Oggiono: Fumagalli (Velo Club) racconta il Piccolo Giro 2022. Tutto pronto per il 2/10

La prossima domenica 2 ottobre sarà di nuovo Piccolo Giro di Lombardia. Lo spettacolo del ciclismo internazionale under 23 andrà nuovamente in scena. Ancora una volta il teatro sarà Oggiono e la sua città, ma il palcoscenico sarà diffuso a tutto il territorio lecchese e le sue più belle salite. Non mancherà, ovviamente, l'attacco alla salita del Ghisallo. Storica, difficile, inevitabile per una gara come il Piccolo. Saranno trenta le squadre che si presenteranno al via a Oggiono nella mattinata di domenica.

''Sarà un edizione di alto livello, come gli altri anni, avremo 13 squadre straniere e 17 squadre italiane'' ha spiegato Daniele Fumagalli presidente del Velo Club Oggiono, l'associazione dilettantistica di ciclismo che organizza il Piccolo Giro.
La corsa, come testimonia la partecipazione di numerose squadre straniere under 23, fucine di talenti che passeranno poi fra i professionisti, ha riacquistato sempre più, nel corso degli anni, un'importanza di primo livello nel panorama ciclistico nazionale e internazionale. Questo grazie proprio all'impegno e alla passione degli oggionesi del Velo Club che hanno organizzato la gara nelle sue ultime tredici edizioni. Per comprendere l'importanza della gara, è sufficiente ricordare alcuni nomi iscritti nell'albo d'oro del Piccolo Giro di Lombardia Giulio Ciccone nel recente passato, Jaroslav Popovyc nel 2000 o ancora Gilberto Simoni nei primi anni Novanta. Senza dimenticare le precedenti vittorie di Chiappucci e Fondriest. Giunta alla sua 94esima edizione, il Piccolo 2022 porterà con sé alcune novità nel percorso. I corridori non sconfineranno più nei territori della provincia di Monza e Brianza e di Bergamo. La gara prenderà il via da Oggiono, da dove i giovani atleti saliranno verso Bevera di Sirtori, ma senza compiere la salita vera e propria. Devieranno, infatti, da Dolzago verso La Valletta Brianza. Nelle sue fasi inziali, la gara prevede un circuito di undici chilometri circa, che verrà ripetuto quattro volte. ''E' un percorso non troppo impegnativo che servirà a mettere un po' di chilometri nelle gambe'' ha chiarito il presidente Fumagalli.

 

I passaggi vedono Oggiono quale inizio dei quattro giri, durante i quali saranno raggiunti i comuni di Dolzago, Castello di Brianza, La Valletta Brianza, Bevera di Sirtori, Barzago, Bulciago, Garbagnate Monastero, Sirone, Molteno. Per fare ritorno nuovamente a Oggiono. Alla fine del quarto giro i corridori imboccheranno da Oggiono la strada per Galbiate e Civate in direzione di Bellagio, entrando quindi nella provincia di Como, per affrontare la mitica salita del Ghisallo in cima alla quale sarà posto il gran premio della montagna. La vetta della sarà toccata dopo 121 chilometri di gara, ma i corridori saranno ancora lontano dal traguardo finale. Solo gli atleti più forti e coraggiosi oseranno attaccare sul Ghisallo, considerati i 50 chilometri che separano la vetta della salita dal traguardo con tratti pianeggianti che potranno essere affrontati dal gruppo a 50 chilometri orari e altri due importanti tratti in salita affrontare nel finale. Molto probabilmente saranno queste ultime due salite a rivelarsi decisive. Prima di giungere sul traguardo, come da tradizione posto in Viale Vittoria a Oggiono, i corridori dovranno ancora affrontare un tratto in salita che li porterà a Colle Brianza in località Ravellino, dove giungeranno con 152chiloemtri nelle gambe e dopo aver già salito il Ghisallo. Per finire dovranno affrontare anche la tradizionale salita dell'Alpino passando successivamente anche da Marconaga.

''Sono le salite che di solito fanno la differenza'' ha spiegato Fumagalli. Centosettantacinque i corridori che al massimo saranno ammessi al via. Nelle fasi iniziali, durante il trasferimento, i ciclisti faranno un passaggio di fronte alla nuova sede del Velo Club di Oggiono che sarà inaugurata proprio durante la giornata della gara.
''L'arrivo sarà sempre in Viale Vittoria a Oggiono, sui 400 metri in porfido che regalano sempre un grande spettacolo'' ha ricordato il presidente del Velo Club. Un centinaio i volontari dell'associazione che aiuteranno nella perfetta riuscita della manifestazione. A dare un contributo particolare sono stati anche i diversi sponsor e gli ''amici'' del Velo Club che hanno reso possibile l'organizzazione dell'edizione 2022. Realtà e persone nei confronti delle quali il presidente Fumagalli ha voluto esprimere un sincero ringraziamento.
''Speriamo vada tutto bene, la sicurezza dei ragazzi e dei corridori viene al primo posto'' ha concluso Fumagalli augurandosi, come è giusto che sia, ''che vinca il migliore''.
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