V.Greppi: Urbano presidente del CdA, al completo con Puglisi. E mentre l'assemblea si confronta sugli obiettivi futuri, la convocazione del consiglio annuncia la scelta di Sirtori di uscire

Lucia Urbano è il nuovo presidente del CdA del Consorzio Brianteo Villa Greppi. La nomina risale alla mattinata odierna quando, nel corso dell'assemblea dei soci, la prima cittadina di Cremella - nonchè presidente della conferenza sindaci del casatese - Ave Pirovano, ha proposto per conto dei colleghi e del comune di Nibionno, il nome della monticellese, sino a poche ore fa semplice consigliere del CdA dell'ente. Un ruolo che sta ricoprendo per il secondo mandato consecutivo, a seguito della designazione del Comune di Monticello che da statuto ha diritto alla presenza di un proprio esponente all'interno dell'esecutivo di Villa Greppi.
Un applauso ha sancito la sua nomina: anche i sindaci di Triuggio e Correzzana, oltre alla Provincia di Lecco e di Monza, hanno infatti accolto la proposta. ''So che di questi tempi non ho davanti a me una strada spianata. Il sentiero è ripido e ne sono consapevole. Ho voglia però di fare il meglio per un ente nel quale credo'' ha detto Urbano, ringraziando i colleghi del CdA ed in particolare la vicepresidente Marta Comi per il lavoro svolto a favore di Villa Greppi, ma soprattutto per la passione che le ha trasmesso. ''Ho lavorato in un clima di serenità e collaborazione e so di avere il loro sostegno''.

Lucia Urbano, neo presidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi

Il CdA da questa mattina fra l'altro risulta pienamente operativo: è stata infatti ratificata dall'assemblea dei soci anche la nomina di Cristiano Puglisi, giornalista originario di Arcore che lo scorso luglio attraverso un decreto, era stato scelto dal presidente Luca Santambrogio quale rappresentante della Provincia di Monza e Brianza. Lucia Urbano, Marta Comi, Raffaele Cesana, Michele Faglia e da oggi anche Cristiano Puglisi, risultano dunque i membri dell'esecutivo del Consorzio Villa Greppi che proprio di questi tempi sta attraversando uno dei periodi più critici della propria storia.
Dopo il recesso, già effettivo, dei comuni di Besana, Briosco e Veduggio, anche Verano e più di recente la Provincia di Monza hanno deciso di abbandonare l'ente. Un addio quest'ultimo che, seppur efficace dal 1°gennaio 2025, sta destando particolare preoccupazione nei soci; sia sul fronte economico, sia politico. Perchè è chiaro che l'ala monzese sta perdendo progressivamente pezzi, tanto che restano due le amministrazioni brianzole ad oggi all'interno di Villa Greppi. Non a caso sono stati proprio Marco Beretta e Pietro Cicardi, sindaci di Correzzana e Triuggio, ad animare con le loro voci, l'assemblea odierna, convocata nella sala intitolata a Carlo Ratti. Un besanese che amava profondamente il Consorzio Villa Greppi, dopo aver insegnato per decenni nella vicina scuola superiore.
Il primo cittadino correzzanese ad esempio, nell'esprimere fiducia e stima nei confronti della neo presidente Lucia Urbano, ha espresso non pochi timori rispetto alla situazione venutasi a creare, ritenuta preoccupante non solo per la tenuta dei conti. ''Dopo una breve presidenza affidata alla Provincia di Monza, si è scelta la terza via, una soluzione di mezzo. Il nostro territorio si trova già ai margini e da oggi forse lo sentirà ancora di più'' ha detto Beretta, che nei suoi interventi ha più volte posto l'accento sulla scelta di lasciare l'ente da parte del Comune di Verano, decisione passata quasi sotto traccia ma altrettanto pesante sia dal punto di vista politico che economico.

