Viganò, sindaco Bertarini: 'le contraddizioni del voto, fra spazi ancora vuoti e costi inutili'
Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco Fabio Bertarini una lettera-sfogo sulle imminenti elezioni politiche ed i costi per un piccolo comune come Viganò:
Desolatamente vuoti, nella migliore delle ipotesi usati per 1/3 dello spazio disponibile: così si presentano a pochi giorni dal tanto sospirato 25 settembre, gli spazi per i manifesti elettorali.Nell'era della trasformazione digitale, dove la "carta" è stata bandita, domenica dovremo recarci alle urne, e con delle matite, che tanto mi ricordano i vecchi tempi trascorsi nella vecchia scuola elementare, anni 60; dovremo tracciare una "X" su una scheda elettorale di "carta" per identificare la nostra volontà Politica.
Chiusi i seggi, verificati i voti, questi andranno consegnati in Prefettura con la dovuta scorta armata: peccato che tanti piccoli paese come il nostro non hanno nemmeno il Vigile Urbano, quindi dovremo affidarci ad un vecchio proverbio sempre in voga "Chi fa da se fa per tre", sperando che questa volta almeno la luce sulle scale che portano all'ufficio della consegna funzioni, e che il nostro intestino non ci faccia qualche brutto scherzo, visto che il luogo d'attesa non prevede la presenza della "toilette". Tanto per non dimenticare l'ultima volta siamo stati in attesa dalle ore 24 fino alla mattina alle 7: beh, ma perchè ci lamentiamo tanto siamo pagati...!
Concludendo per "Viganò" il costo per allestire gli spazi elettorali è costato alla collettività circa 4500 euro con un riconoscimento di contributo spese di circa il 30%; però non cadiamo nella trappola, questi sono ancora nostri soldi non cadono dal cielo.
Per ultimo una raccomandazione "ANDATE A VOTARE".
Fabio Bertarini
Chiusi i seggi, verificati i voti, questi andranno consegnati in Prefettura con la dovuta scorta armata: peccato che tanti piccoli paese come il nostro non hanno nemmeno il Vigile Urbano, quindi dovremo affidarci ad un vecchio proverbio sempre in voga "Chi fa da se fa per tre", sperando che questa volta almeno la luce sulle scale che portano all'ufficio della consegna funzioni, e che il nostro intestino non ci faccia qualche brutto scherzo, visto che il luogo d'attesa non prevede la presenza della "toilette". Tanto per non dimenticare l'ultima volta siamo stati in attesa dalle ore 24 fino alla mattina alle 7: beh, ma perchè ci lamentiamo tanto siamo pagati...!
Inoltre, alcuni anni fa, sempre per non scordare, alle "Regionali" ci avevano dotato di sofisticati tablet per l'inizio di una nuova era con voto "elettronico". E se la memoria non fa brutti scherzi, vista l'età, per un piccolo costo di una ventina di milioni (di euro non lire). Domanda, ma che fine hanno fatto?
Purtroppo nell'era digitale, dove tutto - compresi i nostri soldi - viaggiano in rete, l'era dei vari social FB, Instagram, Tik tok, la vecchia matita e carta vincono ancora, e bisognerà verificare se la "x" non sborda dal simbolo, pagando truppe di persone che con grande senso civico hanno dato la loro disponibilità per svolgere un lavoro che poteva essere fatto con un semplice "clic".
Concludendo per "Viganò" il costo per allestire gli spazi elettorali è costato alla collettività circa 4500 euro con un riconoscimento di contributo spese di circa il 30%; però non cadiamo nella trappola, questi sono ancora nostri soldi non cadono dal cielo.
Per ultimo una raccomandazione "ANDATE A VOTARE".
Il sindaco Fabio Bertarini