Casatenovo: 9700 € di accollo del debito per le spese legali di Retesalute. Galbiati, 'impegno che tutti devono onorare'. Paleari duro sulla sentenza
Pagamento delle spese legali per la causa (intentata nei confronti di due ex dipendenti) che ha visto soccombere Retesalute, tramite lo strumento dell'accollo del debito. Si è espresso così l'altra sera, il consiglio comunale di Casatenovo, con una netta presa di posizione politica nei confronti degli altri soci dell'azienda speciale.
Nell'ultima variazione di bilancio presentata dall'assessore alla partita Agostino Galbusera, è stata segnalata - fra le varie voci - una spesa in uscita pari a poco più di 9700 euro dovuta appunto, al provvedimento giudiziario promosso dall'ex CdA e dal collegio liquidatorio di Retesalute. Lo scorso 29 settembre, nel corso dell'assemblea dei soci, l'attuale consiglio di amministrazione presieduto da Antonio Colombo, aveva comunicato la soccombenza dell'azienda e dunque la necessità di coprire questa spesa extra, per 93.309 euro (comprensivi di 22mila euro per lite temeraria).
''C'è stata una forte presa di posizione politica e gli impegni assunti, a mio avviso, vanno rispettati'' ha detto al consiglio il primo cittadino di Casatenovo. ''Soprattutto se come comuni si vuole proseguire a fare le cose insieme. La modalità con cui noi andiamo a stanziare 9700 euro a favore di Retesalute è quella dell'accollo transattivo dei costi di soccombenza''.
Galbiati ha infatti richiamato una deliberazione della Corte dei Conti del Lazio che esclude la possibilità di riconoscere il debito fuori bilancio, legittimando invece lo strumento che l'amministrazione casatese ha deciso di adottare.
In sostanza Casatenovo onorerà l'impegno assunto soltanto se tutti i soci faranno altrettanto. ''Non siamo più disponibili a proseguire nel consesso di un'assemblea e di un'azienda dove non ci sia il rispetto degli impegni reciproci che abbiamo assunto tutti insieme lo scorso settembre. Credo che sia un'azione che denota la nostra responsabilità'' ha aggiunto, specificando a questo proposito l'esistenza di due comuni (alla data appunto di mercoledì 30 novembre, data della seduta di consiglio ndr) inadempienti rispetto ai versamenti pregressi nei confronti dell'azienda speciale. ''Anche questo era parte dell'accordo politico: restiamo in attesa''.
''L'attività di liquidazione ha portato ad un'emorragia economica inutile, sia a livello di spese per consulenze professionali, sia per spese legali, oltre a depauperare quel poco che restava. Questa cosa deve essere sottolineata: le sentenze sono estremamente punitive e va ricordato'' ha concluso Paleari, il cui intervento è stato pienamente sottoscritto dal sindaco Galbiati.
Il capogruppo di maggioranza Fabio Crippa - nella veste anche di vicepresidente dell'assemblea dei soci di Retesalute - ha voluto precisare che l'atteggiamento di Casatenovo è stato da sempre molto critico. ''La funzione di controllo da parte del nostro comune c'è sempre stata e spesso l'abbiamo svolta da soli, ma più di così non eravamo in grado di fare. Purtroppo non abbiamo avuto l'appoggio e il consenso degli altri soci su queste attenzioni'' ha detto il consigliere. ''Siamo stati fra i pochi a dire che non eravamo d'accordo - ha poi aggiunto riferendosi alla causa legale intentata nei confronti delle ex dipendenti - ma non ci sono mai state date in assemblea informazioni dirette, lo abbiamo saputo dagli organi di informazione''.
Christian Perego del Movimento Cinque Stelle ha sottolineato l'ennesimo impegno economico del Comune nei confronti di Retesalute, ribadendo le mancanze sul fronte politico che hanno portato alla nota situazione di deficit dell'azienda. ''Questa amministrazione non può dire di aver svolto un'azione di controllo sull'attività dell'azienda speciale, perchè non lo ha fatto. Non è mai stata svolta un'attenta analisi a tutela delle risorse che venivano erogate a Retesalute per i servizi svolti''.
La variazione al bilancio è stata approvata dalla sola maggioranza consiliare; astenuti invece i due gruppi di opposizione. Nel chiudere la trattazione del punto il sindaco Galbiati ha voluto precisare che anche su questo aspetto delle spese legali da rinfondere, è intenzione del Comune di Casatenovo e del suo segretario dr.Giuseppe Mendicino, informare la Corte dei Conti.
Nell'ultima variazione di bilancio presentata dall'assessore alla partita Agostino Galbusera, è stata segnalata - fra le varie voci - una spesa in uscita pari a poco più di 9700 euro dovuta appunto, al provvedimento giudiziario promosso dall'ex CdA e dal collegio liquidatorio di Retesalute. Lo scorso 29 settembre, nel corso dell'assemblea dei soci, l'attuale consiglio di amministrazione presieduto da Antonio Colombo, aveva comunicato la soccombenza dell'azienda e dunque la necessità di coprire questa spesa extra, per 93.309 euro (comprensivi di 22mila euro per lite temeraria).
