Oggiono: il Bachelet presente al Fierone con uno stand il 30

L'istituto Bachelet di Oggiono
L'istituto Bachelet avrà uno stand al Fierone di Oggiono, la manifestazione sulla tradizione organizzata dalla Pro Loco con il Comune che si tiene l'ultimo fine settimana di ottobre. Un gruppo di studenti (l'adesione è su base volontaria) sarà presente domenica 30 ottobre per sensibilizzare i cittadini al risparmio energetico con cartelloni e documenti in formato digitale e video. Al mattino insieme a loro ci saranno due docenti: Paola Corti, professoressa di scienze naturali e responsabile di progetto e Federica Corti, responsabile del BacheletGram, la parte social dell'istituto. "È la prima volta in cui partecipiamo, quindi dobbiamo ancora prendere le misure - ha spiegato la docente - Ci è stato detto che avremo uno stand, forse con energia elettrica e questo ci dà alcune possibilità in più".
L'idea dell'argomento si deve al fatto che siamo continuamente interessati da informazioni su questo argomento, senza che - in alcuni casi - ci sia consapevolezza. I ragazzi hanno lavorato su vari ambiti chiedendosi cosa è possibile fare per risparmiare e se c'è un'effettiva riduzione di consumi.
"Ci hanno lavorato soltanto alcune classi perché è un'iniziativa nata in corsa e non pianificata a monte" ha precisato la docente. Ciascuna classe si è occupata di approfondire un argomento.
Tutti gli studenti della quinta liceo scientifico scienze applicate (V D) hanno partecipato, andando ad approfondire una soluzione all'interno della scuola. Dopo aver analizzato gli spazi, hanno concluso di valutare l'installazione di un pannello fotovoltaico sul tetto della palestra ed, eventualmente, sulla sommità dell'istituto. "Hanno fatto uno studio di fattibilità con le informazioni che avevano a disposizione. In base all'ipotesi di consumo di uno studente di liceo, è stato calcolato quanto consumiamo e quanto potremmo produrre con un impianto localizzato sopra la palestra. Con dati alla mano, hanno calcolato quanto costa, in quanto tempo si ammortizza la spesa e quanto si risparmia" ha riferito la docente Corti.
Altri studenti hanno lavorato sull'ipotesi del fotovoltaico sul "balcone di casa", una possibilità emersa per modalità di risparmio domestico. "I ragazzi hanno fatto uno studio di fattibilità con quello che è consentito fare senza dover spendere tempo e denaro, ovvero andare in comune per le pratiche, incaricare uno studio esterno, chiedere bonus ed è uscito poco vantaggioso: abbiamo dedotto che il gioco non vale la candela" ha aggiunto la docente. La legge consente infatti di posizionare sul balcone un pannello di 70x150 cm: in caso di altre aggiunte, si devono chiedere i permessi previsti dalla legge.
Un'altra classe si è imbattuta nella ricerca di informazioni riguardo all'estetica che il comune dà sulla definizione degli edifici. "Anche questo passaggio è emerso che, in alcuni comuni, è piuttosto complicato e non semplice come sembra" ha specificato la professoressa Corti.
Un'altra classe, la IV D, ha studiato le strategie che si possono mettere in pratica per risparmiare energia a scuola e cosa si potrebbe fare. Tra queste sono inclusi i progetti del fotovoltaico portati avanti dalle quinte. "Ciascuno in classe accende e spegne le luci, ma le luci del corridoio vengono accese dai collaboratori al mattino - ha riferito la docente - L'idea dei ragazzi è di mettere dei rilevatori di luminosità: in questo modo le luci possono spegnersi da sole quando la luce arriva alla luminosità del giorno pieno". La classe seconda del liceo sportivo ha preparato un volantino da distribuire con il decalogo su come risparmiare gas e acqua.
A questi progetti, è stato abbinato anche il lavoro fatto da alcuni ragazzi che riguarda la parte informatica: un gruppo di studenti coinvolti nel progetto di robotica, ha cercato di capire se queste proposte fossero fattibili dal punto di vista informatico e di sviluppo.
Oltre ai progetti analizzati dagli alunni che saranno presentati allo stand allestito al Fierone, ci potrebbe essere una sorpresa che non mancherà di attirare gli occhi dei passanti. Se il meteo lo consentirà, il professor Cesare Panzeri porterà il robot umanoide: il Nao, questo il suo nome, potrà quindi essere presente nel pomeriggio per dimostrazioni sulle attività per le quali è stato programmato.
M.Mau.
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