Da Campofiorenzo ripartono le assemblee di frazione con Comune e Consulta

A distanza di un anno dall'ultima edizione, hanno preso il via giovedì 6 ottobre le assemblee promossa dalla consulta per la valorizzazione dei rioni e delle frazioni, l'organo comunale che si occupa di portare miglioramenti e accogliere consigli e suggerimenti sul territorio di Casatenovo e, nello specifico, delle sue frazioni.

Francesco Sironi, presidente della consulta per la valorizzazione dei rioni e delle frazioni

Prima riunione del ciclo previsto lungo tutto il mese di ottobre, a cadenza settimanale di giovedì, è stata quella dedicata a Campofiorenzo, alla presenza degli abitanti della frazione riunitisi nella saletta dell'oratorio: dalle 21 alle 23 circa, numerosi sono stati i temi di riflessione e gli stimoli forniti da parte dei cittadini, particolarmente coinvolti nella cura e nel mantenimento del loro territorio.

L'assessore Daniele Viganò (a sinistra) e il sindaco Filippo Galbiati

A spiegare nel dettaglio la natura e l'obiettivo della consulta è stato Francesco Sironi, suo presidente, grazie a una breve introduzione che ha dato via all'incontro. Si tratta, più accuratamente, di un organo costituito da cittadini e consiglieri di maggioranza e di opposizione: il ruolo della consulta è infatti quello di occuparsi concretamente del territorio di Casatenovo e di pensare, con uno sguardo particolare, a quelli che sono i rioni e le frazioni del nostro territorio, ampio e formato da sezioni ognuna delle quali ha le proprie particolarità, i propri punti di forza e le proprie criticità.
Alla riunione, la prima di cinque distribuite sul periodo di un mese, ognuna concentrata su una frazione, hanno partecipato il sindaco Filippo Galbiati e i consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza e, naturalmente, gli abitanti di Campofiorenzo, con l'importante compito di far emergere suggerimenti, ma anche dubbi e confronti, sull'operato dell'amministrazione.

A entrare nel vivo dell'assemblea (divisa, come di consueto, in una prima parte riguardante tutto il comune e in una seconda che invece si addentra più nello specifico della frazione interessata), tuttavia, è stato Galbiati, che ha optato prima per una premessa generale, volta a sottolineare come, da parte dell'amministrazione, ci siano da un lato la volontà di mantenere attiva la realizzazione di opere e servizi senza dover rinunciare a nulla, ma dall'altro la necessità di doversi comunque confrontare con l'aumento dei costi delle materie prime a causa della recente situazione economica, tenendo presente gli aiuti economici forniti da parte della provincia, della regione o dallo Stato stesso.

Questo discorso si applica a diverse idee che l'amministrazione sta cercando di portare avanti: la ciclopedonale di via Petrarca, progetto studio di fattibilità inserito nel programma di collegamenti ciclopedonali da Casatenovo verso l'esterno e i comuni limitrofi, che dovrebbe collegare la frazione di Valaperta a Usmate, è uno degli esempi più evidenti. Ma l'impatto maggiore di questa situazione si riflette sulla nuova scuola media, il cui cantiere si trova proprio davanti a quella vecchia, in centro a Casatenovo: secondo le parole del sndaco Galbiati, infatti, le risorse per la sua realizzazione, a dire la verità, ci sono, ma portare avanti i lavori, in un clima di poca stabilità e altro, pare un'impresa di una certa difficoltà.

Altro argomento della prima parte di riunione è stato il centro di Casatenovo. Il problema, qui, è la presenza delle ex aree industriali Vismara e Vister, in attesa di essere abbattute e riqualificate secondo quanto previsto dall'accordo di programma vigente. A mancare (sempre citando le parole del primo cittadino) non è la volontà dell'amministrazione, bensì la risposta da parte del privato stesso.

