Caro Calenda, forse sul Terzo Polo abbiamo scherzato
Beppe Mambretti
Nell'analisi del voto e dei flussi di chi ha dato fiducia al Terzo Polo si evince che: vi sono tanti giovani soprattutto universitari che dopo un attenta analisi del programma hanno dato la loro fiducia in quanto forza Terza così per lo stesso motivo e con la stessa percentuale sono tornati a votare coloro che non si esprimevano più da tempo , tante persone come il sottoscritto che non volevano partecipare nei territori e a livello più alto all'ammaina bandiera della classe dirigente di Forza Italia e altri addirittura che appassionati di novità nel 2018 aveva voto per il movimento di Grillo. Tutte queste categorie e fasce di elettorato oggi come si possono sentire davanti ad un leader che continua imperterrito a flirtare con il Pd come il marito che dopo esser stato tradito, telefona ogni 2 ore alla ex chiedendole di cambiare e tornare? Quando al limite dovrebbe essere il contrario? Cercare alleanze con il PD per vincere a tutti i costi in Lazio e in Lombardia vuol dire lanciare le basi di un accordo politico nazionale, visto che non stiamo parlando dell'alleanza nel collegio dell'Alto Adige alle ultime politiche ( dove inoltre si è perso) o le elezioni in Lucania .
L'elettorato inoltre non riuscirebbe a capire perché tanta fretta nelle alleanze e poi freno tirato sul creare un partito unico non solo tra i due partiti ma insieme a quella miriade di movimenti e pezzi di società civile che guardano a questo processo avendolo sostenuto nonostante non vi fosse spazio per i propri candidati e che oggi vedono i due leaders confederarsi anziché unirsi ed essere così ambiziosi nel pretendere di mettere insieme la sponsor di San Patrignano ad Emma Bonino . Perché una domanda me la pongo: "è mai possibile che nella Lombardia che così tante soddisfazioni ha dato a questo progetto non sia in grado di proporre un candidato che non arrivi ne da sinistra ne dall'area di destra visto che la coraggiosa reduce del centro destra non ha mai espresso traccia dissenso fino a ieri della sua coalizione? Non voglio credere che la Lombardia sia ufficio di collocamento parlamentare delle classi dirigenti dei due partiti e che questi non sappiamo mettersi in gioco almeno nell'individuare candidature. A settembre ho visto un mondo fatto di persone di esperienza di Italia Viva e Giovani preparatissimi di Azione aggiunti a tante donne e uomini senza tessera provenienti da tanti mondi pieni di entusiasmo unirsi con tanta volontà per un obbiettivo che non era quello di snaturarsi dopo tre mesi alle prime scadenze elettorali. Perché se la signora va digerita e raccontata bene e con tanta fatica, il ticket con lei e il professore è indigesto e avvelanato, mentre il solo professore è improponibile perché ucciderebbe il processo e tradirebbe l'elettorato. Salvo che il bacio a Letta non sia stato un arrivederci .
Beppe Mambretti