Bosisio: è bagarre sul piano del diritto allo studio. Durissime le due minoranze

Toni accesi nel dibattito sul piano del diritto allo studio, la cui approvazione in consiglio comunale a Bosisio ha fatto scatenare gli animi dei consiglieri, con scontri a tratti molto duri. L'assessore alla partita Corrado Galbusera ha presentato il documento che comprende il servizio refezione scolastica (10.000 euro), le agevolazioni e il servizio ristorazione, il servizio di mobilità solidale per le utenze scolastiche (car pooling per 11.440 euro e piedibus portato avanti da volontari), il contributo per la riduzione del buono mensa (2.500 euro), il buono scuola comunale per le famiglie con figli fino a 16 anni (rivisto per inflazione), il sostegno alle attività didattiche per la scuola (18.000 euro), il servizio pre e post scuola, 2.000 euro per la scuola speciale alla Nostra Famiglia, 5.000 euro per i prodotti per la pulizia degli istituti, 5.400 euro per le borse studio. Sono stati poi stanziati 6.400 euro per la fornitura di libri alla scuola elementare e sono stati acquistati 80 banchi e 46 sedie e portati a termine i lavori richiesti dalla dirigente scolastica.

Critica sul piano la consigliera di Bosisio Viva Marta Brambilla, che ha chiesto chiarimenti sull'aumento dei costi del servizio car-pooling (passati da 7.000 euro nel 2021 a 11.000 euro nel 2022): "Questo piano va nel solco dello scorso anno. Le risorse stanziate l'anno scorso erano molto maggiori, con la differenza più grande data dallo scuolabus: avevamo votato contro per la scelta di portare avanti l'iniziativa del car pooling in sostituzione dello scuolabus. Per noi rimane un palliativo, non la soluzione ideale e per questo siamo ancora contrari". La consigliera si è soffermata sui costi di pre e post scuola e sullo stato in cui versa la scuola (spazi promiscui, pannelli fonoassorbenti e cura del verde). Apprezzate invece le borse studio, il sostegno alle attività didattiche, la fornitura di libri di testo, il sostengo alle famiglie e il servizio piedibus, frequentato da 64 alunni, circa il 30% degli studenti alla primaria.

I consiglieri di opposizione

Ha esordito con una battuta il sindaco Andrea Colombo: "Piuttosto che dire votiamo contro, provate a dire votiamo a favore ma non condividiamo". Sugli spazi promiscui, ha confermato di essere stato informato dalla dottoressa Moro della questione e di aver registrato solo episodi occasionali. Quanto ai pannelli alla primaria ha detto di essere in attesa dell'intervento del tecnico che misura i decibel per poter collocare i pannelli fonosassorbenti, al posto di quelli attuali che non svolgono la loro funzione.
In merito al car-pooling sono 11 i ragazzi di Bosisio che lo utilizzano e 16 erano quelli interessati allo scuolabus. "Tanti studenti vengono da fuori paese, e dico per fortuna, visto che, come avete sottolineato, Bosisio non sarebbe altrimenti all'altezza di avere l'autonomia scolastica a meno che ci si metta tutti a fare figli - ha replicato secco l'assessore Galbusera - Sullo scuolabus, la scelta politica è stata fatta e quest'amministrazione non lo metterà. Ci sarà modo, per chi verrà dopo di noi, di ripristinarlo. Preferiamo investire in un trasporto diverso. I costi lievitati per la gestione, attrezzare gli equipaggi e gestirli".

Sul pre e post scuola, i cui costi in passato erano interamente a carico del comune, l'amministrazione ha deciso di far pagare una quota: "È un servizio che deve servire a chi lavora e in questo modo non avremmo avuto la domanda di più famiglie sovraccaricando la struttura scolastica. Siamo a circa 1 euro al giorno chiesti alle famiglie e siamo quasi al limite con le domande".

