Casatenovo, regionali: Moratti accolta dal sindaco. ''Va cambiato il metodo di lavoro''
Letizia Moratti con il sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati
"Credo davvero nel valore delle istituzioni, mi sono sempre messa a disposizione quando mi è stata chiesta la disponibilità, là dove pensavo di poter dare un contributo". Moratti ha fatto seguito al sindaco Galbiati, ricordando le motivazioni che l'hanno spinta ad accettare la carica di vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla sanità della giunta di Attilio Fontana nel mese di gennaio 2021. "Quando sono stata chiamata in Regione Lombardia è stato un momento professionale molto difficile, capivo che ogni decisione poteva voler dire vita o morte, il primo anno è stato un impegno davvero molto gravoso. L'ho fatto perché amo la mia regione" ha spiegato Moratti aggiungendo: "c'era un piano vaccinale che non decollava, eravamo l'ultima regione, le persone venivano mandate a 100km di distanza".
"Ho fatto delle scelte, ho imposto alla Regione di cambiare la piattaforma informatica e di azzerare i vertici della società regionale Aria perché inefficienti" ha ricordato l'ex vicepresidente. "Credo di aver dimostrato indipendenza e coraggio".
Moratti e i suoi sostenitori fuori dall'ospedale Mandic
Un ruolo - quello di assessore alla sanità di Regione Lombardia - che Moratti ha mantenuto fino a novembre 2022, quando si è dimessa in seguito a contrasti maturati con il presidente Fontana, ma anche per motivi legati alla candidatura alla carica di presidente alle imminenti elezioni regionali. "Ho scelto di scendere in campo per due motivi" ha spiegato Moratti ai suoi sostenitori proseguendo: "vedo la nostra regione che non cresce da dieci anni [...] e il lavoro che ho fatto in sanità è un lavoro che è appena iniziato".
Recuperare il rapporto con il territorio, migliorare il trasporto pubblico regionale, promuovere una maggiore sicurezza, tutelare l'ambiente, sostenere politiche attive per il lavoro e promuovere la creazione di nuove infrastrutture. Questi sono i temi principali sui quali la candidata presidente vuole puntare. In particolare, parlando ai proprio sostenitori, ha espresso la volontà di completare la riforma sanitaria appena avviata, rafforzando i presidi territoriali e l'assistenza domiciliare integrata. Continuando anche a lavorare per la riduzione delle liste d'attesa, rispetto alle quali, ha ricordato: "quando sono arrivata [in Regione] non esisteva neanche una mappatura". In tema di trasporto pubblico Moratti, puntando il dito contro le "inefficienze" del trasporto ferroviario, vorrebbe "mettere a gara il trasporto locale come accade in Francia e Germania".
Un programma che Moratti vorrebbe sviluppare con un "metodo" di lavoro nuovo, rispetto a quello che - come ha spiegato - ha trovato in Regione durante il suo periodo in cui ha amministrato come assessore alla sanità e vicepresidente. Se eletta, la candidata presidente vorrebbe superare il metodo di lavoro "per compartimenti stagni" a favore di un metodo dotato di "un'ottica previsionale" che tenga in considerazione le ripercussioni che le scelte politiche adottate hanno in tutti gli ambiti e non nello stretto ambito di appartenenza.
Terminato l'intervento di Moratti lo spazio è andato alla presentazione dei singoli candidati provenienti dal territorio lecchese che si presenteranno alle prossime elezioni correndo alla carica di consigliere regionale, a sostegno di Letizia Moratti, in due liste: "Terzo Polo" e "Lista Civica Letizia Moratti Presidente".
All'incontro a Casatenovo erano presenti: Emilia Mandelli, Miriam Lombardi, Riccardo Fasoli, Bruno Polti, Paolo Mauri e Lorenzo Riva. Con loro nelle liste vi saranno anche: Eleonora Lavelli, Franco Limonta e Daniela Rusconi.