La proposta aveva trovato unanime parere fra i comuni soci di Retesalute, che - con uno spirito propositivo come ha enfatizzato il sindaco Filippo Galbiati l'altra sera - hanno deciso di farsi carico di ulteriori costi aggiuntivi rispetto a quanto già versato nelle casse dell'asp.
Il sindaco Filippo Galbiati
Galbiati ha infatti richiamato una deliberazione della Corte dei Conti del Lazio che esclude la possibilità di riconoscere il debito fuori bilancio, legittimando invece lo strumento che l'amministrazione casatese ha deciso di adottare.
''L'accollo del debito è una modalità possibile, che diventa nel nostro caso dovuta dopo l'espressione dell'assemblea dei soci che per me rappresenta un impegno politico importante. Seguirà una delibera di giunta nella quale espliciteremo le motivazioni alla base di questa scelta, che voglio sottolineare, è possibile ma non dovuta'' ha proseguito il sindaco di Casatenovo, esprimendo a quel punto delle considerazioni precise. ''In queste settimane è emersa la possibilità di un atteggiamento variegato da parte di altre amministrazioni in proposito e non vorrei che ci trovassimo di fronte a situazioni già vissute in passato. Proprio per questa ragione l'atto di questa sera demanda alla giunta l'assunzione di responsabilità nel motivare questa scelta, con alcune puntualizzazioni''.
Il consigliere Marcello Paleari (Più Casatenovo)
Aperto il dibattito al consiglio, Marcello Paleari di Più Casatenovo ha voluto rimarcare l'infondatezza delle accuse mosse nella causa legale, che hanno visto Retesalute uscire sconfitta. ''Si tratta di provvedimenti di soccombenza di natura punitiva'' ha detto il consigliere nonchè legale di professione, sottolineando come alcuni importi di cui l'asp è chiamata a rispondere riguardano la cosiddetta ''lite temeraria'' e servono a sottolineare quanto quelle azioni fossero ''del tutto infondate: questo deve avere una conseguenza''. Per Paleari la liquidazione ''nata male, si è rivelata inutile, come del resto abbiamo da subito segnalato''. A distanza di un anno quelle condotte che (a detta dell'ex cda e del collegio erano dolose e ripetute) non sono state accertate. Peraltro le azioni legali sono state intraprese dal collegio senza comunicare nulla all'assemblea dei soci, sulla natura, sull'iter, sulla tipologia di azioni scelte e questo è ancora più grave.
L'assessore Agostino Galbusera e il capogruppo di maggioranza Fabio Crippa
Il capogruppo di maggioranza Fabio Crippa - nella veste anche di vicepresidente dell'assemblea dei soci di Retesalute - ha voluto precisare che l'atteggiamento di Casatenovo è stato da sempre molto critico. ''La funzione di controllo da parte del nostro comune c'è sempre stata e spesso l'abbiamo svolta da soli, ma più di così non eravamo in grado di fare. Purtroppo non abbiamo avuto l'appoggio e il consenso degli altri soci su queste attenzioni'' ha detto il consigliere. ''Siamo stati fra i pochi a dire che non eravamo d'accordo - ha poi aggiunto riferendosi alla causa legale intentata nei confronti delle ex dipendenti - ma non ci sono mai state date in assemblea informazioni dirette, lo abbiamo saputo dagli organi di informazione''.
Per quel che riguarda invece gli impegni economici per il risanamento dell'azienda da parte dei comuni, Crippa ha voluto dare notizie ai colleghi, confermando che sono due i comuni ancora in debito rispetto al precedente percorso di risanamento. ''Entrambi hanno versato una quota ridotta rispetto a quanto toccava loro. Adesso hanno preso l'impegno formale di cercare la modalità con la quale saldare questo debito e lo stanno facendo in accordo con il CdA, avendo la volontà di farlo'' ha detto il capogruppo ai consiglieri. Per quel che riguarda invece il pagamento delle spese legali, per ora (alla data di mercoledì ndr) lo stesso numero di soci - quindi due - non aveva ancora dato risposta rispetto al provvedimento, gli altri hanno garantito di aver onorato l'impegno assunto in assemblea.
Il consigliere Christian Perego (M5S)
La variazione al bilancio è stata approvata dalla sola maggioranza consiliare; astenuti invece i due gruppi di opposizione. Nel chiudere la trattazione del punto il sindaco Galbiati ha voluto precisare che anche su questo aspetto delle spese legali da rinfondere, è intenzione del Comune di Casatenovo e del suo segretario dr.Giuseppe Mendicino, informare la Corte dei Conti.
G. C.