Ospedale Erba: da ottobre nuovo primario al pronto soccorso
Il dottor Bordonali
Si tratta del dottor Marco Bordonali; laureato in Medicina e Chirurgia ha proseguito la specializzazione in Chirurgia d'Urgenza e Pronto Soccorso. Dopo alcuni anni in Francia, nel 2011 è tornato in Italia e ricopre il ruolo di direttore del PS dell'Ospedale San Giuseppe di Milano fino ad agosto 2022.
"Ho scelto l'ospedale Sacra Famiglia di Erba in quanto mi è sembrata la realtà più desiderosa di costruire un progetto su un DEA moderno ed articolato in varie aree che possano meglio gestire i pazienti" afferma il dottor Bordonali.
Ci sono, infatti, importanti progetti destinati al rinnovamento e riorganizzazione del pronto soccorso erbese che porteranno molti benefici e miglioramenti: un servizio più efficiente alla popolazione, un'organizzazione più snella e una maggior sicurezza per gli operatori e per i pazienti.
La riprogettazione del pronto soccorso sarà supportata anche con una campagna di raccolta fondi e attraverso due eventi sportivi: la corsa dell'Ospitalità, domenica 9 ottobre, e la Babbo Run&Fun a dicembre. "Ho già lavorato al di fuori della metropoli e posso dire che le realtà più piccole hanno una capacità di reazione alle proposte ed alla loro messa in pratica totalmente differente: i processi di decisione e attuazione sono, infatti, molto più rapidi" dichiara il nuovo primario.
Inoltre, la vicinanza della popolazione all'ospedale di riferimento fa sì che si abbia sempre una spinta a migliorarsi ed a soddisfare la domanda che arriva da chi ha bisogno. Quali, quindi, le priorità della nuova organizzazione? "Sicuramente una priorità assoluta è quella di costruire un pronto soccorso in grado di gestire ogni urgenza al meglio e con personale qualificato. La formazione deve essere al primo posto" racconta il dottor Bordonali. I medici d'urgenza, infatti, sono rari da trovare, e di conseguenza, è necessario cercare ed investire "in giovani medici che abbiano voglia di imparare questa professione così difficile ma altrettanto appagante".
Il percorso di formazione coinvolge anche tutto il personale infermieristico. L'adeguamento delle figure che lavorano e collaborano con il pronto soccorso è necessario per assicurare un servizio competente e professionale al paziente. Avere personale formato e qualificato, però, non basta. Il dottor Bordonali spiega: "Contemporaneamente la struttura deve evolversi verso una concezione più innovativa creando spazi per la gestione dei pazienti, che possano garantire un corretto approccio in pronto soccorso anche prolungando la permanenza ma evitando loro un ricovero improprio".
Il dottor Bordonali sottolinea un'altra priorità: "creare, come da linee guida nazionali e regionali, un reparto di medicina d'urgenza". Il progetto prevede appunto l'istituzione di un nuovo reparto che dipenda da pronto soccorso e che abbia la capacità di farsi carico, in collaborazione con i vari specialisti, di tutte le acuzie e che consenta parallelamente un turn-over elevato verso i reparti di degenza o verso il domicilio. "Ci sono anche tanti punti di forza, come i percorsi per le acuzie cardiologiche, chirurgiche e traumatologiche, che devono essere consolidati e migliorati annullando o riducendo di molto i tempi morti e consentendo un trattamento rapido a tutti coloro che arrivino in Pronto Soccorso con patologie tempo dipendenti" continua il primario.
A breve termine, il nuovo primario vorrebbe costruire un organico medico ed infermieristico completo che collabori nel miglior modo possibile; a questo obiettivo aggiunge la creazione di una vera area OBI (Osservazione Breve Intensiva). "Vorrei cominciare ad avere una miglior gestione di alcune tipologie di pazienti che possono essere curati in pronto soccorso senza intasare, in modo improprio i reparti".
A lungo termine, invece, due grossi progetti: realizzare un'unità di degenza legata al Pronto Soccorso e l'ingresso della scuola di specialità in medicina d'urgenza dell'Università di Milano.