Ello a luglio lascia Retesalute: le ragioni del sindaco non convincono la minoranza
I consiglieri di opposizione
Virginio Colombo, capogruppo di minoranza, ha evidenziato le motivazioni che nel 2019 lo avevano portato ad aderire, insieme ai comuni di Nibionno, Sirone, e Oggiono, all'azienda meratese, nonostante Ello si trovi nel territorio oggionese, rientrando quindi parte dell'Ambito distrettuale di Lecco.
''La nostra adesione a Retesalute fu motivata dal fatto che, a mio parere, quest'azienda fosse in grado di erogare servizi idonei. Sono fortemente contrario al fatto che la gestione pubblica sociale venga data in mano a privati, come lo è in questo caso l'impresa Girasole. È un'impresa cooperativistica privata di cui il Comune detiene solo una piccola minoranza. Ormai è purtroppo sotto gli occhi di tutti che l'Italia arranca proprio perché nel tempo è stato sciupato, in questo modo, un patrimonio pubblico. Io posso comprendere che i nostri uffici siano attualmente in affanno in questo senso, ma credo che recedere non sia una soluzione corretta. Ho in mente diverse situazioni sul territorio in cui imprese cooperativistiche private hanno gli stessi problemi che ha avuto Retesalute. Credo che rimanere nella gestione pubblica sia in ogni caso la scelta migliore'' ha detto l'ex sindaco, spiegando che all'epoca la decisione fu motivata politicamente in relazione alla forma societaria dell'azienda meratese, partecipata da soli comuni e pubblica al 100 %, dunque meglio rispondente, secondo la precedente amministrazione, alla normativa.
La maggioranza
Contrario alla decisione anche il consigliere di minoranza (e già vicesindaco) Gianluigi Valsecchi che ha riconosciuto i problemi a livello direzionale, sottolineando però la qualità dei servizi erogati dall'azienda meratese, soprattutto se posti in relazione a quelli del lecchese. ''L'esperienza di Retesalute secondo noi dev'essere mantenuta. Sottolineo inoltre che la quota comunale precedentemente citata, prevista per ripianare il debito, è stata veramente irrisoria. Un'altra problematica importante è relativa al fatto che nella nuova ipotesi associativa non c'è un sostituto per l'assistente sociale; al contrario con l'azienda Retesalute, da contratto, questa figura veniva prontamente sostituita. Nel momento in cui è mancata questa figura siamo intervenuti, avvalendoci del servizio'' ha concluso Valsecchi. ''Penso però che in una situazione di normalità sia essenziale che venga garantita una figura stabile, cosa che non credo possa avvenire con la nuova soluzione''.
La votazione ha dunque confermato quando già anticipato dagli esponenti di Pensiero & Azione: minoranza contraria al recesso da Retesalute.