Suello: a giudizio per una rissa fuori dal pub, 21enne è assolto

Assolto per non aver commesso il fatto. Si è chiuso così, nella mattinata odierna, il processo intentato nei confronti di Claudio B., un 21enne finito a processo per una supposta rapina patita nell'estate del 2020 da un coetaneo all'esterno del "Cielo e Terra" di Suello.

Nella versione del denunciante - assolutamente non lineare e non priva di contraddizioni, come evidenziato nella propria arringa dall'avvocato Elena Ammannato, difensore dell'imputato - quella notte, all'uscita dal locale sarebbe stato accerchiato da una quindicina di ragazzi, venendosi poi sfilare il portafogli da Claudio B., a lui noto avendo frequentato lo stesso Istituto ai tempi delle superiori. Sconosciuti gli altri, incluso il soggetto che, con il 21enne, lo avrebbe anche percosso, apparentemente senza una ragione. Del tutto ignari dell'accaduto gli amici del giovane a giudizio, portati in Aula nel corso dell'istruttoria, chiusasi questa mattina con l'esame dell'imputato che ha ricordato un "trascorso" risalente agli anni del Liceo relativo al querelante che, preceduto dalla fama di essere un attaccabrighe, gli avrebbe sferrato un pugno, episodio comunque mai denunciato seguendo il consiglio di lasciar perdere. A chiedere l'assoluzione dell'unico giovanotto finito a processo anche la rappresentante della pubblica accusa.
"L'unico testimone oculare che abbiamo sentito non ha visto l'imputato partecipare alla rapina" ha sostenuto al cospetto del collegio giudicante il PM Chiara Di Francesco, concludendo dunque per sollevare il 21enne da ogni addebito. E così è stato.
A.M.
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