopo il periodo di pausa causato dalla pandemia, i Blue Rose, la band con origini fra il lecchese e il comasco che nonostante il breve periodo di attività ha già collezionato numerosi traguardi e premi. Trampolino di lancio per la ripresa di quest'anno è proprio lo stesso festival che ha costituito una delle loro ultime esibizioni: stiamo parlando di Sanremo Rock, il festival musicale completamente incentrato sulla musica rock. Prima di partire alla volta del Teatro Ariston per il 7 e l'8 di settembre, i Blue Rose ci hanno raccontato le loro aspettative e ambizioni in un'intervista.


Un paio di immagini dei Blue Rose

-Come siete arrivati anche quest'anno a esibirvi nel Teatro Ariston? Che percorso avete seguito?
Ci siamo iscritti come la scorsa volta alle selezioni online e dopo l'iter di selezione siamo passati alle finali nazionali 2022. Quest'anno siamo passati direttamente in finale perché facciamo parte dei finalisti dell'edizione del 2020.


-Quale sarà la formazione del gruppo per l'esibizione?

La formazione sarà prevalentemente la stessa di sempre: Denis Burghelea alla voce, Lorenzo Rocchiccioli alla chitarra, Andrea Lanzi alla batteria. E poi Davide Romanatti, classe 2003 di Bulgarograsso (CO).


-Si tratta di una delle prime date dopo il periodo di pausa causato dalla pandemia: come ci si sente a tornare a esibirsi dopo tutto questo tempo? Che aspettative avete?

È una ripartenza, dopo tanti mesi di stop abbiamo ripreso a suonare a Milano (Cascina Martesana) lo scorso giugno, ma è da Sanremo che ripartiamo. Siamo carichi e non vediamo l'ora di andare in studio a registrare i nuovi inediti a cui stiamo lavorando. Le aspettative, poi, sono parecchio differenti da quelle di due anni fa: a settembre 2020 eravamo già nel pieno del Covid e sembrava esserci la speranza di ripartire solo dopo qualche mese di stop, cosa che però non è avvenuta, ora invece sembrerebbe che si possa ricominciare con più serenità. Siamo carichi ed estremamente entusiasti di poter conoscere nuova gente e nuove band e soprattutto di poter ripartire proprio da uno dei palchi più importanti d'Italia, per dare la giusta energia ai progetti del gruppo.


-Avete menzionato la vostra partecipazione al festival del 2020: due anni dopo, cosa è cambiato? Come paragonereste le due esperienze?

La prima volta che siamo saliti su quel palco avevamo sicuramente meno esperienza, anche perché eravamo agli albori del nostro progetto e abbiamo portato come inedito il nostro primo singolo, invece adesso è molto diverso, siamo più maturi e siamo molto più affiatati. Se nel 2020 eravamo molto più attivi e Sanremo Rock ha rappresentato il trampolino di lancio per spronarci a fare di meglio, ora invece incarna la speranza di riprendere a lavorare il più possibile.


-Cosa porterete all'esibizione?

Anche quest'anno porteremo un nuovo singolo: si tratta di The other side of the moon, "L'altro lato della luna", ovvero quel lato di noi che non conosciamo e che spesso rifuggiamo per paura. Il brano parla proprio dell'incontro con questa parte di noi che conosciamo di meno, il Mr Hyde che abita al nostro interno. È un testo che vuole raccontare quanto sia importante integrare tutte le parti noi stessi, anche quelle che conosciamo di meno e che ci fanno più paura. Il testo è scritto sia in italiano che in inglese: nella parte scritta in inglese, è il lato sconosciuto di noi a parlare, chiede la nostra attenzione e vuole essere riconosciuto nella nostra vita; nella parte del testo scritta in italiano, invece, è il nostro lato con cui ci identifichiamo più spesso a parlare e racconta la paura di smarrirsi e di perdere il controllo sulla propria vita.

-Ora che il mondo dell'arte e della musica si sta riprendendo dopo la pandemia, avete intenzione di ricominciare a suonare? Avete date in programma? E cosa mi dite dei singoli?
L'intenzione di riprendere a suonare c'è, stiamo cercando contatti e occasioni per suonare live: gli appuntamenti in programma sono l'Ariston settimana prossima e un contest che sveleremo nei prossimi giorni nella zona del comasco. C'è anche un'altra serata in fase di programmazione che pubblicheremo presto e speriamo tante altre. I singoli per ora sono in cantiere, presto ci troveremo per lavorarci e per registrarli. Abbiamo voglia di metterci in gioco e di ripartire, soprattutto dopo un periodo di stop che sicuramente ci ha fatto sentire la mancanza dei live, dei palchi e di suonare insieme.


-Cosa volete portare a casa da questa esperienza?

Sicuramente sarà "come se fosse la prima volta", non credo che ci si abitui facilmente ad essere in un teatro del genere, quindi la cosa che sicuramente ci rimarrà è l'esperienza di aver suonato lì. Vogliamo portarci a casa tanta musica, legami, divertimento, vogliamo vivercela al 100% e sentirci liberi di esplorare e portare noi stessi sul palco.

È con queste parole che i Blue Rose hanno quindi chiuso l'intervista, carichi e motivati per questa nuova esperienza.

G.G.
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