Casatenovo, Giornata della Trasparenza: il prof.Castelli tiene una lezione agli studenti

Convivere con le regole, base essenziale per garantire il rispetto nei confronti degli altri in ogni azione quotidiana. E' questo uno dei tanti messaggi lanciati questa mattina agli studenti dal professor Francesco Castelli, invitato in municipio a Casatenovo quale principale relatore di un incontro organizzato nell'ambito della Giornata della Trasparenza.

Il professor Francesco Castelli

Un'iniziativa fortemente voluta dal dottor Giuseppe Mendicino, segretario generale del Comune, alla quale hanno preso parte gli alunni delle classi quarte degli istituti Greppi e Fumagalli, oltre ad alcuni dipendenti comunali.
A loro dopo l'introduzione affidata al primo cittadino Filippo Galbiati, si è rivolto il docente di diritto comparato presso l'Università Statale di Milano, nonchè membro dell'associazione Sulle Regole, cercando di trasmettere l'importanza di concetti quali ''trasparenza'' e ''legalità''.

Il sindaco Filippo Galbiati e il segretario comunale Giuseppe Mendicino

''Quando dobbiamo parlare di trasparenza, cerchiamo di farlo invitando chi lavora sul campo per assicurarla'' ha detto invece il dottor Mendicino, ricordando i precedenti incontri organizzati alla presenza del procuratore aggiunto Alessandra Dolci della DDA di Milano e di Gherardo Colombo, ex magistrato che esattamente trent'anni fa era parte del pool investigativo a capo della celebre indagine Mani Pulite. Un personaggio di rilievo, peraltro protagonista di un recente incontro in municipio organizzato dal casatese Romano Limonta.
''La corruzione porta via la libertà e l'autonomia'' ha proseguito il segretario facendo riferimento alla giornata odierna, in cui si condanna la violenza sulle donne. ''Sono fenomeni che ci condizionano a livello personale e non solo. Bisogna avere coraggio: di difendere se stessi, di aiutare l'amico che è in difficoltà. La testa non va mai girata dall'altra parte ed è più che mai necessario mantenere alta l'attenzione sulla storia e sull'etica pubblica. Senza la memoria non si vive''.

Il professor Castelli ha invece spiegato ai ragazzi - avvalendosi di alcune slide - quanto il fenomeno della corruzione sia diffuso nel nostro Paese, in Europa e nel mondo, molto più di quel che non si pensi. L'Italia a questo proposito non è messa benissimo, piazzandosi a metà classifica per quel che riguarda il nostro continente; in dieci anni ha però guadagnato posizioni e questo fa ben sperare, anche se la strada è ancora lunga.

                                                                            A sinistra gli assessori Daniele Viganò e Gaetano Caldirola

''La corruzione non afferma l'uguaglianza fra persone e la tutela della legge, anzi. E' tutto il contrario'' ha aggiunto l'ospite, facendo riferimento a fenomeni quali l'evasione fiscale e il ricorso ad attività illecite e al lavoro sommerso, che non fanno altro che aumentare le distanze, a discapito peraltro dell'economia mondiale, talmente si rivela spesso cospicua la ricchezza sottratta alla collettività.

A questo proposito il professor Castelli ha ricordato l'articolo 41 della nostra Costituzione, peraltro riformato proprio di recente, a contrasto dell'economia sommersa. Una modifica ritenuta indispensabile per sancire che la salute e l'ambiente sono paradigmi da tutelare da parte dell'economia, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana.
Nel prosieguo del proprio discorso, il docente ha poi ricordato un concetto fondamentale: ''le regole sono la parte essenziale del concetto di trasparenza, disciplinano l'atteggiamento delle persone nei confronti della legge''. La legalità invece misura il livello di rispetto delle regole in un determinato contesto.

Concetti semplici, ma per nulla scontati, che necessitano di essere sempre più riaffermati: la mattinata odierna è stata dunque l'occasione per farlo, insieme alle giovani generazioni.

G. C.
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