Cassago, tensioni sindaco-ex assessori. Panzeri: ''non è una sessione democratica''
Dopo le dimissioni improvvise dello scorso agosto del vicesindaco e assessore alla cultura Monica Conti e dell'assessore ai lavori pubblici Emilio Panzeri, il sindaco Roberta Marabese ha comunicato in consiglio la nomina dei sostituti.
Da sinistra gli assessori Cristian Serra, Norberto Puricelli, Marina Fumagalli,
il sindaco Roberta Marabese e il segretario Davide Fassi
Durante l'assemblea consiliare di lunedì 28 novembre, Marina Fumagalli, prima consigliere di maggioranza, è stata presentata in qualità di vicensindaco e assessore con delega a cultura e tradizioni storiche locali, associazioni e cerimoniere. Norberto Puricelli è invece l'assessore esterno che si occuperà della gestione e tutela del territorio, urbanistica edilizia privata e lavori pubblici. Con l'occasione, la prima cittadina ha nominato Riccardo Silvestri capogruppo di Cassago Ideale, oltre a comunicare al consiglio la delega a commercio e turismo al medesimo.
I due nuovi esponenti della giunta cassaghese
Successivamente Sergio Pini, capogruppo di Progetto Cassago Democratica, ha dato lettura dell'interpellanza presentata alla giunta, che chiedeva, da parte dei gruppi di minoranza, i motivi per cui non sono stati informati tempestivamente dal sindaco sull'accaduto. Secondo Pini, le dimissioni di due dei quattro assessori "non sono una normale condizione che il sindaco deve mettere in conto soprattutto se avvenuto a metà del mandato politico-amministrativo", come invece al contrario aveva dichiarato Roberta Marabese al momento delle dimissioni degli ormai ex colleghi. Il consigliere Pini ha voluto concludere dichiarando che "quando si è pubblici amministratori bisogna rendere atto alla pubblica opinione dei cittadini dei propri atti e delle proprie azioni, quindi non può il sindaco ricondurre questi fatti a questioni interne del comune, ma devono necessariamente essere oggetto di discussione".
Da destra i consiglieri Emilio Panzeri e Monica Conti (gruppo misto), Riccardo Silvestri,
Ivan Latini, Riccardo Silvestri e l'assessore Alberto Parravicini (Cassago Ideale)
Dopo il riferimento di Marabese al fatto che durante l'ultimo mandato da sindaco di Rosaura Fumagalli, dopo le dimissioni di un assessore e di un consigliere, neanche loro avevano dato spiegazioni di quanto successo al consiglio, la prima cittadina ha dichiarato che, secondo la legge, le dimissioni possono comunque essere date senza obbligo di motivazione e dal momento che dai due consiglieri non sono state esplicitate lo scorso agosto il sindaco non può parlarne in consiglio; per questo motivo l'interpellanza dei due gruppi è stata giudicata inammissibile.
Subito dopo la risposta del sindaco, il consigliere Conti ha chiesto la parola, ma ha incontrato la resistenza di Marabese. Il consigliere Panzeri, meravigliato, ha quindi asserito: "state dicendo che state parlando di noi ma noi non possiamo parlare". Il sindaco di contro: "l'interpellanza è inammissibile, io non sto parlando di nessuno". Al che Emilio Panzeri, arrendendosi al fatto che il loro pensiero non potesse essere espresso durante quell'interpellanza perché giudicata inammissibile, ha dichiarato: "manderò ai giornali quello che dovevo dire stasera. Trovo che non sia una sessione democratica".
Subito dopo la risposta del sindaco, il consigliere Conti ha chiesto la parola, ma ha incontrato la resistenza di Marabese. Il consigliere Panzeri, meravigliato, ha quindi asserito: "state dicendo che state parlando di noi ma noi non possiamo parlare". Il sindaco di contro: "l'interpellanza è inammissibile, io non sto parlando di nessuno". Al che Emilio Panzeri, arrendendosi al fatto che il loro pensiero non potesse essere espresso durante quell'interpellanza perché giudicata inammissibile, ha dichiarato: "manderò ai giornali quello che dovevo dire stasera. Trovo che non sia una sessione democratica".
A sinistra i consiglieri di opposizione Sergio Pini (Progetto Cassago Democratica), Antonio Carrino e
Rosaura Fumagalli (#Insieme) e Stefano Morstabilini (Cassago Ideale)
Infine, dopo una serie di chiarimenti sulla possibilità reale o immaginaria di poter chiedere un intervento in consiglio comunale, la maggioranza concordemente ha lasciato che gli ex assessori esprimessero la loro opinione.
"Parliamo al plurale questa sera visto che le dimissioni le abbiamo date contemporaneamente. Oggi siamo seduti in consiglio con un altro ruolo, siamo consiglieri comunali indipendenti e l'essere indipendenti non si significa essere soli o non collaborativi, ma presuppone una maggiore responsabilità nel valutare le proposte presentate in quest'aula. La nostra posizione sarà scevra da qualsiasi pregiudizio e sempre attenta a valutare in modo coerente ogni decisione da prendere non mancando mai di mettere al primo posto il bene della comunità. Le diversità di idee con il giusto confronto possono contribuire alla costruzione di un puzzle. Per questo continueremo il nostro impegno politico con la volontà di cooperare per il bene di Cassago", ha dichiarato Monica Conti.
"Parliamo al plurale questa sera visto che le dimissioni le abbiamo date contemporaneamente. Oggi siamo seduti in consiglio con un altro ruolo, siamo consiglieri comunali indipendenti e l'essere indipendenti non si significa essere soli o non collaborativi, ma presuppone una maggiore responsabilità nel valutare le proposte presentate in quest'aula. La nostra posizione sarà scevra da qualsiasi pregiudizio e sempre attenta a valutare in modo coerente ogni decisione da prendere non mancando mai di mettere al primo posto il bene della comunità. Le diversità di idee con il giusto confronto possono contribuire alla costruzione di un puzzle. Per questo continueremo il nostro impegno politico con la volontà di cooperare per il bene di Cassago", ha dichiarato Monica Conti.
Monica Conti ed Emilio Panzeri, ex assessori ora consiglieri indipendenti
Infine, Emilio Panzeri ha chiarito la loro posizione futura all'interno del consiglio. "Spiace molto che l'esperienza di maggioranza sia finita, questo non significa però che saremo per forza nemici di coloro con cui siamo stati amici, abbiamo comunque fatto un'esperienza bella e personalmente interessante. E volevo dire agli amici della minoranza che con voi siamo nati nemici e non saremo per forza amici. Ci impegneremo riguardo a determinate informazioni o notizie di cui siamo venuti a conoscenza nell'ambito della maggioranza, alla riservatezza salvo non siano informazioni utili ai cittadini".
M. Bis.