Gli amministratori intervenuti all'assemblea: mancavano all'appello Monticello, Verano e Viganò

Il collega di Triuggio ha annunciato la necessità di individuare una strada ben precisa, per aprire il Consorzio ad una partecipazione più ampia del territorio. ''Nove-dieci mesi fa nell'ex granaio avevo detto le stesse cose, ma non è cambiato nulla'' ha aggiunto Cicardi, ritenendo che anche la lentezza del lavoro svolto dall'assemblea in questi mesi abbia contribuito a creare un terreno fertile affinchè la Provincia di Monza decidesse di lasciare Villa Greppi. ''Prima le dimissioni del presidente, poi la commissione statuto convocata dopo sei mesi nonostante i solleciti....diciamocelo, questo è stato un anno perso'' ha detto l'amministratore, invitando l'assemblea a indicare un cronoprogramma preciso per non sprecare ulteriore tempo. ''Siamo di fronte ad una situazione di fragilità evidente: ora serve un progetto-programma''.
Anche il sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati, si è detto concorde con i colleghi. Pur apprezzando il lavoro svolto in questi anni da Villa Greppi ha invitato a riflettere sul futuro dell'ente soprattutto a livello politico. ''In questa fase bisogna capire chi crede e chi no nel Consorzio, che è un elemento di forte valorizzazione per il territorio. Mi dispiace ad esempio che non ci sia stato un passaggio preliminare di condivisione rispetto alla scelta della Provincia di Monza, di recedere. Il lavoro che a mio avviso va fatto - ha proseguito Galbiati - è una relazione più stretta con scuole e associazionismo per avvicinare il territorio a Villa Greppi. Anche il tema della formazione scolastica è fondamentale di questi tempi e forse su questo aspetto ci si è un po' fermati. Ora serve una proposta concreta e l'indicazione di una tempistica''.

A questo proposito nella seconda parte dell'assemblea il presidente Gualtiero Chiricò (sindaco di Barzanò) ha dato lettura di un'integrazione allo statuto consortile - frutto del lavoro svolto in questi mesi dal gruppo di lavoro creatosi - che prevede una nuova direzione a livello di contenuti. Maggiore attenzione al mondo dei giovani, con l'ipotesi di nuove sinergie da cercare sul territorio. Aspetti condivisi in linea generale dall'assemblea, che si è però soffermata sulla parte economica, relativa appunto alla ripartizione delle quote e dunque degli impegni economici dei singoli enti, a partire dal 2025, quando la Provincia di Monza (a meno di un clamoroso dietro-front, peraltro ipotizzato dallo stesso presidente Santambrogio) uscirà dal Consorzio.
Questo aspetto ha generato un confronto serrato fra sindaci e assessori intervenuti all'assemblea, sfociato nella decisione unanime di mettere nero su bianco il mancato aumento dei costi per i comuni aderenti, nonostante la situazione venutasi a creare dopo l'annunciato recesso di Verano e Provincia di Monza. Una garanzia chiesta in particolare dall'assessore di Nibionno Davide Biffi, ma anche dal sindaco di Cassago Roberta Marabese. Quest'ultima fra l'altro ha palesato in maniera esplicita i propri dubbi rispetto alla permanenza del proprio comune in Villa Greppi. ''Nel mio gruppo di maggioranza c'è chi non è soddisfatto dell'attività del Consorzio'' ha detto la prima cittadina, secondo la quale le proposte culturali dell'ente sono quasi tutte di livello alto e dunque non per tutti.

Da sinistra il presidente dell'assemblea Gualtiero Chiricò, il segretario avv.Mario Blandino
e la responsabile del servizio finanziario dell'ente, Miriam Saini


Anche il consigliere delegato del Comune di Sirtori, Paolo Belletti, ha espresso preoccupazione per l'aspetto economico; un po' di incertezza è trapelata rispetto alla permanenza in Villa Greppi durante l'assemblea, seppur non evidenziata in maniera netta. Si poteva leggere fra le righe, diciamo così. Solo un'ora più tardi la convocazione della prossima seduta di consiglio comunale - in programma giovedì 22 dicembre alle ore 18 - ha reso chiara la decisione dell'amministrazione del sindaco Matteo Rosa. Al settimo punto all'ordine del giorno figura infatti il recesso del Comune di Sirtori dal Consorzio Brianteo Villa Greppi. Un altro ente che (anche in questo caso a sorpresa) potrebbe guadagnare presto la via di uscita, seguendo l'esempio della Provincia di Monza e dei comuni di Besana, Briosco, Veduggio e Renate, tutti fra l'altro amministrati dal centrodestra.
Una scelta netta di cui però questa mattina in assemblea non si è per nulla discusso e che di sicuro comporterà un ulteriore scossone per l'ente culturale. Attendiamo ora le reazioni degli altri soci....
G. C.
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