Casatenovo: monetine a terra, via la borsa. Peruviano a giudizio, 54 episodi ricostruiti

54 episodi tutti commessi allo stesso modo, tutti ricondotti dagli operanti del Commissariato di Milano Greco Turro agli stessi soggetti, uno dei quali è ora a giudizio anche in Tribunale a Lecco, chiamato a rispondere del reato di furto aggravato. Al cospetto del giudice monocratico Paolo Salvatore si procede - ormai sul filo della prescrizione - per quanto avvenuto il 28 aprile 2016 a Casatenovo sul piazzale dell'Esselunga: una donna era stata distratta venendo portata a recuperare delle monetine cadute a terra mentre una "mano lesta" le rubava la borsa dal sedile dell'automobile. Un qualcosa di analogo è stato patito anche a Como qualche giorno dopo - il 4 luglio - da un'altra signora, con i due fattacci inseriti nello stesso fascicolo ora all'attenzione del Tribunale di Lecco.

In Aula quest'oggi è comparso il poliziotto che a ritroso ha unito, con i colleghi, i due episodi lariani e decine di altri, commessi prevalentemente nel milanese ma anche in Liguria e Toscana. Il "la" alle sue indagini venne dato da un furto commesso su viale Papiniano: i filmati delle videocamere hanno permesso di stringere il cerchio su una vettura risultata però intestata ad un prestanome, con tre soggetti a bordo, poi identificati nel corso di un controllo su strada operato a Cinisello, dando il via al monitoraggio delle utenze telefoniche in uso - tra gli altri - anche all'odierno imputato, un cittadino peruviano assistito dall'avvocato Massimiliano Nessi. Analizzando a ritroso sei mesi di "traffico", gli inquirenti hanno ritenuto di addebitare all'uomo (anche) i furti di Casatenovo e Como. Nel primo caso, il suo telefono avrebbe agganciato la cella di Macherio in un orario compatibile con il passaggio prima all'Esselunga e il successivo allontanamento, tra l'altro spostandosi poi nella zona di Lissone dove, nello stesso giorno, è stata rubata una borsa sempre con il sistema delle monetine.
Discorso analogo per Como, dove tra l'altro dopo la sparizione del portafoglio della cliente dell'Esselunga in sei minuti sono stati anche effettuati 6 prelievi ad uno sportello bancomat per un totale di 1.500 euro, usando due "tessere" sottratte alla vittima.
In mancanza dei tabulati posti alla base dell'accusa, il vpo Caterina Scarselli, a istruttoria conclusa ha chiesto (e ottenuto) un differimento della discussione, per integrare la produzione al fascicolo. Si torna in Aula il prossimo 2 febbraio.
A.M.
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