"Stiamo facendo diverse riunioni, anche nelle scorse settimane, con i capigruppo di maggioranza e minoranza, per cercare di portare finalmente a chiusura l'accordo di programma. Vismara e Ferrarini, tuttavia, sono gravemente inadempienti. Le norme regionali ci consentono di chiudere con l'accordo di programma che ci faceva dipendere da regione e provincia salvaguardando la nuova fabbrica, che sta andando avanti fortunatamente nel suo percorso di concordato preventivo con il tribunale di Reggio Emilia, e di svincolare la parte urbanistica da questo strumento che per noi ormai è vecchio" ha detto Galbiati. "Regione e Provincia sono di nuovo con noi, stiamo coinvolgendo le proprietà, per cui noi vogliamo così chiudere l'accordo di programma con le società, riconoscendo loro che non hanno fatto quello che sulla carta avrebbero dovuto fare, e riportare la pianificazione del centro all'autonomia decisionale del Comune, quindi può anche darsi che confermare tutta quella volumetria che era stata pensata addirittura nel 2003/2004 non sia più utile, ma che si debba andare verso una riduzione".

A seguire nell'esposizione della consulta, la presentazione del centro sportivo. In questo caso, sono state attivate diverse collaborazioni, che interessano società sportive e la commissione ambiente e territorio, ed è stato definito un progetto, che verrà consegnato settimana prossima per poi andare a gara, di una prima fase che richiede circa 1.200.000 euro: questa prima fase riguarderà la riqualificazione di tutta la parte di calcetto e tennis e la realizzazione di nuove strutture - in particolare spogliatoi, che serviranno alle centinaia di ragazzi di Casatesport e della Casatese che attualmente convogliano tutti nei medesimi - e il rifacimento dell'impianto di riscaldamento (parte a cui andranno 90.000 euro).

Altro punto importante del programma della consulta, questa volta portato completamente a termine (e inaugurato nel mese di giugno di quest'anno), è quello che riguarda Villa Facchi, ora più "Smart & Young" grazie alla riqualificazione pensata dai consiglieri giovani. "Con Villa Facchi ormai abbiamo concluso, stanno arrivando in questi giorni gli ultimi arredi, e se abbiamo fatto fatica è stato non tanto per i soldi da investire, quanto per la sovrintendenza. Questo è il luogo che noi vogliamo dedicare alle politiche giovanili: ci sarà internet dove ci deve essere, lo pensiamo come sala civica e luogo per riunioni serali ma soprattutto come luogo da mettere a disposizione per i giovani, che oggi lavorano e studiano a distanza. Vogliamo che sia un luogo di fruizione spontanea, senza però escludere la possibilità di collaborare con associazioni che ci permettono di alimentare questa fruizione" ha detto ancora il sindaco. "Durante la pandemia abbiamo lavorato molto con i ragazzi: noi pensiamo che negli ultimi 20 anni abbiamo dato molto alla terza età, grazie a investimenti importanti in percorsi che poi sono andati avanti autonomamente, come Villa Farina; ora, vorremmo molto ricreare qualcosa del genere dando una spinta sui più giovani, in modo che questo luogo possa essere da loro riconosciuto come proprio e possa, nel tempo, camminare autonomamente".

Ultimo punto della parte di riunione dal carattere più generale è stata l'esposizione della spesa totale sociale, ovvero i fondi investiti dai servizi sociali per i cittadini di Casatenovo, in particolare per quanto riguarda l'educativa scolastica e il servizio di assistenza domiciliare, illustrati al pubblico dall'assessore Gaetano Caldirola. "Come potete vedere abbiamo un picco nel 2020 perché le risorse arrivate dallo Stato sono state particolarmente importanti. Quello che voglio sottolineare è che siamo in un contesto altamente volatile e ne siamo consapevoli: quando anni fa pensavamo al termine della pandemia, pensavamo che allora avremmo ripreso a ragionare in modo ordinario, ma la realtà dei fatti è che la normalità non esiste più, e dobbiamo essere pronti a qualsiasi evenienza".

