Oggionese: comunità energetiche. I sindaci interrogano un professionista
Giuseppe Chiarella, presidente
della conferenza dell'oggionese
della conferenza dell'oggionese
La comunità energetica è un'associazione di utenti (enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati) che si dota di infrastruttura per la produzione di energia e condivide l'energia prodotta da fonte rinnovabile (ad esempio gli impianti fotovoltaici o eolici) allo scopo di coprire il fabbisogno energetico simultaneo indipendentemente dalla connessione fisica agli impianti di produzione. Si tratta di un modello innovativo di gestione dell'energia che è molto diffuso nel nord Europa (Danimarca, Belgio e Germania) e innesca la nascita di modelli circolari. I soggetti pubblici e privati costituiscono un ente legale per produrre energia che sia per autoconsumo con possibilità di cedere la generazione in eccesso ad altri soggetti collegati alla comunità energetica.
I sindaci dell'oggionese hanno voluto iniziare ad approfondire il tema in maniera congiunta e per questo hanno invitato un professionista del settore che si occupa già di comunità energetiche anche con gli enti pubblici.
"È stato un incontro conoscitivo visto che sul tema regna una grande confusione e non c'è un decreto attuativo, di cui siamo in attesa per dare concretezza a questa nuova disciplina che interessa tutti anche alla luce degli aumenti esponenziali dell'energia - ha precisato il presidente della conferenza Giuseppe Chiarella - L'incontro è stato molto proficuo perché abbiamo fatto chiarezza sulle possibilità che hanno i comuni, sui primi termini (il 31 dicembre 2022 è la data termine per presentare la manifestazione d'interesse al ministero, ndr) e capire quali possono essere i vantaggi per la collettività e i privati".
Al momento non c'è disciplina normativa che regola questo tipo di comunità: per tale ragione, in questa fase, ciascuna amministrazione prenderà autonoma decisione sulla strada da intraprendere: "Ogni comune, se deciderà di farsi soggetto promotore, lo farà autonomamente visto che non sappiamo - non c'è ancora una risposta - se due o più enti pubblici possono unirsi tra loro, quindi se il soggetto promotore può farlo solo per la comunità energetica, quindi coinvolgendo i privati cittadini e industriali o se più enti pubblici possono unirsi tra loro per costituire una comunità energetica. L'interesse c'è da parte di tutti gli amministratori, ma rimane la difficoltà di dare attuazione a queste norme visto che si tratta di una cosa nuova e certamente non facile".
M.Mau.