L'Antitrust blocca le variazioni unilaterali: e a Lecco?

L'Antitrust ha adottato quattro provvedimenti disciplinari nei confronti di altrettanti fornitori di luce e gas, Iren, E.ON, Iberdrola e Dolomiti Energia, confermando la illegittimità delle comunicazioni di variazione "unilaterale". I provvedimenti impongono l'invio, entro 5 giorni, di una comunicazione di revoca della precedente e una sanzione, in caso di inottemperanza, da 10.000 a 5.000.000 di euro oltre ad una sospensione dell'attività non superiore a 30 gg.

Come avevamo già scritto, le variazioni delle condizioni economiche dei contratti di fornitura luce e gas erano state sospese fino al 30 aprile 2023 dall'art. 3 del decreto aiuti bis, ma i fornitori, con motivazioni diverse, avevano deciso di procedere comunque con un notevole aumento delle bollette, da tre a cinque volte superiori alle precedenti.

I provvedimenti riguardano 4 delle 25 società principali soggette ad istruttoria, e la lettura delle motivazioni dell'Autorità consentono di individuare i criteri che impongono la sospensione fino al 30 aprile 2023, e sono utili per individuare la non conformità alla legge delle società per le quali l'istruttoria non è stata ancora avviata.

Dalla lettura possiamo affermare che, secondo l'Antitrust, non sono consentite:
A. la comunicazione di risoluzione del contratto per sopravvenuta eccessiva onerosità con effetto immediato in quanto ammissibile solo previa pronuncia dell'attività giudiziaria;
B. la comunicazione inviata all'utente prima del 10 agosto 2022, data di entrata in vigore del decreto aiuti bis, e non perfezionatasi, con variazione delle condizioni economiche, prima di tale data;
C. tutte le variazioni unilaterali, ancorché applicate al termine della clausola contrattuale delle condizioni economiche.

Il punto "C" riguarda la maggior parte dei casi di variazioni unilaterali avendo i fornitori ritenuto non applicabile l'art. 3 in quanto la variazione delle tariffe coincideva con la scadenza della clausola contrattuale delle condizioni economiche.

Nel caso del provvedimento a carico di IREN, l'Antitrust precisa che "l'aggiornamento delle condizioni economiche contrattuali, a seguito dell'asserita e generica intervenuta scadenza delle stesse in base ad una disposizione delle condizioni generali di contratto, [...omissis...], sebbene non qualificata come modifica unilaterale risulta pienamente rientrare nel divieto di cui al citato art. 3, che ha previsto in via eccezionale la sospensione dell'efficacia di qualsiasi clausola contrattuale che consenta la modifica delle condizioni di vendita, proprio al fine di evitare l'esposizione degli stessi consumatori alle fluttuazioni dei mercati dei prodotti energetici".

Riteniamo che non siano necessari commenti poiché è molto chiara e, di questo, ringraziamo l'Antitrust anche per l'immediatezza dell'intervento.

Nel caso del fornitore locale, Acinque Energia, già Acel Energia, le motivazioni addotte sono le stesse di quelle censurate di IREN.

Nelle risposte recenti agli utenti che chiedevano la sospensione delle variazioni, Acinque aggiungeva anche il richiamo all'ordine del giorno, presentato dal Sen. Misiani, durante il dibattito in Senato per la conversione del decreto legge aiuti bis, con invito al Governo a vigilare sul rispetto della legge. Ritenere che un ordine del giorno possa rappresentare un'interpretazione della legge è stata senz'altro un inutile forzatura per cercare di confondere e salvaguardare i propri profitti e non gli utenti.

Dobbiamo rilevare che l'invito ai Sindaci della nostra Provincia, già il 30 settembre, ad intervenire in difesa dei propri cittadini, anche per evitare problemi psicologici naturali per un caro bollette insostenibile, è stato completamente disatteso, I nostri Sindaci si sono preoccupati, al contrario, di come coprire le perdite di Lario Reti Holding per il caro-energia, magari con un aumento anche delle bollette dell'acqua, e a celebrare l'avvio dei lavori per il teleriscaldamento che avrà un effetto negativo anche sulla Tari.

Ci auguriamo che, dopo i provvedimenti dell'Antitrust, i nostri Sindaci, intervengano per invitare Acinque Energia a revocare le comunicazioni precedenti senza attendere l'esito dell'istruttoria da parte dell'Autorità, per eliminare, da subito, il disagio di chi non sa come affrontare il pagamento di bollette troppo care.

Non possiamo che ringraziare i nostri Amministratori pubblici che sembrano avere un solo obiettivo: quello di aumentare le bollette dei loro cittadini. In quanto cittadini, vigileremo e continueremo a denunciarlo.

gruppo cittadini lecchesi
cittadinilecchesi@gmail.com

Felice Airoldi, Paolo Barbieri, Andrea Bolis, Barbara Colombo, Corrado Conti, Carolina Crippa, Paolo Dell'Oro, Salvatore Krassowski, Marco Longoni, Roberto Manzoni, Mauro Meroni, Silvana Nicoletti, Tiziana Rinaldi, Enrica Riva, Massimo Riva, Franco Rizzuti, Stefania Rovagnati, Remo Valsecchi, Daniele Vanoli, Luigi Vavassori, Enzo Venini
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