L'assessore Gaetano Caldirola

Entrando più nel dettaglio, per quanto riguarda l'educativa scolastica, l'argomento sono gli studenti che richiedono una figura educativa nelle scuole: troviamo, come ci aspetteremmo, un graduale aumento della spesa, a eccezione del 2020, anno in cui le scuole erano chiuse. "Si tratta di un servizio molto delicato, vorremmo far ottenere risultati migliori agli studenti e offrire un servizio più gestibile per la comunità, e come sempre ci avvarremo della collaborazione con ReteSalute e l'interno della scuola" ha commentato a riguardo Caldirola. La seconda area di interesse, invece, è il servizio di assistenza domiciliare: Casatenovo è, secondo le parole dell'assessore, il comune della zona che ha mantenuto il costo del S.A.D., l'Assistenza Domiciliare Anziani, estremamente più basso rispetto agli altri, per permettere alle persone di vivere il più possibile all'interno del proprio domicilio. "Stiamo lavorando, anche in questo caso, per migliorare sempre di più" ha concluso Caldirola.

C'è infine un ultimo aspetto che riguarda la cura della società ed è quello dei servizi innovativi come sport inclusivi e politiche giovanili. Ad esporre questo tema è stato Francesco Sironi, presidente della commissione disabilità del Comune di Casatenovo. "Il covid ci ha messo di fronte alla solitudine dei giovani e alla necessità di trovare un luogo come Villa Facchi, oltre che alle problematiche che riguardano alcuni giovani ma anche alle proposte complementari che i giovani possono ricevere nell'avere una casa focalizzata a questi servizi. Oltre a questo, poi, con questo tipo di servizi innovativi Casatenovo ha fatto un passo molto importante" ha detto il consigliere. "Gli sport inclusivi a cui abbiamo pensato hanno come concetto di base il fatto di essere rivolti non solo a persone con disabilità, bensì è indicato per chi possiede qualunque tipo di abilità. In commissione disabilità, organo composto da tutte le forze politiche del territorio e dalle associazioni sportive di Casatenovo, ha portato due proposte, una grazie alla collaborazione con G.S.O. San Giorgio, e una presa in carico da Casatesport: la prima consiste in attività multisportive, mentre la seconda è il baskin, sport rivolto a tutti perché l'inclusività non vuole essere una forma di assistenza a una specifica categoria, ma vuole essere qualcosa a tutto tondo. Chi partecipa, a prescindere dalle (dis)abilità, trova il modo di fare attività sportiva insieme agli altri, quindi permette a tutti di prendere parte ad attività che non sono positive solo sul piano fisico ma anche su quello sociale" ha concluso.

Una volta terminati gli argomenti di interesse generale, la consulta si è focalizzata sugli ambiti che riguardano la frazione di Campofiorenzo. Poiché si trattava di tematiche prevalentemente inerenti a lavori pubblici, a tenere il discorso è stato Daniele Viganò, assessore della sezione del Comune di Casatenovo. Il primo punto, diviso in una prima e una seconda fase, interessa gli asfalti, per le modifiche dei quali sono state messe a disposizione risorse per circa 260.000 euro, 60.000 derivanti da contributi ministeriali e 200.000 dalle risorse di bilancio. Il primo dei due interventi, per i quali sono stati impiegati a testa 130.000 euro, è già stato effettuato e necessita solo di essere ultimato, ha interessato via Cavour, via Roma e tutta via Somaglia. Tutta la seconda fase, invece, interesserà per alcuni tratti via don Gnocchi, Crotta, via Roma, Mascagni, l'interno della scuola del cortile di Grassi e, per quanto riguarda Campofiorenzo, un tratto di via De Gasperi. Il 12 ottobre terminerà la gara per l'assegnazione dei lavori, poi si potrà partire con la realizzazione, questa volta operando di notte per evitare disagi e disservizi avvenuti invece nella prima fase.

