Barzanò: la minoranza interroga il sindaco sulle criticità del Mandic e di Retesalute

Retesalute e ospedale Mandic di Merate al centro del consiglio comunale svoltosi lunedì sera a Barzanò. Il gruppo di minoranza ha infatti chiesto al sindaco Gualtiero Chiricò, delucidazioni su entrambi gli argomenti, citando - a supporto dei loro quesiti- alcuni documenti pubblicati nelle scorse settimane da Casateonline.
L'azienda speciale Retesalute (incaricata di erogare servizi del settore sociale ai comuni soci del territorio meratese-casatese) ha infatti attraversato una difficile fase di commissariamento dopo le pesanti perdite finanziarie. I consiglieri di ''Ieri, Oggi, Domani Barzanò'' hanno chiesto chiarimenti sulla lettera inviata da diversi segretari comunali (fra i quali anche il dr.Mario Scarpa in servizio presso il Comune ndr) ai vertici dell'azienda facenti parte del Consiglio di Amministrazione.

A sinistra i consiglieri Roberta Ballabio, Tommaso Montoli e Leonardo Molteni (Ieri, Oggi, Domani. Barzanò)

Rifacendosi a quanto evidenziato nella missiva, il gruppo di minoranza ha parlato di "incongruenze" nelle gestioni passate e attuali e "preoccupazioni sulle dinamiche gestionali future" dell'azienda, chiedendo chiarimenti sul futuro "modello organizzativo" di Retesalute.
''L'azienda sta vivendo una fase di transizione della quale nessuno deve nascondere le difficoltà'' ha esordito nella sua risposta il sindaco Gualtiero Chiricò. ''La logica e la pratica ci ricordano che uscire da una condizione di commissariamento [...] non è semplice''. Entrando nel merito della missiva inviata dai segretari comunali il primo cittadino ha dichiarato: ''intendeva sottolineare, dal punto di vista puramente tecnico, che si stessero riscontrando delle situazioni di criticità che rischiavano o si stavano ripercuotendo sull'operatività degli uffici comunali''. Motivo per il quale i segretari comunali hanno avuto un ''interlocuzione diretta'' con i vertici aziendali.
''In questa fase - ha spiegato Chiricò commentando la situazione di Retesalute - quello che si nota è un grosso dispendio di energie sul fronte amministrativo e contabile''. Il sindaco ha assicurato che l'azienda sta valutando l'assunzione di figure professionali - una ventina circa - che ''dovranno servire al rilancio delle attività''. Il primo cittadino ha annunciato che in questa fase transitoria Retesalute sta lavorando al potenziamento dei servizi e del personale. Terminato questo periodo faranno seguito altri passaggi riorganizzativi fino a giungere al ''controllo analogo'', come previsto dal piano di risanamento approvato.
La minoranza si è dichiarata soddisfatta della risposta ricevuta.
Affrontato anche lo spinoso tema legato all'ospedale Mandic di Merate, in particolare alle recenti dimissioni dei medici del reparto di ostetricia-ginecologia Gregorio Del Boca (primario) e Anna Biffi.
Nel ricostruire la situazione del nosocomio e le recenti vicende che hanno coinvolto la struttura, la minoranza ha citato espressamente un articolo pubblicato da Casateonline.

Il sindaco Chiricò

''Il Mandic vive una situazione complessa già da tempo. Ciclicamente, peraltro, si nota come determinate innegabili situazioni di criticità si trasformino, con motivazioni che a volte sono strumentali, in allarmismo'' ha esordito il sindaco Chiricò che, rispondendo alla minoranza, ha chiarito. ''Certo è che la gestione delle politiche sanitarie a livello regionale ha messo e mette in difficoltà le strutture pubbliche. Le amministrazioni locali subiscono queste scelte, non avendo alcun tipo di coinvolgimento e trovandosi a fronteggiare problematiche legate a servizi basilari per i cittadini come la medicina di famiglia''.
Il primo cittadino, rispondendo al gruppo di minoranza, ha poi ricostruito quanto avvenuto durante l'incontro che ha visto confrontarsi sindaci del territorio e i vertici distrettuali di Ats e Asst. ''Il direttore generale di Asst di Lecco - ha dichiarato Chiricò - ha comunque chiarito come il piano di organizzazione aziendale strategico [...] non dia nessuna indicazione che possa presupporre una chiusura della struttura o dei reparti, il cui futuro dovrà al contrario essere rilanciato da alti livelli di specializzazione di alcuni servizi''.
Citando le più recenti normative organizzative approvate dalla Regione, il primo cittadino ha dichiarato: ''è necessario fare in modo che l'interfaccia fra i vari enti diventi organico, permettendo ai sindaci di portare ai tavoli di confronto la visione generale delle necessità del territorio, che è una visione [...] che spesso prescinde dagli schieramenti''.
L. A.
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