La maggioranza

Duro anche il capogruppo di Bosisio Viva, Giacomo Gilardi, che ha invitato l'assessore a rimettere le deleghe: "Si descrive spesso una situazione idilliaca, ma ogni anno è la riproposizione di quello precedente. Mi sembra di vedere tanta burocrazia e stanziamento di soldi, ma ho la percezione che voi siete totalmente assenti nel rapporto con le istituzioni scolastiche e l'assessore non è mai presente a scuola. Ci sono problemi grossi, assumetevi le responsabilità. Si prendono dei soldi a ricoprire le cariche: abbiate rispetto per quello che fate".
Questa critica ha fatto scattare l'intervento del vicesindaco Andrea Galli: "Sento dire che non abbiamo fatto niente, che siamo assenti e nelle mani del responsabile di funzione. Lo ritengo offensivo da un punto di vista della persona. Giacomo non sa il lavoro che c'è dietro perché è sempre stato dall'altra parte. Il nostro è un piano apolitico, con la scelta di togliere lo scuolabus, ma sono state inseriti un piano di inglese e altre attività secondo l'esigenza del plesso". Galbusera ha esordito con ironia: "Non mi vedi a scuola perché non ti chiamo mai: la prossima volta lo farò" ha detto, prima di aggiungere che "l'assessore deve essere al fianco della dirigente e dare delle risposte, non sostituirsi alla sua presenza. Finché il sindaco non mi rimette la delega, non presento le dimissioni".

La contrarietà al piano è giunta anche dall'altro gruppo di opposizione. "Ci sono alcune iniziative che ci vedono favorevoli come le borse di studio, ma il piano ricalca quello scorso anno, che ha visto una riduzione secca del 30% delle risorse, con un piano di 77.000 euro - ha detto il capogruppo di Bosisio nel cuore, Paolo Gilardi - È stata riconfermata la scelta di non dare il servizio scuolabus: questo sta penalizzando alcune famiglie e vogliamo sapere quanti utenti di Bosisio partecipano al car pooling. Sappiamo che andiamo verso il calo delle nascite e la riduzione dei numeri della scuola, ma il nostro istituto per mantenere l'autonomia ha bisogno di 600 unità. Oggi li raggiungiamo grazie a La Nostra Famiglia e alla scuola di Cesana. Da Cesana vengono alle medie con lo scuolabus messo dal comune di Cesana e, se verrà fatta la stessa scelta, tanti non verranno qui perché sarà comodo usare i mezzi pubblici e raggiungere gli istituti di Pusiano o Civate. Questo mette a rischio l'indipendenza dell'istituto. È giusto avviare riflessione per evitare che Bosisio perda questo servizio".
Il consigliere ha poi sollevato una contestazione sul metodo che ha innescato lo scontro: "È stato convocato il consiglio e poi la commissione, prevista per la settimana prossima. É stato stravolto l'iter: non possiamo accettarlo e lo denunciamo".

Il presidente del consiglio comunale, che preside anche la commissione scuola, ha ribattuto: "Questo rimane clamorosamente smentito nei fatti. L'11 giugno ho convocato la commissione scuola per il 26 giugno, quattro mesi prima di questa seduta consiliare. L'ho convocato con l'ordine del giorno con le proposte per il nuovo piano del diritto allo studio: la commissione si è ritrovata e abbiamo esaminato le proposte: a verbale risulta che si è parlato di corsi di nuoto, kayak, educazione stradale e week end con i genitori per i bambini. In quella sede la commissione mi ha dato indicazioni precise di ritrovarsi il 17 ottobre alle 18.30. L'ho convocata su queste date. Parlare di metodi scandalosi, mi sembra francamente ingeneroso. Non pretendo le scuse perché non mi servono però inviterei tutti davvero ad abbassare i toni perché la scuola dovrebbe garantire unità ed evitare strumentalizzazioni brutte. Quanto detto da Paolo, va a sconfessare quanto sento spesso dire, ovvero di convocare le commissioni: quando si convocano, però vengono disertate".

Se Gilardi ha domandato per quale motivo non è stato chiesto ai rappresentanti di convocarlo prima del consiglio, Borgonovo ha liquidato la questione come "un tentativo, davanti ai fatti, di arrampicarsi sui vetri ma stai rovinando in maniera scivolosa". Il sindaco Andrea Colombo ha aggiunto: "Non capisco come una questione di forma sia diventata di sostanza. Le commissioni hanno un ruolo, il consiglio un altro. Mai vi è stato vietato di dire la vostra. Continuiamo a discutere delle stesse cose, mascherandole per altre".
M.Mau.
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