L'assessore Daniele Viganò

Il secondo punto esplicato dall'assessore è stato quello che ha interessato l'attraversamento pedonale in San Mauro. "Si tratta di uno dei dodici punti presenti in una relazione sulla viabilità che abbiamo commissionato allo studio Meroni di Ingegneria Integrata di Barzanò, e naturalmente è volto a migliorare la sicurezza stradale" ha spiegato Viganò. "Abbiamo pensato di realizzare un'isola salvapedoni centrale alla carreggiata e di dotarla di cartello luminoso bifacciale, in modo che sia ben visibile. Vorremmo, poi, aggiungere quattro colonnine luminose con sensori che intercettano il pedone nel momento del passaggio pedonale e si illuminano, rendendo l'attraversamento più visibile e di conseguenza più sicuro. Anche via don Gnocchi, via Monteregio, via Parini, via San Giacomo, l'intersezione con via Prealpi, via Buttafava, San Biagio, via Dante, via Foscolo e via Volta subiranno dei cambiamenti.

Ma l'obiettivo più di prospettiva per Campofiorenzo è sicuramente la trasformazione dell'area parrocchiale. Si tratta di un accordo a tre fra Comune, lottizzante e parrocchia, giunto ormai agli sgoccioli. Al privato verrà infatti concesso di costruire in un contesto residenziale in via Lodosa; in cambio è prevista l'acquisizione dell'area di via De Gasperi dall'attuale proprietario, cioè la parrocchia di Campofiorenzo. Tale area sarà in seguito ceduta al Comune che ''potrà progettare quello che è necessario'' come ha precisato il sindaco Galbiati. ''Per quanto mi riguarda, credo che quella zona abbia una grande attrazione ai servizi pubblici, ma anche di una fruibilità un po' spontanea, fatta di spazi aperti di ritrovo fra le persone, che per le caratteristiche dei paesi della Brianza mancano un po' ha detto Galbiati in merito. "La Brianza non è fatta di piazze, ma c'è bisogno anche di loro: l'esperienza di Rogoredo è stata analoga, con le stesse dinamiche e idee, e anche se stavolta il percorso sarà un po' più lungo, stiamo andando nella stessa direzione". A questo si è aggiunta un'esortazione da parte del vicesindaco Marta Comi a pensare a quale potrebbe effettivamente essere un suggerimento utile all'utilizzo di quell'area.

A occuparsi della riapertura centro anziani è stato Francesco Sironi, che ha sottolineato la volontà di non doverlo chiudere di nuovo come l'anno scorso e di proseguire con l'apertura bisettimanale, e dell'ex depuratore Marta Picchi, assessore all'ecologia. "Il progetto è stato inserito nell'ambito di rigenerazione del territorio (anziché consumazione di terreno vergine) come previsto dal PGT, ma questa volta si è presentata un'opportunità importante per Campofiorenzo: siamo stati coinvolti in un progetto sovracomunale - che coinvolge Casatenovo, Arcore e Camparada - che riguarda dei lavori sul reticolo idrico Molgorana, e il torrente ormai è secco, ma quando ci sono le cosiddette bombe d'acqua a Campofiorenzo ci sono fenomeni di dissesto idrogeologico, ad Arcore invece, a causa delle tubature sottodimensionate, rischiano di finire sott'acqua, e una delle cause è proprio il nostro fiume" ha commentato l'assessore.

L'assessore Marta Picchi

"Brianza Acque dà modo di ricevere acqua gratuitamente, e abbiamo scelto di creare, proprio in quella zona, un vaso artificiale ad allagamento controllato: speriamo di portare a casa una riqualificazione ambientale e naturale che sia anche luogo di fruizione, e per questo abbiamo coinvolto anche la Regione che poi metterà a disposizione molti fondi - si parla, in totale, di 4.000.000 di euro".

Ultimo argomento trattato, sempre d'interesse generale, è stato proprio quello del PGT, il Piano di Governo del Territorio, che dal 2019 prevede di procedere per riqualificazione e rigenerazione, scartando la possibilità di edificare su un terreno ancora vergine. Non è mancata infine la sezione di serata dedicata all'ascolto e al confronto, che ha dimostrato grande partecipazione e interesse da parte di numerosi partecipanti.
Giulia Guddemi
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