Gli atti simbolici più dei cortei mettono il potere immobile di fronte alle proprie menzogne
Sono delle azioni condivise dalla realpolitik, dalla popolazione, la tradizione è rinnovata, consolidata e tutto questo rassicura, perché il rappresentato coincide con il desiderio collettivo. La cosa cambia quando l'atto espressivo assume un significato di denuncia sociale, culturale e politico. L'atto contestativo per incidere, per farsi riconoscere deve mettere in mostra dei simboli che facciano presa su pre-giudizi culturali, religiosi e politici.
Nel 2009, l'artista messicana Elina Chauvet denuncia la violenza sulle donne e il femminicidio esponendo una serie di scarpe rosse da donna davanti al consolato di El Paso in Texas. Ogni 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è diventata tradizione trovare nelle piazze scarpe rosse in cammino.
Nel 2008, il movimento femminista ucraino Le Femen si presenta nella piazza principale di Kiev con seni nudi e scritte sul proprio corpo per denunciare il sessimo, il turismo sessuale e altre discriminazioni sociali. In occasione dell'Angelus domenicale, il 3 maggio 2018, in Piazza San Pietro, un'attivista simula con il seno scoperto di allattare un bambino in braccio. Nel 2012, il collettivo punk russo femminista attivo a Mosca, Le Pussy (vagina) Riot (rivolta), con flash mob, performance con un abbigliamento discinto, trasparente, colorato, nascondendo la propria identità, si presenta nella Piazza Rossa e nella Cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore. Lo scopo è di contestare la chiesa ortodossa e il primo ministro Vladimir Putin. Nel marzo 2012, alcune manifestati sono arrestate e condannate a sette anni di carcere.
Il 16 settembre 2022, a causa della morte di Mahsa Amini, arrestata dalla polizia morale per aver violato la legge sull'obbligo dell'ahjab, le ragazze iraniane, con un atto simbolico, tolgono il velo. La protesta è in atto.
Il 4 novembre 2022, alcuni ambientalisti imbrattano a Palazzo Bonaparte con zuppa di piselli "Il seminatore" di Van Gogh.
Il 2 gennaio 2023, alcuni ambientalisti imbrattano il portone e alcune finestre a pianoterra del palazzo Madama, sede del Senato. Il 4 gennaio 2023, due attivisti del gruppo ambientalista "Dernièr Renovation" imbrattano con la vernice l'entrata dell'Hotel de Matignon.
L'atto simbolico, più dei cortei, scatena delle reazioni inconsce nel collettivo e mette il potere immobile, statuario di fronte alle sue menzogne. Lo scopo non violento dell'atto artistico pittorico, poetico e sociale è di scardinare la serratura del potere.
Nella sua ultima intervista del 31 ottobre 1975, condotta da Philippe Bouvard, Pasolini dichiarò: "Io penso che scandalizzare sia un diritto, essere scandalizzati un piacere. Chi rifiuta il piacere di essere scandalizzato è un moralista". Scandalizzare per mettere a nudo l'incompiuta della politica ecologica.