Sirone: nuova convenzione di PL con Castello ed Ello. Dal 2023 arriva un nuovo segretario
"Il fatto di essere tre comuni agevola la gestione - ha così accolto l'ingresso di un nuovo comune il sindaco Emanuele De Capitani - Alla mattina gli agenti saranno presenti sui territori e il fatto di avere tre agenti, consentirà di fare pattuglie sul territorio". Nel regolamento è stata modificata la parte relativa ai costi e all'indennità: il 46% spetta a Sirone, il 36% rimane in quota a Castello e il 16% è il carico sostenuto dal comune di Ello. Il resto verrà suddiviso in base agli abitanti.
A sinistra Emanuele De Capitani, sindaco di Sirone
Il consiglio ha altresì deliberato una nuova convenzione di segreteria con i comuni di Pasturo e Andalo Valtellino. A dicembre dello scorso anno, il comune aveva salutato il dottor Pietro Mastronardi, giunto in età da quiescenza e aveva assunto in reggenza il dottor Francesco Coscarelli. Si tratta però di una presenza provvisoria, cui il comune ha voluto porre rimedio avviando una convenzione con altri due comuni.
"I nuovi ingressi dei segretari e il fatto che la condizione ideale è quella di essere in convenzione, ci ha portati ad associarci ai due comuni - ha detto il primo cittadino - La possibilità è nata dal fatto che, qualora non si manifestassero interessi da parte di segretari di fascia B, la somma degli abitanti è inferiore a 5.000 e dunque potrebbero essere abilitati anche i nuovi segretari". L'approvazione della convenzione dovrebbe consentire al comune di avere, con l'avvento del 2023, il nuovo segretario.
Gli amministratori di Sirone hanno infine apportato una variazione rispetto agli ambiti di rigenerazione urbana stabiliti lo scorso anno, in ottemperanza alla legge regionale 18/2019.
"Avevamo identificato alcune zone per questo progetto - ha riferito De Capitani - Riguardava facilitazioni dal punto di vista economico e di volumetria rispetto alle situazioni critiche di Sirone. C'erano 4 zone, con le possibilità dettate dalle agevolazioni. La legge chiede di revisionare questa mappa: quest'anno ci siamo accorti di avere tralasciato un rustico in fondo a via don Minzoni, in una zona prettamente industriale, dove è presente un edificio oggi disabitato: qui viene data la possibilità di rigenerare la zona. Si potrà abbattere del 60% la costruzione ed incrementare del 20% l'indice di edificabilità".
Le altre quattro zone individuate dall'amministrazione sono le seguenti: sulla collina, relativamente a villa Arbusta e Colognola; nella zona ex Buzzi-Carni (il capannone dismesso situato dirimpetto agli uffici postali); il centro storico introducendo la possibilità di recuperare i piani terra ai fini abitativi e tutto il centro abitato dove c'è la possibilità di insediare destinazioni urbanistiche complementari alla residenza: è il caso di negozi commerciali di vicinato o di appartamenti che si trasformano in uffici.