Casatenovo dedica l'archivio comunale alla memoria del prof.Sandro Pirovano

Lo sguardo proiettato verso il futuro, senza mai dimenticare chi siamo e il nostro passato. E' stato questo l'invito rivolto a più riprese stamani in occasione della cerimonia che ha sancito l'intitolazione dell'archivio comunale di Casatenovo alla memoria di Sandro Pirovano. Docente ma soprattutto storico e appassionato della sua Brianza: una figura a dir poco significativa che la comunità ha voluto omaggiare, ricordando quando la luce del seminterrato del municipio restava accesa per ore: significava che il professore era lì, intento a studiare e a catalogare i documenti che anche oggi raccontano la storia del paese.

La scopertura della targa posta in prossimità dell'archivio comunale in ricordo del professor Pirovano

Nel dare il benvenuto ai presenti, nella sala civica intitolata al compianto sindaco Giovanni Maldini, l'attuale primo cittadino Filippo Galbiati ha definito Sandro Pirovano una figura ''capace di completare il senso della memoria'' che ha ''lavorato alla cura del nostro archivio e alla conservazione della storia del nostro paese''. Una persona di cultura, spesso in municipio chino sui tavolini, intento a raccogliere informazioni e ad individuare fra le pieghe di quei fogli talvolta un poco ingialliti, qualche curiosità che gli consentisse di confermare un fatto storico o addirittura di scoprirlo. ''Aveva grande cura per le date e per le parole, quella che oggi forse abbiamo un po' perso'' ha aggiunto Galbiati che nell'evidenziare quanto sia importante guardare dritti al futuro, verso nuovi orizzonti, ha altresì ribadito il valore della memoria storica, di cui non si può fare a meno.

Il sindaco Filippo Galbiati e il consigliere Enrica Baio

Del resto, come ha ricordato il consigliere con delega alla cultura Enrica Baio, un archivio non è soltanto un insieme di carta polverosa da scartabellare, ma rappresenta l'identità di un territorio e una modalità per custodirla. E così si può dire che Sandro Pirovano ha consegnato ai casatesi un pezzo della loro storia.

Laura Caspani (a sinistra) e Ilaria Sironi di Brig

Prima di lasciare la parola ai referenti della cooperativa CAeB che sull'archivio di Casatenovo hanno lavorato intensamente in questi ultimi mesi, recuperando e rendendo fruibili molti dei lavori del professor Pirovano, sono state Ilaria Sironi e Laura Caspani di Brig a spendere qualche parola ricordando una figura che per appassionate di storia locale come loro, può essere considerata una sorta di ''pietra miliare''.

Da sinistra Guido Pirovano, il luogotenente Christian Cucciniello, il parroco don Antonio Bonacina e l'ex sindaco Pino Corbetta

Gabriele Locatelli e Giusy Galatà di CAeB

''Per noi è stato fin da subito un sostegno e un riferimento, capace di incoraggiarci. Un grande esempio che ha saputo raccontare un pezzetto di storia rendendolo universale'' ha detto Sironi, mentre la collega Caspani ha ricordato il legame di Pirovano con il fondo Greppi; fu proprio il docente a mettere in contatto i vertici del Consorzio con l'imprenditore Walter Fontana che all'epoca ne deteneva la proprietà.

Lucia Ronchetti (Soprintendenza) e il professor Luigi Capraro

L'omaggio floreale consegnato alla signora Anna, vedova del professor Pirovano

Il lavoro sull'archivio di Casatenovo è stato invece definito eccezionale e attualissimo da Gabriele Locatelli di CAeB che ha potuto apprezzare quanto svolto ormai decenni fa dal compianto professore. L'intervento di recupero ha consentito fra l'altro di produrre degli strumenti cartacei tutt'oggi in fase di redazione e che potranno essere apprezzati dalla popolazione e dagli appassionati. Se la collega Giusy Galatà ha approfondito in breve la storia dello stemma e del gonfalone, legati a doppio filo alla famiglia Casati, il professor Luigi Capraro - docente presso la scuola media Agnesi e vicino alla Pro loco - ha invece proposto ai presenti alcune interessanti curiosità emerse dallo studio dell'archivio e legate al mondo dell'istruzione a Casatenovo.

Il momento della benedizione affidato a don Antonio

La carrellata di interventi da parte degli ospiti intervenuti alla mattinata, si è chiusa con le parole di Lucia Ronchetti, delegata della Soprintendenza. ''Spesso l'archivio viene sentito dalle amministrazioni pubbliche come qualcosa di poco significativo: dargli il giusto valore invece, è molto importante. Mi complimento con il lavoro svolto anni fa da Sandro Pirovano e il fatto che la cooperativa CAeB ne abbia riconosciuto il valore e lo spessore è un ottimo segnale. Del resto la storia la si fa anche grazie ai documenti''.
L'ex sindaco Antonio Colombo in nome anche del predecessore Pino Corbetta ha ricordato gli anni trascorsi in comune al fianco del professore, ''presenza attenta, discreta ma importante, che ci ha insegnato il valore di custodire la memoria storica''.

Un tributo che ha reso fiera ed orgogliosa la famiglia del professor Pirovano, su tutti la moglie Anna presente alla cerimonia insieme ai figli e ai nipoti, compagna di vita dello storico spentosi nel 2021 a 79 anni. ''Siamo onorati e riconoscenti: papà ci raccontava spesso che era un lavoro faticoso, ma grande era il suo senso del dovere. Tutto questo affetto lo riceviamo con piacevole stupore'' ha detto il figlio Guido - già assessore proprio nella giunta del sindaco Galbiati - ricordando le tante giornate trascorse dal genitore nel seminterrato del municipio, a sistemare l'archivio. Un'opera di cui è stato testimone a più riprese, chiamato ad affiancarlo talvolta nei cosiddetti lavori di ''manovalanza''.

L'omaggio da parte del vicesindaco Marta Comi e del consigliere Enrica Baio alla dottoressa Ronchetti

L'ex sindaco Antonio Colombo

E a questo proposito non sono mancati aneddoti che hanno fatto spuntare un sorriso nostalgico a molti dei presenti alla mattinata odierna. ''L'archivio per noi era uno di famiglia, tanto ha caratterizzato il suo studio per anni. Grazie a tutti per aver dato lustro al suo lavoro'' ha concluso Guido Pirovano, visibilmente emozionato.

Il professor Sandro Pirovano

La scopertura e la benedizione della targa apposta all'esterno del palazzo municipale, in prossimità delle scale che conducono all'archivio, ha chiuso la bella cerimonia, fra i molteplici ringraziamenti pronunciati dal sindaco Galbiati rivolti ai suoi colleghi di giunta, alla responsabile dell'ufficio affari generali Roberta Cesana, agli alpini, alle forze dell'ordine, ai volontari delle associazioni coinvolte, ai colleghi sindaci intervenuti e al parroco don Antonio Bonacina che ha impartito la benedizione finale.
G. C.
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