Monticello, Giro delle Cascine: una corsa in memoria di Tino Spreafico
Ernesto Motto
Ernesto ci mette anima e corpo in tutto quello che fa, un lavoro massiccio il suo che non sarebbe possibile senza a tanta passione e ad una grande motivazione; è tanta la responsabilità di cui ogni anno si fa carico, ma forte è soprattutto la volontà di portare avanti il ricordo di Tino Spreafico, fu proprio lui che più di quarant'anni fa iniziò ad organizzare una corsa nel nostro territorio.
Una delegazione monticellese sul Passo Sella in ricordo di Tino Spreafico
''Ogni anno il lavoro legato alla corsa è sempre più difficile anche perché la burocrazia complica tutto e mi carica di responsabilità, ma a spingermi ad andare avanti è proprio il ricordo di Tino che nel 1991 è scomparso in un tragico incidente in montagna sul Passo Sella. Io ho avuto la possibilità di conoscerlo molto bene e mi ricordo quando negli anni Ottanta organizzava la corsa; era tutto completamente diverso perché si partiva ed arrivava in oratorio, io gli davo una mano, era la prima corsa di questo genere nella nostra zona. Mi ricordo la passione che ogni anno ci metteva nell'organizzazione, faceva tutto con il cuore e penso di aver ereditato un po' questo modo di fare proprio da lui. Fino a che il giro delle Cascine proseguirà riusciremo anche a tenere vivo il suo ricordo'' ha continuato Ernesto, sottolineando l'importanza di tenere vivo il suo ricordo portando avanti la sua creatura e nel contempo anche rendere omaggio a tutti coloro che negli anni ci hanno lasciato.
Il trofeo che ricorda il monticellese mancato oltre trent'anni fa
''Senza questa passione non lo farei, avrei già mollato'' ha concluso Ernesto Motto prima di salutarci: nelle sue parole sentiamo ancora una volta quella ineguagliabile passione che ogni anno lo spinge insieme ai suoi collaboratori - fra i quali anche Agnese e Giancarlo Spreafico, fratelli di Tino - ad organizzare il Giro delle Cascine. La manifestazione è ormai diventata un marchio del nostro territorio che ogni anno attira camminatori ed atleti per immergersi in una piccola avventura, la macchina organizzativa è costituita da tanti ingranaggi mossi da uomini, donne e ragazzi che con passione impegnano tutti se stessi. L'8 gennaio ci sarà la nuova edizione, il quarantunesimo anno di una creatura che Tino Spreafico aveva pensato e che ora in molti si prodigano per portare avanti.