Sirone: colombari e lavori al centro raccolta grazie all'ampliamento di una ditta

Il sindaco Emanuele De Capitani
Opere pubbliche a fronte di un ampliamento nel comparto industriale. È stato approvato dal Comune di Sirone lo schema di convenzione che prevede la variante al documento urbanistico ai fini dell'ampliamento dell'impianto produttivo dell'azienda Airoldi Metalli SpA, sita in via Pavigie, una traversa di via don Brambilla, la zona industriale prossima al confine con Dolzago. Si tratta di una procedura avviata nel 2017 che, nel consiglio comunale di mercoledì 21 settembre, è arrivata alla convenzione per la procedura di sportello unico delle attività produttive.
"Andiamo a eliminare la previsione di realizzazione di un frantoio a servizio di un'azienda edile che non esiste più, riconvertendolo per un'attività produttiva, in un certo senso meno invasiva e impattante" ha commentato il consigliere Matteo Canali.
Se nel piano di governo del territorio (Pgt) era in prima battuta prevista la possibilità di realizzare un'area per il ricovero dei mezzi, un capannone di 1.150 mq e un frantoio a cielo aperto, le esigenze sono mutate negli ultimi anni tanto che è si è giunti a una nuova convenzione. La proprietà infatti non appartiene più a un'azienda edile, ma ad "Airoldi Metalli", una società che si occupa della lavorazione di metalli non ferrosi, in prevalenza alluminio. La sede principale si trova a Molteno mentre una filiale è stata acquisita appunto in via delle Pavigie a Sirone, l'area sulla quale è stato richiesto il cambio di destinazione.
"Lo schema di convenzione prevede, tra le varie condizioni, oneri per circa di 83.000 euro e oneri compensativi verso il comune pari a 264.000 euro - ha spiegato il sindaco Emanuele De Capitani - Tali oneri sono stati definiti in base alla possibilità di far costruire il capannone sull'area: è previsto un ampliamento di 3.000 mq su un'area di oltre 15.000 mq: è stata fatta una valutazione conservativa".
Incrementando la porzione di insediamento produttivo, il Comune ha avanzato una richiesta di oneri compensativi per andare a coprire il costo di alcune opere pubbliche: la costruzione dei colombari al cimitero per un importo di 100.000 euro e i lavori al centro raccolta rifiuti di via Cavour per altrettanti 100.000 euro. La quota rimanente, circa 64.000 euro, servirà per la messa in sicurezza di un tratto di via San Benedetto.
"Se l'azienda decide di modificare la scelta delle opere o l'obiettivo, il Comune può comunque richiedere la parte economica senza l'attuazione del progetto. La speranza è che l'anno prossimo si possano avviare almeno le prime due opere su cimitero e centro di raccolta" ha rilevato il primo cittadino.
M.Mau.
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