Bosisio: caro bollette, sindaco risponde all'interpellanza

Il caro bollette e le comunità energetiche entrano nel dibattito del consiglio comunale a Bosisio Parini. A sollevare la questione è stato il gruppo di minoranza Bosisio nel cuore che ha presentato un'interpellanza sul tema dell'aumento del costo dell'energia elettrica e del gas, dovuto alla difficoltà di approvvigionamento della materia prima. "Le bollette per le utenze domestiche a carico delle famiglie saranno raddoppiate o triplicate, con conseguente difficoltà per le famiglie a sopperire a tali costi - ha spiegato il capogruppo Paolo Gilardi - I comuni saranno doppiamente coinvolti da questi aumenti: sia da un punto di vista sociale e di sostegno alle famiglie in difficoltà, sia per l'aumento diretto dei costi di gestione e riscaldamento degli edifici pubblici, scuole comprese". Tre gli interrogativi che il consigliere ha rivolto alla maggioranza: "Sono stati quantificati economicamente gli aumenti che il comune di Bosisio si troverà ad affrontare nei prossimi mesi? In particolare per l'energia elettrica ed il gas per il riscaldamento di edifici comunali, scuole, casa Carpani, palestra e l'energia elettrica per la pubblica illuminazione. Ad oggi, a quanto ammontano? Quali iniziative l'amministrazione comunale ha intrapreso per fronteggiare questa situazione? Come si intende procedere rispetto alla creazione di una comunità energetica di cui si è parlato anche in conferenza dei sindaci nei giorni scorsi?".



Prima di rispondere ai quesiti, il sindaco Andrea Colombo ha invitato a una maggiore precisione nella formulazione delle domande: "Al di là del primo quesito, che è piuttosto circoscritto e quindi consente un'adeguata risposta, rilevo che gli altri due sono davvero molto vaghi, ed aggiungo piuttosto "di pancia" più che ragionati ed approfonditi. Così facendo non si consente all'interpellato di fornire delle adeguate risposte, perché le domande sono talmente generiche da non riuscire ad individuare il tema preciso o anche solo la cosa richiesta".
Sui costi, il primo cittadino ha informato di tenerli sotto controllo dalla primavera: il costo dell'illuminazione pubblica nel 2021 è stato di 96.000 euro, a settembre 2022 di 91.000 euro e proiezioni a dicembre ammontano a 150.000 euro. Per la luce degli immobili comunali è previsto un netto raddoppio: 50.100 euro nel 2021, 49.000 euro a settembre 2022 con previsione di 100.000 euro a fine anno. Alle stelle invece i costi del gas, che sono quasi quadruplicati: se nel 2021 il comune ha speso 69.000 euro, a settembre 2022 ha già avuto un esborso di 125.000 euro, che a fine anno dovrebbero raggiungere 270.000 euro.
"Per quanto riguarda le iniziative che l'amministrazione comunale ha intrapreso per fronteggiare questa situazione, non riesco a comprendere se si tratta di sapere come pagheremo le bollette, o se vi siano altre iniziative per conseguire un risparmio" ha ribattuto il sindaco. Sono stati infatti stanziati 150.000 euro del fondo Covid per coprire il pagamento delle bollette di luce e gas. Quanto invece alle iniziative per comprimere i costi, il sindaco ha informato che, già in passato, nella programmazione delle opere è stato intrapreso, già in passato, un percorso volto all'efficientamento energetico: si prendano ad esempio la sostituzione dei serramenti alla scuola media in fase di ultimazione, alla scuola dell'infanzia e dell'ex asilo prospiciente al comune (opere affidate a settembre), sono state acquistate, per 10.000 euro, termovalvole per gli appartamenti gestiti dal comune, per l'ex asilo e per il palazzo comunale. "Abbiamo poi deciso di razionalizzare le strutture chiudendole se non utilizzate, e concentrandone l'utilizzo in determinati giorni per ottimizzare i consumi - ha precisato - Sicuramente non saremo tra le amministrazioni che diranno alla scuola di uscire prima dagli edifici o di non utilizzare determinati ambienti per risparmiare energia, come ho già sentito sta accadendo in altri comuni. Riteniamo che il comportamento virtuoso vada ricercato altrove e non nell'ambito scolastico. E forse, e su questo faccio una critica al quesito che mi rivolgete, dobbiamo essere noi cittadini i virtuosi, cambiando il nostro modo di consumare, senza aspettare iniziative di altri, amministrazione inclusa. Quello che dobbiamo capire è che il risparmio è maggiore se tutti facciamo la nostra parte, spegnendo la luce nei nostri ambienti privati, e mantenendo temperature confortevoli ma non esageratamente calde". Il pensiero dell'amministrazione è quindi volto a sensibilizzare la popolazione. "Mi permetto di iniziare dal vostro gruppo: la scorsa settimana vi siete incontrati presso l'ex aula civica, di sera. Finito l'incontro siete usciti, avete chiuso e ve ne siete andati. Avete però lasciato accese le luci esterne, che sarebbero state inutilmente accese per tutta la notte se non le avessimo spente noi, che per puro caso avevamo una riunione in municipio". Fatto contestato dal consigliere Paolo Gilardi: "Le luci al nostro arrivo erano già accese e le abbiamo lasciate come le abbiamo trovate".  



Primo da sinistra Paolo Gilardi

Infine, la questione delle comunità energetiche, di cui si dibatte molto ma sulle quali, all'atto pratico, c'è ancora molta incertezza. "È un argomento complesso, in itinere, che non può essere liquidato con la semplice domanda come si intende procedere? Vorrei davvero capire cosa intendete, se sapete dell'attuale impossibilità di conoscere la percorribilità di questa strada, e delle modalità di realizzazione. Manca infatti un decreto attuato fondamentale per la messa a terra delle comunità energetiche, che dovrà stabilire i contributi a favore di chi metterà a disposizione la produzione energetica - ha specificato Colombo - È un passaggio fondamentale poiché determina l'interesse economico di chi dovrà effettuare degli investimenti sulle proprie strutture per produrre energia. La nostra intenzione è comunque quella di essere soggetto promotore delle comunità, interpellando imprese e cittadini che vorranno aderire. Ovvio che sino a quando il Governo non provvederà in tal senso, resta solamente una manifestazione di disponibilità da parte dell'amministrazione, ma nulla di concreto da sottoporre ai futuri membri della comunità".
Il consigliere Gilardi ha commentato: "L'interpellanza è strumento a disposizione per portare le domande dei cittadini. Non comprendiamo l'ironia fatta nelle risposte".
M.Mau.
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