Missaglia, Lomaniga e Barzago: i tre presepi delle parrocchie opera dei coniugi Bonfanti

Si è rinnovata anche quest'anno la tradizione del presepe allestito nella basilica di San Vittore a Missaglia dai coniugi Aurelio Bonfanti e Giovanna Pelucchi.

I dettagli del presepe allestito nella basilica di San Vittore a Missaglia

L'imponente opera esposta nella navata sinistra della parrocchiale, è realizzata interamente a mano con grande cura di ogni particolare: c'è la sabbia a riprodurre il deserto, le rocce in gesso e polistirolo e infine le statuine tradizionali, che si adattano alla perfezione al contesto nel quale sono inserite. Alle spalle del presepe, un grande pannello dipinto a mano che riproduce un altro scorcio del paesaggio locale.

Anche quest'anno il presepe è ispirato alla Palestina e ai suoi paesaggi: sono presenti il deserto e la riproduzione dei luoghi della natività con varie situazioni di vita quotidiana, oltre agli immancabili Re Magi che proprio quest'oggi, dopo un lungo viaggio, sono giunti dal bambin Gesù, dalla Vergine Maria e da San Giuseppe.

''E' l'ottava volta che esponiamo il nostro presepe qui a Missaglia: abbiamo iniziato con don Albino, poi è arrivato don Bruno e ora don Carlo che ci ha accolti anche quest'anno'' ci ha detto Giovanna, originaria proprio del paese, ma che con Aurelio abita nella vicina Casatenovo. Appassionata di arte presepiale sin dall'infanzia, pur essendo completamente autodidatta, la missagliese nel tempo ha coinvolto anche il marito. Una squadra ormai più che collaudata che di anno in anno si rimette al lavoro, partendo dalla struttura originaria e apportando alcune modifiche per renderla sempre diversa soprattutto nei dettagli, che sono poi quelli che fanno la differenza.

Guardando il presepe della coppia traspare infatti una grande cura dei particolari: dai colori, alla posizione delle statuine (alcune delle quali provengono da Valencia, in Spagna), passando per le luci...nulla è lasciato al caso. Fra l'altro i due hanno cambiato più volte le scene in queste settimane di festa, per renderle attuali all'evoluzione degli episodi narrati nelle sacre scritture.
''In tanti gli anni scorsi sono passati a visitarlo esprimendo commenti positivi e grande apprezzamento'' ci ha detto Giovanna, che ha voluto intitolare il presepe missagliese ''La storia del primo Natale''.

Aurelio e Giovanna davanti al presepe esposto in basilica a Missaglia

Quella allestita in basilica peraltro, non è l'unica opera che porta la firma dei coniugi casatesi. Aurelio e Giovanna hanno infatti curato la natività che si può ammirare nella chiesa di Lomaniga, sotto l'altare. ''E' molto piccolo rispetto a quello di Missaglia, ma ci tenevamo molto perchè il nostro primo presepe, tempo fa, lo avevamo esposto proprio lì. Quest'anno lo abbiamo impreziosito con delle statuine antiche che ci sono state donate da una nostra conoscente'' ci hanno raccontato, prima di spiegarci le caratteristiche del loro terzo presepe.

Il presepe di Lomaniga

Per la prima volta infatti, Giovanna e Aurelio si sono occupati della natività esposta nella chiesa di San Bartolomeo a Barzago. Un'altra novità molto apprezzata dai fedeli del piccolo paese e dal parroco don Giovanni Colombo, che dopo aver visto l'opera missagliese dei coniugi, ha chiesto loro di lavorare ad un presepe anche per la sua chiesa, sollecitato anche dall'origine di Aurelio Bonfanti, nativo proprio di Barzago.

L'opera allestita in chiesa a Barzago

Il risultato è una natività un po' più piccola di quella di Missaglia, esposta nella navata destra. Fra le particolarità che spiccano ad un primo sguardo, lo sfondo notturno che dona grande magia all'opera e la statua della Vergine Maria, che appare visibilmente incinta.

''Per loro non c'era posto" il titolo di quest'opera, che si ispira al Vangelo di Luca, raccontando in particolare la scena in cui Maria e Giuseppe, dopo il censimento, cercano alloggio e non trovando nulla in città, sono costretti a rifugiarsi nella notte in una delle grotte dei pastori, dove verrà alla luce il bambin Gesù.
G. C.
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