Sulla festa della burolla a Campsirago
Buongiorno redazione di Casateonline.
Partecipo sempre alla festa della burolla che si tiene ad ottobre in quel di Campsirago e, leggendo il Vostro articolo, sono rimasta un po' perplessa e vorrei fare alcune considerazioni, in quanto, a mio parere, non avete dato il giusto senso a questa bella manifestazione.
Ho visto foto che hanno immortalato, momenti salienti: i mercatini e i musicisti, ma nessuna sulla vera protagonista: la caldarrosta.
L'associazione Sburollati, che si occupa ogni anno di organizzare l'evento, dedica tempo e risorse per fare in modo che Campsirago si animi di gioia e di divertimento: la storia di questa festa risiede proprio nel voler valorizzare il borgo e la sua bellezza. I volontari si sono prima prodigati nei preparativi, pulendo i sentieri, tagliando l'erba nel pratone...
Proprio per il rispetto che c'è per il territorio, sia le castagne che il resto della ristorazione, si è basata su prodotti a km zero. Il tutto servito in stoviglie biodegradabili e bicchieri riutilizzabili tramite cauzione (che tra l'altro ho portato a casa come ricordo).
Mi sembra pertanto corretto ringraziare queste persone, che con le loro simpatiche magliette rosse con l'ironica scritta "io do via la burolla" (che rendono il tutto ancora più folkloristico), ci hanno regalato una fantastica giornata.
Partecipo sempre alla festa della burolla che si tiene ad ottobre in quel di Campsirago e, leggendo il Vostro articolo, sono rimasta un po' perplessa e vorrei fare alcune considerazioni, in quanto, a mio parere, non avete dato il giusto senso a questa bella manifestazione.
Ho visto foto che hanno immortalato, momenti salienti: i mercatini e i musicisti, ma nessuna sulla vera protagonista: la caldarrosta.
L'associazione Sburollati, che si occupa ogni anno di organizzare l'evento, dedica tempo e risorse per fare in modo che Campsirago si animi di gioia e di divertimento: la storia di questa festa risiede proprio nel voler valorizzare il borgo e la sua bellezza. I volontari si sono prima prodigati nei preparativi, pulendo i sentieri, tagliando l'erba nel pratone...
Proprio per il rispetto che c'è per il territorio, sia le castagne che il resto della ristorazione, si è basata su prodotti a km zero. Il tutto servito in stoviglie biodegradabili e bicchieri riutilizzabili tramite cauzione (che tra l'altro ho portato a casa come ricordo).
Mi sembra pertanto corretto ringraziare queste persone, che con le loro simpatiche magliette rosse con l'ironica scritta "io do via la burolla" (che rendono il tutto ancora più folkloristico), ci hanno regalato una fantastica giornata.
Malu