Casa dei Viganesi, lavori ancora fermi: da Bertarini 'il punto' sul notiziario di Natale

Come ha reso noto il primo cittadino Fabio Bertarini nell'edizione natalizia dell'informatore comunale - distribuito porta a porta proprio in questi giorni - i lavori per realizzare la Casa dei Viganesi sono nuovamente fermi, a causa dell'aumento dei prezzi e della situazione economica mondiale. Brutte notizie dunque per le sorti della struttura tanto desiderata dal gruppo ''Il sindaco di tutti'', la cui progettazione aveva preso il via nel 2019, con un ostacolo dopo l'altro presentatosi in questi mesi segnati dalla fase di cantiere. Già qualche settimana fa, anche noi avevamo notato lo stato di abbandono in cui versava l'area di Via Marconi, destinata appunto ad ospitare la nuova struttura civica. Alla richiesta di un aggiornamento sulla situazione, avanzata al sindaco Bertarini, ci è stato consigliato di attendere l'uscita dell'informatore sul quale sarebbe stato pubblicato un articolo in merito. Una scelta che francamente non abbiamo compreso: sarebbe infatti bastato darci una risposta orale o scritta (anche attraverso un breve comunicato) per metterci a conoscenza della situazione e consentirci di illustrarla ai lettori, che sono parecchi.

Di seguito dunque, per dovere di cronaca, pubblichiamo in versione integrale l'articolo pubblicato sull'informatore comunale distribuito in questi giorni nelle case dei cittadini di Viganò:
Chi mi conosce sa che per natura sono una persona "positiva", la vita mi ha messo molte volte alla prova, i problemi, di solito non senza fatica, riesco a risolverli, faccio in modo che non mi abbraccino totalmente.
La nostra "Casa dei Viganesi", nata da un sogno e realizzato dallo studio dell'Ing. Sandro Beltrami, sembra avvolto da una "maledizione", qualche nostro avversario politico gioirà per lo stato di fatto.

Il faldone riguardante questo progetto ha raggiunto dimensioni preoccupanti, lascio perdere il primo periodo con i relativi fatti ormai a conoscenza di tutti, ne abbiamo parlato a sufficienza con articoli vari sui quotidiani locali, il secondo bando d'assegnazione ha riconosciuto l'assegnazione della realizzazione alla società Acreide Stabile Società Consortile A.R.L. con sede in Bologna, la stessa ha indicato, nella sua consociata, la Sartec s.r.l. Siracusa come esecutrice, gli stessi hanno iniziato io lavori di realizzazione dell'opera ad inizio 2022.

Di fatto abbiamo trovato un'impresa collaborativa, di tipo "familiare" con cui era facile dialogare e confrontarsi, dopo alcuni mesi "tranquilli" gli stessi ci chiedono un aumento dei costi di realizzazione molto cospicuo. E’ innegabile che la situazione economica mondiale, conseguente al Covid prima e al conflitto militare tra Ucraina e Russia ha portato, a tutti i livelli, e nel nostro specifico caso l'edilizia a un aumento SPROPOSITATO dei prezzi, lievitati in maniera impensabile fino a qualche mese fa.

A questo punto i lavori si fermano e iniziano una serie d'incontri con cadenze settimanali al fine di trovare un accordo economico (ricordo a tutti che, rispettando le normative vigenti, la nostra Amministrazione poteva mettere sul piatto la somma risparmiata in sede di aggiudicazione), lo sconto che la stessa società ha proposto nella sua partecipazione al bando d'assegnazione gli sarebbe stato riconosciuto come integrazione.

A settembre, dopo un ulteriore incontro, si pensava di aver trovato un accordo che permettesse la ripresa dei lavori e l'ultimazione degli stessi in pochi mesi.

A questo punto arriviamo a novembre dove riceviamo una comunicazione dal loro Avvocato, il quale chiede di fatto "la risoluzione del contratto visto che non riconosciamo un aumento di spesa che ammonta a più 58,07% del contratto; anche qui bisogna ricordare che nessun bando per legge, una volta assegnato, può subire un aumentato superiore al 40% della cifra assegnata, ciò porterebbe all'annullamento dello stesso e ad una nuova riformulazione del bando.

A questo punto, d'accordo con i nostri tecnici, si sta pensando di aderire alla loro richiesta di "risoluzione" ma aspettando qualche mese nella speranza di una diminuzione dei costi dei materiali e quindi riformulare un nuovo bando.

Come ho detto all'inizio sono una persona "positiva" e quindi sono sicuro che prima della fine della mia legislatura le porte della Casa dei Viganesi saranno aperte.


Fabio Bertarini

S.L.F.
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