Oggiono, Bachelet: conclusa la 1° mobilità Erasmus a Malta per studenti e professori

Si è conclusa la prima esperienza Erasmus+ per gli studenti dell'istituto Bachelet di Oggiono. Lo scorso marzo, la scuola aveva ottenuto l'accreditamento per la mobilità internazionale dei ragazzi e docenti, che consentirà per i prossimi sette anni di accedere ai fondi messi a disposizione dall'agenzia nazionale.

In questo anno scolastico 2022-2023 si è tenuta la prima occasione e, gli studenti e i docenti appena rientrati dalla mobilità formativa che si è tenuta a Malta dal 6 al 12 novembre, sono davver entusiasti. "Esperienza unica", "è stato come vivere un sogno", "un corso di formazione utile ed efficace", "una meravigliosa settimana" sono i commenti dei partecipanti che hanno vissuto la loro prima esperienza Erasmus offerta dall'Istituto Bachelet, scuola accreditata e finanziata dalla Commissione Europea per mobilità studentesche e del personale docente.

Il gruppo ha svolto esperienze formative parallele al mattino: i dieci studenti vincitori della borsa di studio sono stati inseriti nelle classi della scuola maltese Giovanni Curmi Higher Secondary School e hanno seguito un programma settimanale di lezioni in lingua inglese (arte, storia, psicologia, marketing, environmental science, physical education, graphical communication ecc. ); i quattro docenti accompagnatori hanno invece seguito il corso metodologico per la didattica CLIL presso la Link School of English, dialogando con una docente esperta su aspetti teorici e pratici e sperimentando la didattica CLIL (Content and Language Integrated Learning, ovvero una metodologia che prevede l'insegnamento di contenuti di lingua straniera, ndr) con lezioni simulate.

Al pomeriggio hanno invece condiviso varie attività culturali: la visita dell'antica Mdina, de La Rotunda di Mosta, del Forte Sant'Angelo a Birgu e della Co-cattedrale di San Giovanni a La Valletta, accompagnati dal loro il professore di lingua straniera Salvatore De Gennaro, catalizzatore del gruppo e presenza di pregio durante tutto il percorso di formazione.

"È stata una full immersion linguistica e culturale, un importante momento di condivisione e di amicizia, un nuovo contesto di apprendimento che ha stimolato curiosità e motivazione - ha spiegato la professoressa Cinzia Romano, coordinatrice dell'iniziativa d'istituto - Si è creato così il primo gruppo Erasmus Bachelet, un gruppo che lunedì mattina è rientrato a scuola con il sorriso, con sguardi di intesa che hanno subito fatto intendere la loro unione e coesione. Sono pronti a mettersi in gioco adesso e a diventare protagonisti della divulgazione a scuola della loro esperienza".

L'entusiasmo dei partecipanti è arrivato a tutti i coinvolti nel progetto: "È la prima grande soddisfazione per tutto il team Erasmus+ della scuola, per la Dirigente e per la DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi), che lavorano intensamente alla realizzazione del progetto e all'implementazione delle mobilità formative - ha specificato la professoressa - Quando il risultato sono i sorrisi di chi apprende, la fatica si dimentica e ci si rigenera per andare avanti. Abbiamo ancora tante mobilità in Europa in programma per questo anno e per i successivi; le prossime saranno la mobilità di alunni per l'orientamento e l'imprenditorialità, le mobilità di breve e lungo termine per il potenziamento linguistico e l'internazionalizzazione e le attività di affiancamento lavorativo per i docenti. Siamo a bordo e navighiamo remando insieme, verso orizzonti aperti e cuori accoglienti".

La dirigente scolastica ha confermato l'importanza, per l'istituto, di offrire nuove occasioni di formazione ad allievi e docenti: "Non posso che essere soddisfatta per questa prima esperienza che ha ampiamente risposto alle aspettative di tutti i partecipanti - ha rimarcato la preside Anna Panzeri - La possibilità di arricchire il proprio percorso formativo e di crescita oltre i confini non solo della scuola, ma anche del paese è un'occasione significativa per gli studenti. Per gli insegnanti investire nella formazione è sempre impegnativo, ma in questi contesti risulta estremamente motivante e anche piacevole. Del resto una comunità scolastica cresce se tutti, ragazzi e insegnanti, guardano con fiducia alle novità e alle sfide: la conoscenza, il confronto e la sperimentazione di sistemi scolastici differenti è una di queste".
M.Mau.
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